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Poesia sul tema Nulla è più come allora
E sognavo di te prima che gli occhi
ti cadessero dentro
sublime veste indossavi
al ripetuto appuntamento di ogni giorno
dal finestrino della corriera.
Eri un mare di verde umido
prato sotto il noccioleto
senza macchia o grigiori di cemento
solo ombrose vie, voluttuosi sentieri
una fatata aperta piccola radura
invito a sostare
per rinfrescare sete di calura.
Quel prato mai passeggiato
sprigionato tra fumi mattutini
di boscaioli infreddoliti
scorreva nelle mie vene segrete
e nella mente
profumava pensieri e desideri.
Semplicemente tuffarmi volli
e magica sosta donò grazia al mio desio
e lì... coccinelle attente
alle antiche filastrocche per volare
e salti e voli improvvisi
senza inciampi tra mille grilli e lievi farfalle.
E un giorno
non so chi
mi portò dentro quel vetusto sogno
di ammirata e bramata energia naturale
e semplicemente rituffarmi volli.
E lì... ti cercai, dove eri?
Invisibile silvestre anima strappata
chissà quanti dolori e schianti
e braccia frondose cadere
così speme gioiosa di rivederti svanì
e assaporai ingoiando senza gusto
l’amara selva di incroci e cavalcavia
e specchiandomi
nel solitario verde di un semaforo
sentii urlare l’anima mia.  | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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| «Lungo la strada che mi portava a scuola... addio caro noccioleto!» |
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