Il tempo dei bisticci di Aldo Bilato (Introspezione)

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Il tempo dei bisticci

Introspezione

Mi distendo, in questo mio tempo perso
a far quel che mi pare:

ad osservare l'unico albero sul crinale
a leccare il coltello - che non si fa -
mentre m'abbuffo in questa trattoria

cosa si fa quando s'è costretti
-i bambini fanno i capricci-
come ci si comporta per esser corretti

oggi mi prendo il tempo dei bisticci
del tempo cadenzato –incontrastato padrone-
il cicerone dei miei perché

danzano attorno, le persone che non sanno
s'affannano a capir, dietro la penna chi c'è;
ed io scruto lontano: penso a te.
*

Aldo Bilato

20/09/2010 12:13 24| 5338

Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.

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Commenti di altri autori:

«Ci si prende un momento di meritata pausa, dopo un bisticcio, per rilassarsi
e approfondire le cose in modo obiettivo... prima di riprendere le ostilità col partner...
Lirica piaciutissima»

Silvia De Angelis (20/09/2010)

«Gli ultimi tre versi letti e riletti fino alla paranoia...
Me li vendi? ahahhahahhahahhahahaha
Speciale one come il mister portoghese!
ciaoooo Aldissimo!»

Siddharta Giorgio Raco (20/09/2010)

«Prendersi il tempo per fare quello che pare, infrangere piccole regole, prima riflettere, poi lasciare andare il pensiero e... ritrovare un ricordo. Ma forse non c'è niente da capire... Molto apprezzata.»

carla vercelli (20/09/2010)

«"Il cicerone dei miei perchè"! ma ...ci rendiamo conto della portata dell'espressione? E' una di quelle peculiarità che fanno di Aldo un poeta
tra i miei preferiti in assoluto.»

mario calzolaro (20/09/2010)

«A mio figlio, un po' come tutti i genitori, do' delle regole, un'educazione e nel farlo mi chiedo spesso se un giorno sentira' la necessita' di trasgredirle, almeno per un attimo... Questa necessita' l'ho vissuta in prima persona qualche giorno fa. Io, sempre così a modino, forse troppo servizievole in certi casi, ho sentito la necessita' di strafare, di lasciarmi andare, vedermi brutta nei modi, negli atteggiamenti sempre troppo cordiali... Beh, mi è piaciuto lasciare qualcuno a bocca asciutta, forse per ricordargli che il peggio puo' sempre arrivare ...e se puo' arrivare vuol dire che spesso è stato dato il meglio anche se quasi nessuno se ne è accorto mai... Grazie per la riflessione POETA!»

Lena Orfeo (20/09/2010)

«è bellissima! sei sensazionale...
sembri nato con la penna in mano, in tasca Sogni, e in testa un cappellino di pensieri... la copertina... di sicuro era il tappetino che ti faceva volare lontano, nelle terre sconfinate dei tuoi sguardi... sei incredibile! Condivido con Mario, sei di sicuro uno dei Poeti più straordinari... Complimenti! davvero bella... la chiusa è meravigliosa»

Stefania Bucari (20/09/2010)

«Questa me l'assimilo e me l'incollo nella testolina perché mi ci vedo, mi ci sento. mi ci annullo...»

Tiffany 70 (20/09/2010)

«Io la vedo come una crescita personale, come quel che vedi dietro a te, che da ragazzo ora uomo il tempo ti ha guidato nei tuoi infiniti perchè...E ora che sei seduto ad aspettare e a riflettere, ossrervi da lontano quel bambino dei perché e dei capricci... Quel gran poeta che ora leggiamo. L'ho letta così Aldo... Sei grande!»

Calliope04 Teresa Esposito (20/09/2010)

«Già, questo è il fascino che rimane dietro ognuno di noi, il non riuscire mai a capire fino in fondo chi si cela dietro quella maschera! Ma per dirla alla Pirandello: ognuno di noi è: Uno, nessuno, centomila".»

Antonella Modaffari Bartoli (20/09/2010)

«attimi di riflessione... servono e come servono... profondamente apprezzata...»

Gerardo Novi (20/09/2010)

«Questo grande dipinto è il tuo mondo... e sei tu che mescoli i colori, che aggiungi o togli, che crei le tonalità delle sfumature, nei tuoi magnifici versi... sei tu che crei alla fine il tuo magnifico dipinto!»

Dany Blasi (20/09/2010)

«il cicerone dei miei perché...
ma dove le trovi, nei cassonetti?
dimmi dove che ci vado anch'io a pigliarli.
sei uno spettacolo!»

Enio Orsuni (20/09/2010)

«Cosa è giusto e cosa è sbagliato? Leccare il coltello non si fa, tante sono le cose che non si devono fare, eppure le facciamo lo stesso. Io, per esempio, lecco i desideri. Chi fa le regole e perchè? Quanti affanni dietro cose sciocche e frivole che non valgono proprio la pena dei bisticci. Meglio davvero scrutar lontano e pensare a chi gioia ci può donare! Bellissima!»

Raggioluminoso (20/09/2010)

«E cosa si fa quando il tempo costringe, si dimenticano regole etichette (bon- ton ma io uso solo l'italiano) e, mi rivelo a modo mio come la sincerità in un bimbo, e anche se gli altri inerpicano non sanno cosa e chi in me c'è dietro la penna, suprema poesia infiniti inchini»

Giovanna De Santis (20/09/2010)

«ma che bella stesura come spiegare che un poeta Vero fa quel che vuole, cadenza ritma versi sciolti versi liberi settenari endecasillabili... ma il succo la melodia fanno da padroni Il vero poeta può far tutto ... e pensa a... poi me la spieghi ne Aldo»

Massimo Mangani (20/09/2010)

«Una meritata pausa, allegoria della vita caos, un idea che ogni tanto andrebbe adottata... e perché no? Infrangere qualche regola può far bene allo spirito, ogni tanto ci vuole.
Poesia molto apprezzata!»

TizianaTius (20/09/2010)

«Versi semplici, ma allo stesso tempo, dai molteplici significati di cui ognuno
di noi ci si ritrova. Il gusto della trasgressione, a volte, ci rende felici facen- doci ritornare bambini, anch'io l'ho sperimentato insieme ai miei figli, è stato fantastico! come sempre.»

Ermelinda (20/09/2010)

«Tempo di relax, tempo di riflessioni in cui il pensiero si srotola in una sorta di libero scivolo e unisce sentito e sofferto con quello che intorno ci sta... formalismi che sottolineao idiozie di un mondo che si sofferma solo all'esterno e un uomo che con la sua penna si esprime in mille modi, la sciandosi scrutare nel descrivere, lasciando gli altri immaginare e non rivelandosi mai nel suo complesso, le parti nono fanno necessariamente il tutto anche se osservate con la lente. Si può perdere il vero cercando di capire troppo. Intanto tu ti lasci andare e pensi a chi ti può capire. C'è tutto in questi versi Aldo, proprio tutto.»

Barbara Golini (20/09/2010)

«stupende le immagini che trasmettono questi versi leggermemte ribelli nell'incipt e di forte emozioni nella chiusa. molto bella ed apprezzata.»

Calogero Pettineo (20/09/2010)

«Che bello far quello che ci pare
e anche leccare il coltello specie se c'è la nutella
poesia molto arguta e originale come è nel tuo stile
che apprezzo molto»

Danielinagranata (20/09/2010)

«la cosa più corretta che si può fare è essere corretti con se stessi... bravo sono d'accordo.»

Silvia Cingolani (20/09/2010)

«Ed è sempre di un particolare sapore la tua lettura... anche quando ti prendi il tuo tempo... per essere il cicerone di te stesso... una pausa al di fuori delle regole... del fare senza regole della semplicità di un bambino... e spostare i perché negli altri...
Che forte che sei...»

Antonio Biancolillo (20/09/2010)

«Certo che fai bene, nel tempo perso, a fare quel che ti pare, anche leccare il coltello, sei padrone di tutti i tuoi perché e, mentre le persone che non sanno si domandano chi c'è dietro la penna( un poeta, scruti lontano e pensi a ...lei? Piaciutissima la tua chicca, complimenti.»

Ela Gentile (20/09/2010)

«poesia quasi fanciullesca.
La penultima strofa la trovo super!
Il tutto offre una sensazione di piacevolezza.
Non mi voglio ripetere.»

Clara Gismondi (20/09/2010)

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Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108