Ti percepisco pura come il mio
primo sospiro, allor che luce
mi sorrise.

Definitiva ti sento, quale il mio
ultimo sospiro, quando quella luce,
lontano il mondo, si dileguerà.

Una vita racchiusa fra due sospiri, la mia!

Girovago che canta alla luna, dai suoi
cani riscaldato, sarei stato, se tu, maga
regina la grigia sabbia dei miei giorni
in gocce di luce non avessi tramutato.

Un solo tempio, sono ora i nostri corpi,
ove anche il tempo entra genuflesso.

Ogni giorno l'essenza dell'ignoto leggo
nei tuoi sguardi, la leggerezza della terra
avverto, tenendoti per mano.

L'alba luminosa dell'esistere mi è dato
vedere specchiarsi nel tuo volto.

Il filo della vita hai riannodato, mia novella
Arianna, ed esso a te rimarrà legato
anche dopo che l'ultimo mio respiro
sarà volato via.