Pallido sembiante
emaciato
trascorre nella notte
il tempo
e a lunghi passi
conduce
folate di vento
freddo
vibrante d'ardente fuoco
ch'è passione
e desiderio
inestinguibile
vitale
travolgente

Lei, vuole,
anelante,
trepida attesa
d'un calore noto
che al sol pensier
ravviva
e anima il cuore

Iridi arcobaleno
lucon negli occhi
e il fiato è vento
freddo ancor
siccome il petto
che la passione squassa

Arde la brama
che è sete di vita
disìo struggente
di lei che dona
tesori schiude e linfa
essenza calda
candido collo
eburneo petto

Sale la febbre
e monta ancor la voglia

Il parossismo giunto è
già alla vetta

Finestra schiusa
al caldo dell'alcova
Arpe di fuoco vibrano
e si fà miele l'aria

Vola su lei
discinta
fremente nell'attesa

Turgidi seni
da cui avido beve
Palpiti languidi
in movimento
adagio

Tenera ed accogliente
già il fiore suo dischiude
e di tremori avvampa

Altro non chiede

Forte
qual uragano sciolto
erompe prepotente
Candido il collo bacia
suggendone la linfa
che al morso del Vampiro
rosso vermiglio
irrora

Pago del suo ristoro
ratto s'appresta al volo
Ali dispiega a vela
in fuga
al primo sole