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Poesia sul tema Ricordo
Ricordo amarezze
nutrite d'errore,
ancorate al dolore
dietro il silenzio
dietro il risveglio.
Quel vuoto nel ventre,
la perdita crudele.
Ricordo l'intesa dei gesti,
delle folli mie corse
verso mete del mondo
a ricucire inganni
a risanare amarezze
a pattuire illusioni
a ridestare gl'incanti.
Ricordo sorrisi
elargiti ai matti
elargiti ai poveri
elargiti ai sani.
Ricordo il tuo viso
sepolto dalla morte.
La dolce tua essenza.
Si spande infinita,
in me vive,
rara,
vera,
ruvida.
Ricordo la tua presenza,
impressa nelle carni,
distese,
ignare,
fiorenti
vitali, ancora.
Ricordo mio padre. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Mio padre avrebbe voluto vivere ancora ma è stato stroncato da un glioblastoma multiforme estesamente necrotico.
Un nome lunghissimo ed immenso quanto il peso del male che ci ha accordato nel ricordo.» |
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