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Ecco,
ritornando vola
e chiama
il vento della sera.
E mi sorprende fiacco
ad aggiustare mezzi
di cui non so che fare,
che non ardirò d' usare.
Non più le vaste terre
e nemmeno i grandi mari
oppure indefiniti cieli
vorrò o potrò viaggiare
se non con il pensiero.
Si è fatto stanco il cuore
e non ne vuole più sapere.
Ma tu, amato vento,
tu non fermarti ad aspettare,
vola, ti prego,
vola nell'alto cielo
lungo la terra ed oltre il mare
e lasciami un poco qui
che voglio riposare.
Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
«Una introspezione che si ripiega su se stessa... rassegnazione... stanchezza... desiderio di sognare in pace. Malinconica, di grande effetto e di grande carica... scorre a ritmo lento quasi volesse fermarsi per assaporare cio' che resta... e si affida al vento . Splendida»
«Anche se l'autore si rivolge al vento con parole d'incitamento si sente tutta la tristezza che regna nel cuore – vai, corri, vola, in cielo, terra e mare – verbi che fanno male anche a chi legge. Comunque piaciuta.»
«Mi ha toccata questa poesia. Così dolce ed estenuato il senso della vita che l'autore offre, così struggente la stanchezza al tramonto; e come è infinita l'immagine dei mari e dei mondi che non si conosceranno più se non con il pensiero. Il vento dell'esistenza, che tormenta ma porta via, il poeta non lo vuole più, almeno per un poco, per riposare un attimo. Il commento musicale esalta il messaggio e l'atmosfera creati dal sensibile poeta.»
«una poesia che penetra lungo le corde del cuore facendole risuonare... ed è malinconia quando lo scorrer incessante di quel tempo impietoso si porta via tutto... ed è malinconia il nostro affidar a quel vento che torna a spirare i nostri sogni oltre i confini... bellissima e credo che Maurizio meriti un cenno di plauso»
«...ogni volta sempre più penetranti le poesie del caro Mau... Versi pacati nella loro tristezza... una stanchezza che porta a voler desiderare quei momenti di riposo... a non voler rincorrere quel... vento... che non può fermarsi... ma deve continuare il suo volo... portando con se i sogni di tutti... Che bella ...che emozionante lettura... che bisogna rileggere...»