In integerrima onestà bandiera virante a mire
mi presento a voi amati elettori
per una svolta di boa scolpita a giro
in mare di questa nostra cittadina
-È ora di ridare sovranità al popolo offeso,
il voto vostro, telecomando al preposto
d'illiberali retograti oscurantisti avalli
sconfitti e nuova luce accecante
in splendore sarà al baratro assicurato in voce
-Basta false promesse è ora d'ideologie
d'impegni ovenosi chiari retroattivi al futuro
di consolidate radici d'avi, ancor al torto
cercano pace, perciò in riscatto farò
d'ogni consenso assenso mio a giustizia in lumi,
-Elargitivi scambi in promesse impereranno
su realtà non più miraggio ma negazione al deserto
non presagito in quanto vano fattore incompiuto
primario risolutivo del tutto millantato al nulla
-E' ora di guardare tasche spremute
e ripristinare fonte d'adescato flusso
dispersivo al vuoto dissolutivo
solo così facendo, nuovi fermenti pervaderanno
speranze a certi dubbi a prescindere da mire d'obbiettivi
da conseguire con ogni mezzo a lucro
da dedicare a nobile causa
-Come foglia vagante al vento e incerta inutile
diverrà pedina a tappeto monocolore omaggiante
all'adesione a rendere priorotarie promesse
a gloriosa Patria offesa, umiliata
-Beati monoculi in terra coecorum
accessorium sequitur suum principale Rem tene,
verba sequentur... amen...
...Clapp... clapp... bravo...
In delirio la folla... senza capirci come sempre un tubo
-