Vagito di Aldo Bilato (Riflessioni)

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Vagito

Riflessioni

Vagito
-primo saluto-
Requiem
-ultimo commiato-
Culla – bara
Strada da percorrere
Zanzara fastidiosa
Mimosa
Petali
Sposa
Essenza aspra di limone
Canzone
Prosopopea
Articolazione
Non passa il treno
Alla stazione
Ci si rifugia
In steppa lontana
La tana
È ricoperta dal fogliame
Fili di granate
Marsupiale
Tutto invecchia
Ed è normale

Aldo Bilato

02/05/2010 00:00 22| 5321

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

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Commenti di altri autori:

«Poesia dall'associazione di idee e anche un gioco: tornare al punto di partenza.
Hai percorso la vita attraverso i suoni del mondo che hai dentro.
Straordinariamente musicale!»

Clara Gismondi (02/05/2010)

«Sequenza incalzante di immagini con un unico filoconduttore: il divenire.
L'invecchiamento è solo un aspetto esteriore che ha poca importanza nell'avanzare del divenire dal primo vagito al Requiem finale, ma non è la fine è solo altr divenire.
Da conservare»

Azar Rudif (02/05/2010)

«Tra il "tic" ed il "tac" del pendolo che scandisce il tempo mortale, reale e surreale, dolcezza asprezza, melodia e parole vuote... si fa strada l'angoscia dello scorrere temporale. Cuccia, tana, rifugio, grembo, marsupio per nasconderci invano all'ineluttabile destino... che tutto invecchia...
Ribellione o rassegnazione, follia o saggezza, certezza della Fede o inquietudine dell'agostico? Tic... tac... tic... tac...»

Nemesis Marina Perozzi (02/05/2010)

«una musica un fluire, un riflettere quasi un mantra della vita dei suoi spunti e delle parole suggerite... suggestive immagini, steppa, stazione sposa mimosa... davvero bella! complimenti!»

Barbara Golini (02/05/2010)

«Un flusso di coscienza che pare ripercorrere la vita dalla culla alla bara. Sensazioni ed emozioni dettate dall'originalità espressa in questi versi, investono il lettore costringendolo alla riflessione di spicchi di vita. Molto piaciuta!»

Raggioluminoso (02/05/2010)

«l'autore ha dato un ritmo frenetico della vita dalla nascita alla sua fine una sequenza di immagini e di emozioni legate anche all'andamento frenetico e caotico della nostra società odierna così ho voluto intenderla complimenti è straordinaria per le sensazioni visive che trasmette»

Moreno il Duca (02/05/2010)

«il divenire non come meta ma come viaggio...
Riesci sempre a suggerire versi che rimango impressi nell'animo di chi ti legge.
Sei sempre un GRANDISSIMO POETA.
Le tue liriche sono sempre di uno spessore immenso.
Grazie.»

Siddharta Giorgio Raco (02/05/2010)

«Come sempre i tuoi versi son particolari e qui poi è tutto un susseguirsi dalla nascita alla vecchiaia e morte. Molto bella e meritevole di apprezzamento e
complimenti.»

Ela Gentile (02/05/2010)

«Tante piccole foto, unite da un sottile e trasparente filo di nylon, un dipanarsi della vita attraverso emozioni e sensazioni esplicite ed immediate. Un tragitto scandito con le indicazioni di un Tom tom che indica la strada da seguire, gli incroci e gli ostacoli. Splendida, complimenti.»

Enrico Baiocchi (02/05/2010)

«l'ho letta in apnea e m'è venuto il fiatone.
dal primo vagito all'invecchiamento tutto è normale...
un susseguirsi di vita e fine per divenire cosa?
una poe potente ed espressiva!»

Enio Orsuni (02/05/2010)

«Non mi entusiasma per niente. Sai fare di molto, molto meglio. Ti aspetto!»

Cristina Khay (02/05/2010)

«Bella associazione di immagini dense di significati, il tutto attraverso una sintassi nominale, scarnificata, priva di verbi che spiegano e suggeriscono e proprio per questo ancor più evocativa e suggestiva. Bravo davvero.»

Silvana Poccioni (02/05/2010)

«accipicchia è la prima poesia che leggo in questa domenica nuvolosa
devo dire che in questa poesia non manca proprio nulla
dal primo vagito... alla bara
estremamente originale e come sempre ben scritta
cià»

Danielinagranata (02/05/2010)

«Tutto nvecchia ed è normale... Così come noi da vagito, mimose (adolescenza, petali (ragazze) spose (donne) facciamo il nostro corso nel viale della vita... Il treno non si ferma alla stazione, non ci da il tempo do salire, siamo noi a dover cogliere al volo le fermate che il destino ci presenta... Stupenda Aldo sentita e incisiva! Applausoni poeta»

Calliope04 Teresa Esposito (02/05/2010)

«Sarà normale che tutto invecchi... ma bisogna vedere come! e il tuo ritratto è davvero tristemente vero...
Piaciuta, un abbraccio.»

Kiaraluna (02/05/2010)

«Una veloce rassegna che racchiude tutti gli attimi salienti, che ci riguardano da vicino ed a cui non possiamo sottrarci per alcun motivo...
Piaciutissima lirica»

Silvia De Angelis (02/05/2010)

«Mia nonna mi diceva sempre: la vita è una ruota che gira! Adesso che sono nel mezzo di questo "giro" (che a volte sembra un girone infernale) spero di non lasciare scappare via quel treno alla stazione... Bella poesia mi ha fatto riflettere. grazie. .»

Silvia Cingolani (02/05/2010)

«E' una riflessione profonda sulla vita, la nascita, il tempo che scorre e la vecchiaia. Originale nella stesura. Apprezzata. Un abbraccio»

Rossella Gallucci (02/05/2010)

«tra vagito e culla, requiem bara (sempre distesi) passi serenità disillusioni nei treni che non fermano, un'autostrada il casello della vecchiaia ed è normale, la vita un viaggio, complimenti anche nei temi profondi e toccanti Sei Genio stra. piaciutissima
apprezzatissima poesia (autostrada almeno è più lunga temo una brutta vecchiaia per me)»

Giovanna De Santis (02/05/2010)

«Un gioco di parole che nasconde un grande significato. La nascita e la morte, il grande e misterioso segreto che ci accomuna tutti. Lirica apprezzata.»

Vivì (02/05/2010)

«straordinaria sintesi della vita e della morte, ben scritta da te BAVISSIMO!»

Chiaraluna FiorellaGiovannelli (02/05/2010)

«Che straordinario che sei... un percorso di vita del corpo che si contrappone a quello del proprio essere anima...
Sei superlativo... Bilatamente apprezzata...»

Antonio Biancolillo (03/05/2010)

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Pagine: 240 - € 12
Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108