Solo guardando la luce
riflessa nei tuoi occhi,
come uno specchio
in cui i neuroni si fondono,
e, dopo aver impastato il sorriso
come un dono dolce e prezioso,
potrei trovare la pace.

Solo nel difendere
dalla mia insaziabile ingordigia
la frenesia dei tuoi passi
in un sentiero lungo una vita
potrei propinare
un bagliore al tuo volto,
calamitandolo
verso orizzonti nuovi,
equilibri migliori.

Della mia voce
potrei farne sussurro,
per non imbrigliare il tuo suolo,
lasciando al cuore
l'ipotesi di un volo
più alto del cielo.

Piu' rauca si fa la corda che incalza
la' ove il pericolo incombe.

Piu' forte l'arsura
di vederti felice...

Duro
offuscarsi come una nebbia,
folle
inabissarsi pur sapendo
che un po' si muore.

Una morte
più lenta che fioca,
un dolore
che col tempo si snoda,
un grido,
un urlo mozzato dal fato
che come un bruco testardo
ricama la seta.

Una crisalide
riversa in un sogno,
farfalla
al volo propensa.

Questo sarai...

nel riverbero
di una luce intensa
che illumina
ma non abbaglia.