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Poesia sul tema Gli occhi della notte
nera fanciulla
silente e nero sorriso
scura meraviglia
macabra fanciulla appari dinanzi alle mie vesti.
al calar del sole,
trionfante emergi dal nulla
nel lutto del tramonto
di nero ti vesti.
mentre l'umano dorme
gioconda te ne vai per le strade
entri in casa dei dormienti
e taciturna sui loro volti
posi il sonno.
nemica delle anime pensanti
scarni il pensar loro,
infamante distruttrice di sogni,
levi il sonno dei codardi
aprino pure l'occhi lustri.
spavalda accogli l'anime erranti,
brandi l'arma tua,
nel silenzio accechi la vista,
ti posi sul letto
d'ansia baci l'umani.
come silente entri
silente te ne vai,
alle spalle ti lasci la desolata notte.
la terra spoglia
del funerale abito,
ardente ti levi dall'imo del mare
aureo in cielo di posi,
trafiggendo con l'aurei raggi
il buio dormiente.
blandisci di luteo zafferano
le stanza dapprima
custodita dalla nera fanciulla.
amico delle anime pensanti
guarisci il pensar scarnato,
ansiosi del nero morente
l'umani accogli con il dì.
io amo te nera fanciulla,
mano per mano,
verso l'antri t'accompagno
insieme scivoliamo nella notte
fissandoci negli occhi,
mi mostri il nero tuo sorriso,
con delicatezza mi sproni il capo.
macabra creatura, divieni umana
con lo spavento dell'uomo
gaiosamente ci divertiremo.
pian piano il sole si fece avanti
strattonandomi dai beati sogni,
desolata notte,
lascio trascorrere le calde giornate
per essere cullato dal manto tuo nero. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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