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Considerazione dell'autore
«La "festa delle donne" ha assunto un mero significato commerciale. Invece, la giornata dell'otto marzo nasce per commemorare una tragedia consumatasi a Manhattan nel 1908: tante camiciaie bambine morirono buttandosi giù dal decimo piano della fabbrica per evitare le fiamme di un incendio che aveva appiccato il padrone contro il quale, per il riconoscimento di basilari diritti lottavano. Nella vita non avevano mai volato, volarono giù come Puri Angeli per tentare una via di salvezza dalla morte certa del fuoco. Ed è questo che sarebbe giusto ricordare.»»
Inserita il 08/03/2015
Poesia pubblicata nello speciale 'Festa delle Donne 2013'
Donna (1908: otto marzo a Manhattan...)
Donne
Donna d'amare, sempre
non solo l'otto marzo,
sempre...
Tu, della vita essenza
e punto fermo,
nelle inquietudini dell'esistenza.
Viso dolce d’amare
e gli occhi tuoi,
luce di luminose stelle per il cuore.
Per te scoprirò nuovi orizzonti
dai, con la mente inizia a immaginare:
vallate, prati infiniti, laghi, monti
e distese immense di smeraldo mare.
E poi,
ti porterò, lontano dalle case
dove il colore è il rosso delle rose,
dove l’alba caccerà via la sera
e tutto intorno esploderà primavera.
Per te che sei,
rivoluzione della mia esistenza,
e risposta ad ogni mia domanda,
del battito del cuore mio, cadenza
e sole caldo che dentro ti riscalda.
D'esser cercherò,
desiderio tuo di mille tenerezze,
dottore che guarisce la tua malattia,
chi troverai, quando chiedi carezze
e il faro che fa luce per illuminar la via.
E ancora se vorrai,
compagno d’amare
in notti di passione travolgenti e ardite,
laddove ai nostri corpi, chiederemo di osare
e poi,
di mille sogni intrecciare noi, le nostre vite.
Domani,
ancora oltre
e sempre
sarà con te festa
di rispetto e amore profondo,
oggi no, non posso festeggiarlo
perché
qui nella mia testa
il ricordo di allora è come un tarlo.
Oggi, per me ha un altro senso
ed io, è a questo che penso...
Penso a quelle bambine
tenere donne, dalle piccole ali
che non hanno mai volato,
con occhi tutti tristi e uguali,
consumati, tra filo ed ago.
Oggi otto marzo
pensando a loro,
non festeggio,
prego.
Donna d'amare, sempre
non solo l'otto marzo,
sempre...
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