La libbertà de parola di filiberto (Dialettali)

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Spuntature di filiberto(12 poesie)

La libbertà de parola

Dialettali

Nella piazzetta vicino a Ponte Sisto
ce sta Trilusssa messo 'n un cantone
sulla panchina, come 'n poro Cristo,
un vecchio s'ariscalla cor cartone.

Sur monumento ce so riportate
du strofe sue de 'n celebre sonetto,
le righe se so mezze cancellate
ma uguale se capisce quer ch'è detto.

Rivendica la libbera espressione
de potè dì le cose come stanno
senza la fifa de finì 'n priggione
e senza la paura e senza danno.

Ma mò er verbo à perso 'gni valore
e 'gnuno parla solo a buttà fiato
senza la verità, senza pudore,
abbasta che se dica ch'à parlato.

Per cui tornanno ar monno sto momento,
vedenno quest'abuso de parola,
mannerebbe na legge 'n parlamento
pe facce ariprovà la musarola.

filiberto

09/01/2011 21:51 2| 2139

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Commenti di altri autori:

«e già, c'è un abuso di parole per non farci capire nulla di quello che dicono, gira e ti rigira, parlano parlano, ma alla fine non concludono nulla, almeno per noi... bella poesia e bel contenuto...»

Nutellina Cinzia Pallucchini (17/01/2011)

«le parole servono a trovare uno sfogo improprio
la libertà di parola è concessa perché sfogandosi
in tal senso nessuno si ribella veramente.
calcoli fatti a tavolino che pare funzionino alla grande
verso un popolo che a lingua reagisce ma...
non agisce!
grande era trilussa il quale ho avuto l'onore di
conoscere di persona ma anche nella tua
se ne coglie ogni sfumatura.
apprezzata e tanto»

Enio Orsuni (15/02/2011)

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