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Poesia sul tema Il vecchio mulino
Raccontava il vecchio mulino al cielo, ai prati
ai monti circostanti
di quando giunse una fanciulla
con trecce color del grano
occhi cerulei come cielo d'estate,
dalla voce gioiosa, gorgheggiante.
S'accordava la giovane sposa
al gioviale mugnaio dal cuore innamorato
tra le sue mura di fresco intonacate.
Dei suoi giorni, allora mai stanca,
mormorava la ruota al mulino,
quando grano macinava facendone farina.
alla massaia dava per impastarla nella madia,
e farne fragrante pane da sfamare la famiglia.
S' agitava nella gora l'acqua nel passato;
oramai gocciolio stagno
che più non sferzava la ruota
del mulino senza più energia;
mura cadenti e piangenti .
Lacrime ammuffite.
L'alba alzò il velo della bruma
che sul colle svelò le vetuste mura.
Un rombo tacque sul viottolo muscoso
scese dall'auto una giovane dalla corta chioma bionda:
sfolgorò tra l'oro dei capelli uno sprazzo di sole
e nelle pupille celesti cielo:
Come lembo tra tetto senza tegole.
Un uomo l'abbracciò
e mano nella mano, tra sterpaglie prato incolto:
"Restaureremo",disse,
alle fatiscente mura;
e sorrise cogliendo un fiordaliso,
donò alla sua sposa
che delle ave aveva l'iride il colore.
Come l'ululo del lupo innamorato
che d'amor alla luna alza il canto,
cantava il vecchio mulino al gorgogliar dell'acqua
che sferzava la sua ruota d'energia rinnovata. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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