Il mondo sa
quando è il momento di fermarsi,
il mondo respira
l'anima dell'universo,
muove il suo corpo
spostando le montagne
spacca gli argini dei fiumi
per urlare il suo sdegno.
La pioggia scende incessante sulla pelle
trafigge la crosta
fin nelle fondamenta,
il mondo è stanco della solita tormenta
fomentata da millenni
a danno del suo padrone.
Parole tossiche
incise sulle pietre,
inquinati pensieri
come velieri di morte sul mare;
ha aspettato tanto
ma adesso gli è venuto il disamore
e non ci sono lacrime
a frenare la sua rabbia.
Il mondo risorgerà dalla ceneri degli inquinamenti,
il suo tempo è un battito di ciglia
in confronto al nostro adagio,
saremo noi che periremo
nella nostra stessa poltiglia,
e quando non ci sarà più nessuno
riderà di gusto
nel suo rinnovato splendore.