Osservo sulla via segreta
del cuore, il mutare delle
stagioni, lo snodarsi dei
desideri proibiti, le lacrime
nascoste agli occhi dei più.

Le pene, le gioie, i dolori,
le attese di ogni giorno, le
delusioni, che vivono come
pellegrini dentro strade deserte,
come pupazzi inanimati.

E poi le speranze dentro un
nuovo Eden ambito e temuto,
dentro una vita irrequieta,
tra le lunghe ombre delle
sere invernali, dentro gli
alberi scossi dal vento.

E mille volte mi chiedo
qual è il senso della vita,
sotto un cielo divenuto grigio,
pronto a scaricare sul mondo
tutta la sua rabbia.

Ma improvvisamente il canto
lieve d'un uccello, in un moto
leggero nell'aria, il ritorno della
rondine dentro il tenero nido
che riporta al mondo la sua
forza.

Un fiore che nasce impetuoso
sull'arido sentiero.
Il moto soave dei campi, la neve
tra le alte cime.
Gli incontri d'amore, i boccioli che
si aprono alla meraviglia del sole...