Il tuo fuoco ancora arde
divora quella sofferenza
strappa indifferente
nella carne viva

Ricordo, di noi, di te
un letto d'amore
uniti in un corpo
completi in uno spirito

Sensazioni, come lampi
torturano gli occhi chiusi
devastano, le terre scoperte
e si allontanano, spettri ostili

Un sottile profumo d'ortica
languido, mi sfiora il viso
e nelle impronte cammino
segnate dal ritmico ondeggiare

Si abbatte il mio sguardo
distratto dal nulla
annegato in un fiume di parole
senza significato

A malapena odo la mia voce
disciolta fra le onde senza colore
Manca il tuo profumo
a quel lieve e sfumato riflesso di vita