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Poesia sul tema Il mare della libertà
 Nel tentare di attraversar
quel mare che distanze frappone
tra culture e situazioni diverse,
troppe le anime che si son perse.
Il loro Paese non è accogliente,
povertà e violazione dei diritti civili
sono così cruente che il fuggire
sembra essere l'unico deterrente.
Sperando in un futuro migliore,
affrontano mari e tempeste
ma le sorti che trovano
al loro arrivo spesso
son ancora più avverse.
Grande disperazione subentra
alle leggi repressive che,
senza misericordia e
oscurando quel sogno,
fanno calar il buio
anche in pieno giorno.
Inizia il loro calvario
alla mercé di scafisti senza timore
che per un percorso
su vecchie carrette
si fan pagare oltre ogni misura,
caricandoli senza scrupoli
come masse uniformi di uomini.
Anziani, bambini, malati
non fan differenza,
non si ha più cuore,
nulla è fatto con amore.
Spesso non sopravvivono al tragitto,
a volte cadono o son buttati in mare
per non affondare.
Quando resistono alle intemperie del viaggio
spesso son fatti rimpatriare,
tornando da dove sono venuti
con un sogno in meno
ed un domani da dimenticare.
La nostra cultura ancora non è pronta
a recepire la loro richiesta di aiuto,
poche le braccia aperte ed accoglienti
per un fratello al quale
poter togliere un fardello.
Non mi assuefo ai mali del mondo,
troppa ingiustizia da sopportare,
voglio gridare e farmi sentire:
"Ogni volta che un fratello muore
la coscienza di ognuno
dovrebbe di colore poter cambiare,
da limpida e pura a
nera, nera da far paura. | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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Commenti di altri autori:
«intensa e bella poesia scritta con proprietà di linguaggio ... per ciò che di orrendo é avvenuto... una chiusa magistrale... i miei elogi»
«Vengono per fuggire da guerra e violenza e cadono in mano a scafisti senza scrupoli, vengono a morire nel nostro mare e la cosa è orrenda. L'Italia, l'Europa, il mondo intero assistono indifferenti e, soltanto quando succedono tragedie come quella avvenuta a Lampedusa, lacrime di coccodrillo vengono versate, parole di circostanza vengono pronunciate ma poi... a riflettori spenti tutto viene riportato in quel posto che si chiama oblio e non si ci pensa più. Dobbiamo scuotere le nostre coscienze e capire il colossale dramma che sta avvenendo nel sud del mondo...»
«La speranza di un futuro migliore che finisce in fondo la mare... 
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