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«Pur essendo tendenzialmente portato all’introspezione, talvolta nutro per essa dei dubbi, e ultimamente si è schierato (con vigore anche eccessivo) dalla mia parte... un redivivo Voltaire! Nel suo recentissimo libro "Alla ricerca della morale perduta" (ed. Einaudi, settembre 2019), Eugenio Scalfari immagina di intervistare Voltaire, il quale sembra dare piena ragione a ciò che sostengo in questa mia poesia: "Jean- Jacques [ Rousseau ] si è confessato come mai prima di lui. Ha creato addirittura un genere letterario. Dopo di lui siamo stati sommersi di confessioni, anzi siete stati sommersi, io per fortuna non c’ero già più. Un fiume, un mare di confessioni. Non c’è tanghero che non abbia esposto le sue budella e più mandavano cattivo odore più aveva successo. Francamente sono ben contento di non averlo mai fatto. Ma c’è un’altra ragione che mi ha evitato questa pagliacciata ed è che l’oggetto del quale meno sappiamo e meno riusciremo mai a sapere siamo noi stessi. Come volete mai investigarvi e giudicarvi? Siete al tempo stesso l’oggetto dell’investigazione, il soggetto che investiga, il giudice che giudica. Via, è soltanto un perditempo. Oppure un imbroglio vero e proprio" (pag. 18) .» |
Inserita il 29/09/2019 |
Poesia sul tema Illumino spesso gli altri ma io rimango sempre al buio
Noi siamo come torce, che riescono
a illuminare il mondo circostante,
mentre prive di luce al loro interno
sempre restano, pur se sono accese.
Così oramai io non ho più pretese
di rischiarare ciò che non è esterno
al groviglio interiore un po’ inquietante
di quel mio Io, nel quale angosce crescono. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Ottima poesia molto piaciuta. (Augusto Cervo)
Ottima poesia molto piaciuta. (Augusto Cervo)
Complimenti per la vetrina, leggendo la poesia... (Augusto Cervo)
...ho subito riconosciuto il bravo Terracciano. (Augusto Cervo)
...M’ illumino d’ immenso... (romeo cantoni)
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