Potrei descrivere in particolari minuziosi
la solitudine dei ciottoli silenziosi
orfani della loro acqua rinfrescante
nei prosciugati torrenti...

Oppure immaginare nella stessa maniera
il piacere che provano le calle la sera
quando in primavera il vento abbracciante
le sfiora le accarezza come amante

Potrei rovistare, frugare, nella voragine
dei confusi archivi della memoria in disordine
per ritrovare il mondo dal mio triciclo e scrutare
tutte queste cose per cercare di riprovare

A vivere e chiudendo gli occhi immaginare
l'odore di buono da trattenere e gustare
calore che trapassa, immagini scorrono
le parole s'intrecciano

Vedo la trama che prende forma
...veloce svanisce e poi ritorna
e ricomincio...