Vorrei andare al mare
e perdermi nel suo odore.

Chiudere gli occhi,
isolare la carne, il battito,
il tremore nelle tasche.

Battere la sabbia,
gustarne il sapore,
l'umido freddo,
distaccarsi dal torpore.

Brivido nelle vene
a vibrar
lungo il canale dell'aria,
che arresta il respiro,
sicché la morte si racconti
in un solo istante
e la vita possa
pulsare nel suo ventre.

La mia pelle ti attende nuda,
nei solchi bagnati,
nel corpo ancora caldo,
oltre una coltre di vestiti rigidi
e freddo da masticare.

Oltre il tempo,
la voglia di abbattersi
ed infrangersi
nell'inalberato sentiero
del godimento,
del respiro corto
e un collo da piegare
al tuo morso,
una mano
per raggiungere l'ignoto,
il profano, il mistero.

Alla foce del mare
voglio giungervi
e morire,
in un solo brivido,
non più assetata di te
ma finalmente dissetata.