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Ricordo solo che ti guardavo
ti guardavo e non vedevo altro
e le tue parole io non me le ricordo
ricordo solo l'immenso
che mi accedeva nell'anima
quando tu le pronunciavi.
Ricordo le luci accese
vie che facevamo insieme
vetrine da guardare e nel quale cadere.
Non me le ricordo le tue mani
ricordo solo che le stringevo
e non sentivo altro.
Il tuo nome me lo ricordo
lo scrivo sui vetri lungo il viaggio
e gli altri passeggeri
a domandarmi tu chi eri
come ai tempi della scuola
chissà se ti ricordi ancora
o solo ricordi che pioveva
il riparo di un portone
stretti nel freddo che faceva
il primo bacio e la tua lingua
il tuo sapore e la mia bocca
la mia bici buttata a terra
non ricordo più il colore
ma ricordo che volava
ritornando a casa quella sera
con te impressa nei pensieri.
Bruciai riviste porno
odiai le tette di mia zia
non sentivo più gridare
i miei nell'altra stanza
la polizia per il quartiere
vicoli scuri e maledetti
le mie scarpe sempre rotte
i fantasmi e mille ombre.
Io non ricordo bene
ricordo solo tu chi eri
e che non ho dimenticato. | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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