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 | Squallido è il pensar vivere senza capire,
spaziar nel lusso però senza apparire;
nella sostanza vorremmo solo amare,
nel buio pesto non ci possiamo guardare.
Nel silenzio della notte spegniamo le
luci,
dormire da soli ci opprime e non siamo
capaci;
caschiamo dal sonno e non viviamo
felici,
rimuginare il passato, bruciamolo nelle
braci.
Valutar la bellezza è come la ricchezza,
messe in mani sbagliate diventano tristezza;
meglio cavalcare un asino per una giornata,
che sentir discorsi inutili e qualche sviolinata.
Scorre il mio dire e nel vuoto
cade,
quello che ho detto qualcun ne
gode;
quando si nasce per aver
problemi,
dileggiare come quel frutto pieno di
semi
Scoraggia il sentir che il tutto non ha fondamento,
produce squallore e tristezza perché non sei attento;
ascoltare è importante in tutti sensi,
il foglio è bianco ma i discorsi sono immensi | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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