Colonne di carne dondolano
su tacchi a spillo laccati d'illusioni
vetrine di desiderio esposte agli sguardi lubrichi
palpate da mercenari d'inguine.
Notti squarciate da fiamme di copertoni
fiati d'alcool sul collo
finti orgasmi, smaialate voglie
sui sedili posteriori
o in misere stanze d'albergo
tra lenzuola macchiate di Santa perversione
tappezzeria svuotata di solitudini e trasgressione...
Corse in auto mentre bocche avide si guadagnano la meritata fermata
sul prossimo marciapiede
per la prossima macchina
del prossimo cliente.
o tra frantumi di vetri rotti e lamiere accartocciate
per testosteronico brivido
della fallica stupidità di superpotenza.
Il peccato è solo l'acquasantiera del conformista
dove affonda il membro per saggiare i fondali
del suo inferno tenuto nascosto nelle mutande.
Sogni intrappolati in calze a rete sudate
di cavalcate notturne in piedi
inchiodate ai muri in un angolo dell'oscura esistenza
che si lascia violare dall'istinto animale
prepotente, ottuso, volgare.
Gli uomini ronzano attorno come sciacalli affamati
annusano l'odore del sesso
divorano la merce nell'orgasmo allucinato dell'ego
inebriandosi di vergogna che diventa virile dominio sulla preda.
A volte non c'è scelta
a volte è la scelta più facile
per farsi schizzare sulla pelle le comodità del mondo
senza fatica.