Molti giorni chiuso nell'ombra
bruciato da un fuoco millenario che schiudere fa la tenebra
con cura forgio la mia spada
bruciano i carboni e soffiano i mantici nella notte fredda

Finalmente è pronta l'armatura
lucido lo scudo, fedele compagno di ventura
parto... in groppa al mio destriero
galoppo e mi inoltro nel fitto sentiero

Supero monti e vette osservando boschi
pascoli verdi e fiori bianchi
mi disseto alla foce
mentre il vento mi porta la tua voce

Riprendo il cammino inseguendo il mio miraggio
finalmente scorgo il castello... cerco nel cuore il coraggio
sulle mura lo vedo, il mio nemico e la sua fedele compagna
audace immobile non prova paura o vergogna

Volge a me lo sguardo con intrepido coraggio
dalle mie voglie... difende il suo ostaggio
della notte ormai il buio avanza
nel duello la mia spada danza

Una lotta di sudore e sangue
alla fine senza grido cade esangue
i suoi occhi mi parlano di paura e dolore
mentre il suo viso perde colore

Apro la porta con destrezza
abbraccio il suo corpo con tenerezza
e lei mi dona il suo amore
stringo forte ne sento il calore

Ci svegliamo all'alba del mattino
ora insieme uniti nel nostro destino
siamo in due a cavalcare
nel tramonto quando il sole scende per riposare...