Granelli di sera distesi sui soffici scogli della notte frizzante
sbuccio l'anima nell'intimità di un pensiero ribelle
che sussulta e si spegne nel buio elettrizzante
sul fiato di falsi colori disegna la mia ombra folle

Raschia sagome di finzioni
forme e deliri si sfaldano come illusioni
la lama dell'oblio non lascia niente del mio essere
solo orme riflesse su specchi morenti di mare

Qui invento il mio silenzio con emozione
e riconsegno al cuore labbra ubriache di tensione
della mia essenza distratta
dalla malinconia che prepotentemente è risorta

Disegnando su onde di sabbia
pensieri dimenticati lasciando dentro la rabbia
E sfoglio pagine di sale
naufragate in questo abisso universale

Di particelle e materia fusa che alacremente
rivolge attenzioni alla tristezza insediandola nella mente
e nell'anima si adagia e si ritorce
oscurando la flebile luce della mia pace