Sopito momento di Massimo Mangani (Introspezione)

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Desolanti Pensieri di Massimo Mangani(19 poesie)

Sopito momento

Introspezione

Oggi il sole è fioco
orlato da un cumulo
oscuro di nembi

or sento il vento
vociare tra i rami
non ridono i nidi

ormai son partiti
i folti stormi
veleggeranno a lungo

i fiori emanano
l'odore dei morti

la mia nave
di cupo si veste

rallegrata soltanto
dall'esile tizzo
che arde là in fondo.

Massimo Mangani

24/10/2010 10:04 13| 1676

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

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«Notevole per stesura ed incipit, un autore tra i più bravi. Complimenti sempre.»

Pp (24/10/2010)

«Questo autore è riuscito a creare una atmosfera unica e particolare in questi versi a cui non si può rimanere indifferenti. Ci si trova direttamente coinvolti in questa poesia, la si vive e la si compenetra e il cielo s'ammanta di una strana luce e l'intorno è più spoglio. Una poesia che emoziona totalemente per l'abilità che ha dimostrato questo poeta nel trasmettere il suo messaggio. Ci viene ricordato in modo profondo e originale di una stagione particolare. Molto ci sarebbe da dire ancora, una poesia che è un susseguirsi di emozione e il cuore s'agita e la mente vaga alla ricerca d'un profumo e d'un sorriso. Bellissima!»

Raggioluminoso (24/10/2010)

«Una poesia che è un olio su tela. Trasmette emozioni vive in prima persona delineando figure e forme proprio davanti al lettore. Piaciutissima. .»

Mimmo Mariano (24/10/2010)

«La voce malinconica
di un'anima che vede l'orizzonte allontanarsi nell'incipiente tenebra di un pallido sole... rimane la fioca luce di un ceppo che brucia come una esile speranza...
Meravigliosa lirica...»

Tiffany 70 (24/10/2010)

«Quel ceppo luminoso, che infonde calore, riesce a spegnere la monotonia del periodo malinconico che offre la fine d'ottobre...
Lirica piaciutissima»

Silvia De Angelis (24/10/2010)

«Versi che ci ricordano il triste periodo in cui stiamo entrando – il profumo di quei fiori è talmente forte che niente si può fare per allontanarlo e perché mai dovremmo? – Sarebbe come rinnegare un passato al quale un tempo eravamo molto molto attaccati. Sentitissima come mai.»

Berta Biagini (24/10/2010)

«sarà l'avvicinarsi della ricorrenza che ogni cuor rende tristi, ma, ho l'impressione che il dolore che emanano questi versi sia molto più alta della ricorrenza. Dolorosa.»

Calogero Pettineo (24/10/2010)

«nato il 2 novembre... pensa te!...
questa stagione amplifica la riflessione ed il tormento...
è vero che si diventa più riflessivi... ma è anche vero...
che è un momento in cui ci si apre più a se stessi ed al mondo...
ed è bellissimo ritrovarsi riuniti davanti al focolare... a parlare...
ottima poe Massimo... cià*»

Aldo Bilato (24/10/2010)

«una malinconia espressa in versi sublimi, molto colpita da questa tua che ho apprezzato tantissimo e a cui metto un fiocco e che segnalo. Un tuffo d'emozioni al cuore e cos'altro dev'essere la poesia, se non questo? Grazie!»

Barbara Golini (24/10/2010)

«versi colmi di malinconia splendida riflessione guardando un tizzone che scalda il freddo dell'anima... metti ancora legna e lascia che il fuoco non si spenga... un abbraccio»

Midesa (25/10/2010)

«Un malinconico canto composto egregiamente. Ottima la scelta dei particolari.
Da rileggere più volte davanti al focolare.»

Massimo Imperato (25/10/2010)

«Un momento che sfuma nelle sue tinte come nelle sue percezioni sonore, un diradare di nembi. Ma resta la propria condizione immobile nella sua fissità a ricordarci che, dopo l'attimo che dilegua, resta la realtà con la sua crudezza. Un'introspezione pregiata che merita tutto il mio apprezzamento per le splendide metafore ed il messaggio sotteso.»

Loreta Salvatore (27/10/2010)

«Nata il 5 novembre...
Questa è la mia stagione, quella dei contrasti, quella in cui la natura che si spegne si tinge dei colori più intensi.
E' la mia stessa natura, di cui non mi meraviglio e che non mi fa paura, perché so che in un angolo, c'è una brace che continua ad ardere, anche sotto alla cenere...»

Nemesis Marina Perozzi (30/10/2010)