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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Gli ultimi 5 iscritti: Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J
♦ Marcella Usai ♦ PostScriptum | |
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Scivola rossa la slitta
solca che bianca la neve,
sfreccia che quasi diritta
pur nel profilo breve
del ripido poggio avito,
un lampo ha schiarito
la lingua tra
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Legato ad un refolo di vento
il sigillo d’un viaggio nel tempo,
gli anni a passare veloci e nel contempo
il fiorire d’un grande amore,
il suo verso, il suo continuo alimento.
Stringimi forte e non lasciarmi,
stringimi nell’eco di dorate albe
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Il mondo d’oggi è schiavo del progresso,
la gente cerca disperatamente
di stare sempre al passo con i tempi ...,
purtroppo
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Basta guardarsi attorno
che la falsità come margherita
spunta sul prato della vita
non riuscendo a celare
quanto dentro esplode
inconveniente che non porterà proprio a nulla
se non a rendersi conto nel tempo
di quanta sofferenza arreca a
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Tristo quegli, c’all’imolar,
rimembranze monocrome d’amore,
avulse, s’ebbero false vestigi.
Delusa, dal di lei fratello, ignara,
intrisa d’amore, ad esso s’arrese.
Mentre il vile progettava
eludendo, con abili sofismi,
nell’immolar la di lei
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Attaccati la lingua e taci adesso!
Al sole non sai più che cosa dare
con le parole appese al vecchio filo
e il toro incaprettato da sgozzare
sui monti della luna senza un nesso
che addobbano la Venere di Milo.
Controlla questo niente e butta
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Distesa
cangiante
di zaffiro e oro
il mare della Vita
dolcemente
mi chiamava.
Per
un’ultima volta
senza
volgermi indietro
quelle dune d’ambra
avrei
attraversato
e
il vento dell’Oblio
le mie impronte
avrebbe
presto cancellato.
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Quali strade che al corno d’Israele ancor risuonano
Gerusalemme tu che al muro del pianto
sei spoglia sposa di un Dio silenzioso.
Non ci sono angeli o profeti in questo tempo buio
dove s’annida la serpe
se nei sentieri sei ancora polvere
e ai
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Passano i giorni
dentro un religioso silenzio,
dove l’autunno suona per le strade,
e la pioggia non fa che creare
acquitrini di promesse.
Ti ho visto abbandonare
le tue ultime foglie,
dimmi, fa male?
Il tempo, sembra caduto
in un sonno
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Solitudine,
nebbia amara
ti posi sull’erba
profumata di rami bruciati,
portati dal vento
sei triste,
ti smarrisci in un
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| Soffre tanto l’uomo,
dolorosi mali l’affliggono.
A volte c’è chi perde
la coscienza del proprio io,
la memoria del passato,
vive soltanto nel cuore
di chi gli vuole bene.
Nella sua mente confusa
non nascono pensieri
illuminati dal sole,
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Tu, ora ed ancora nei miei occhi,
per questo giorno che stringe i suoi angoli, scolorisce
e piega su stesso.
Se ci fosse un luogo ermetico dove il mio battito d’ambra
potesse vivere ancora nel tumulto della passione...,
lo
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Volevo dirti
che qui è tutto come prima
e che non abbiamo
cambiato la stanza.
Avrei voluto sussurrarti
della notte che scorre
sempre uguale
e dei colori del fiume
che ancora splende
di qualche pastello sfumato
regalato dal cielo
alla terra
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Il pallore di settembre
muta ancora
la compagine del cielo.
Un’aria greve
nell’anima foderata di assenze,
una carezza inesistente
che non lascia orme
della notte quieta
sbranata dalla luce,
delle stelle inghiottite
e sparite chissà
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Il tuo nome era il colore del cielo ...
Nei tuoi occhi
tra baci di stelle
si specchiavano onde
del mare d’aprile.
Nello sguardo e sorriso
c’era il cuore
che cantava l’amore.
Ed il sole, si divertiva il sole
a far giochi di luci
con fili
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Battiti ignoti di fine pulsare
celano vetusti riti d’uomini
e s’odono al di là del suono
che turba la debole mente,
non più stantii sogni vissuti
tra nubi di vento e fulmini,
non più intreccio di mani
per afferrare una vita dolente,
tornano ora
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Nottetempo sussiste
dibattito universale
su "se Dio esiste"
bene o male.
Scienza ancor non sa
esistenza oppur contrarietà
mentre discordante filosofia
anch’essa non trova via!
Solo la religione
vieppiù con fede sacrale
giacché come potrà
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| E se un giorno all’improvviso
insorgessero gli oppressi.
Quelli che non rispettate,
quelli che considerate deboli, mansueti,
perdenti, ultimi.
Se insorgeranno gli uomini, le donne,
i figli, le figlie di quegli uomini,
di quelle donne che per
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Amore è anche andare a ritroso,
la vita in due nel ricordo
di una pioggia sui Champs-Élysées,
il gusto di un caffè a Montmartre.
Istanti ancora vivi come non mai
mentre ombre di nebbia sui ponti
circondavano i nostri corpi allacciati
e le labbra
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Ad occhi aperti aggiro il paesaggio,
tiepidi colori ad armonizzar piante e fiori,
germogli di betulle ed anima volante,
torna l’autunno dai sbiaditi colori
ad alleggerir occhi e mente.
Torna stanco ed uggioso
distrattamente avvezzo al cupo
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IL BORGO RACCONTA CHE...
TEATRO COMUNALE
Sono alla finestra con occhi nuovi
volgendo lo sguardo al passato
meraviglia dei giorni andati,
il palazzo del teatro comunale,
mio dirimpettaio nel fronte del borgo,
mi affascina!
ESCO
Cammino in
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Vivere
il futuro
nel presente
già passato
di ricordi!
Ricordi
del presente
un futuro
già destinato
a passare!
Passi
nel
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Buonanotte a te che piangi
Il tuo caro che non c’e’ piu’
Che come stella luminosa e bella
Lassu’ nel cielo di notte
Brilla!
Buonanotte a te stanco
E sorpreso della vita
Che ti ronza intorno
E non si ferma mai!
Dopo l’alba verra’
In quel
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Il pesce grande mangia il pesciolino,
la tigre sbrana il povero vitello,
il lupo si divora l’agnellino,
...ma tutto questo
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Quanti pensieri nell’arco del giorno
molti si lasciano cullare
altri vorremmo invece poter abbattere
ognuno con la sua anima
impone qualcosa di sé
essere ben svegli diventa un obbligo
onde non ritrovarsi un domani
a pentirci di quanto
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| Voce bassa
a spartire sillabe
nell’eremo di commozione.
Scaldano fermi pensieri
giocose rive
pregne
d’odorosa essenza
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Per fiorire e sbocciare
non basta il Sole
che vita ti dona.
Devi saper
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Ceruleo mare,
cantano le onde
i suoi pensieri,
dorme sull’erba
si ammanta di fiori,
passero
tra le tue
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Le foglie si mostrano
nel museo dei giganti e dei peccati,
si svelano come perle ingoiate
dalle bocche dei pesci, carpe
che si arrampicano sul dorso del mare,
minuscole balene azzurre
che luccicano con le squame al sole,
leggende dei ghiacciai e
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| Vanesie case su dirupi
incupite dal tempo riposto in speranza
e dai fumi impetuosi dei camini;
stille del cielo i coppi
come gocce di sangue colato sui sassi
dal crepuscolo
sul dorso delle austere colline.
Grumi di sogni dentro l’anima mia
sono
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| I capelli sempre più bianchi
rughe evidenti e sorrisi stanchi.
Passa il tempo e tutto si spegne.
Nemmeno il sogno ti ascolta
anche lui è invecchiato
e distoglie lo sguardo dal tuo presente.
Resta il silenzio e la solita notte
buia, rumorosa e
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Piange ogni alba
se questa pioggia
non può cambiare nulla
neanche la terra
che attende lacrime
più salate del mare
e un vento scuro
che porti morte dal cielo.
Trema ogni tramonto
con il sole
già spento verso sera
e una lenta luna
che
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Profuma il mosto
su nell’alta corte,
è l’invito per chi si ama
a salire per dar gioia
al cuore e a l’amore.
Con te mi accompagnano
ricordi fanciulli,
le nostre labbra avevano
il gusto del rosso mosto.
Ora felice ritorno
con te sotto
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Così il cielo di settembre
mutevole al capriccio di nuvole vaganti
si scompone e ricompone
e di segreta energia definisce
lo spazio nel respiro del tempo.
Partir c’est un peu mourir
canta il disco della vita
nel ripetuto rito dell’addio.
Le
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Emarginato pensiero
il buio l’attornia
cavalca sentieri oscuri
sopraffatto dal volo dei sogni
nell’aria che circonda il cuore.
Piovono dal cielo
lacrime oppresse e raccolte
tra i palmi a invocare
giorni sempre più lontani
Parole ingabbiate
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Inutile forzare quando il rubinetto resta chiuso
prendere atto di quanto avviene dovrebbe allarmare
cercando di ripiegare su altre soluzioni possibili
dedicando ogni istante a quel che nel cuore pulsa
lieve il sentire fa di tutto per non rimanere
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“Non voglio pensare all’amore,
desidero chiudermi in casa,
gli uomini son tutti uguali,
mi sento la testa pervasa
da
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Quando vidi al di là della battigia
uscir dal mare immenso una sirena,
il cuore ebbe un sussulto dentro il petto.
E l’onda, in un momento, ch’era grigia
divenne ammaliatrice in su la rena
per quelli ch’eran giunti al suo cospetto.
Ma tu
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Paride,
bello e dannato,
si lasciò tentare
e cadde in peccato,
innanzi all’amata,
la regina di Sparta,
brucia il suo cuore
come fosse di carta
"Elena,
sublime beltade,
è stata rapita,
sguainate le spade!"
esclama furioso
l’irato
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| A ben riflettere una donna è oasi-
indossata la pazienza
tesse l’attesa con lo spirito dell’inizio.
Inizio di
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| Inutili distanze respirano nei giorni di vuote parole.
Nel cielo giorni d’amore
distanti in questo tempo di noi.
Estate nei silenzi delle ore
quando i respiri sono solo onde di mare.
Riflesso di un sogno
dove nel cadente buio di una stanza
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C’era una volta ma ormai non c’è più
un allegro trenino che faceva ciuf ciuf
sferragliando sulle ruote con tanto rumore
in stazione arrivava in una nube di vapore
...
C’era una volta un piccolo carillon
che emetteva melodioso un din din don
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Vivì |
18/09/2021 15:54 | 700 |
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La profezia
parlava di due ombre
unite per sempre
da tutto ciò
che poteva essere
amore o distacco
per le cose del mondo
e non era tempo
di respirare nuvole
mentre il vento negava
carezze e pioggia
alla terra in rovina.
Il presagio
era
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In quell’arte muta
di parole estetiche
scivolate a modo
su travertino
intravedo il soffice movente
di colui
che su
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Una notte da ricucire
mentre oscillo tra Phatos e Logos
se l’anima solleticata
risulta fragile e non consapevole.
Tale la doppia voce della notte
tra attimi senza nome
nel rifugio di parole che conosco.
e nella loro armonia.
Vorrei scivolare
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Pochi spiccioli di tempo, vil denaro,
istanti che gocciolano lenti,
siamo minuscoli germogli, siamo.
Memorie d’altri esseri.
Semi per quel che verrano.
Non ricorderemo più nulla,
lasceremo ricordi che sfumeranno
quando il sole sarà alto nel
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Divina melodia
adorna astri luce ...
note incantano la via
d’un borgo in pace.
Donna dolce malinconia
solfeggiando sentimento
decanti poesia
lì adagiata viso- mento?
Carezza dell’archetto
concedi corde sospirare ...
vibrazioni seno-
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Tu Peonia cara ultima gattina venuta
da randagia un dì a rallegrar il giardin
a casa nostra ci hai lasciati, feral crudel
mal t’aveva colpita sai nessuna cura non
speranza alcuna e poi quei venti giorni
ultimi dove lentamente a fatica
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Cercava d’abbracciarmi e di baciarmi,
però non era mai acconsenziente
a completare il gioco dell’amore
in un contatto ...
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Accorgersi di come poter
sgattaiolare da una compagnia
che ogni dì fa capolino
diventa sempre più urgente
onde non cascare in quel baratro
dove risalire diventerebbe
ogni volta più difficile
un male non voluto
vissuto per caso
da gestire al
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Un giorno due tre un’altra vita
il viaggio di quel tempo ormai in te spento
dal gioco manomesso in parte lento
nei salti di una nuvola bandita
tra tante messe all’asta e favorita
dal trepidare in alto in braccio al vento
amico maledetto del
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Niente mi può toccare
nemmeno questo silenzio
entrato nelle ossa
e lo sguardo antico
che sente la mia pelle
quasi fosse un difetto
da nascondere
al cospetto delle nuvole.
Niente mi può distrarre
se non il tramonto
e la fine del tempo
che
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All’undici settembre,
attonita memoria del male che dilaga,
io da vent’anni penso
a te, lo sconosciuto
saltato verso il vuoto,
composto nei vestiti,
flessa una gamba all’altra,
le braccia lungo il tronco
- e a fermo fotogramma -
vedo
- lo credo
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Oggi il cielo è di piombo
pesa sulla mia testa
come un macigno.
Gli uccelli volano bassi:
è in arrivo un temporale.
Cala il sipario
sulla calda estate:
malinconia e rimpianto
di quel calore intenso
che mi rendeva solare
di quel sapore di
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Un albero bruciato,
spezzato da un fulmine,
abbattuto da un temporale,
lotta con tutte le sue forze,
ha ancora voglia di rinascita.
Cerca il sole e la pioggia
vuole rispuntare, rinascere a nuova vita.
I fiori muoiono ogni inverno;
anche quando
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Non dimenticherò
il nostro incontro.
Arrivasti al passo lento
della carrozzina
nel tuo grande scialle azzurro.
Restammo avvolti
in quel pezzettino di cielo,
la nostra ultima mezz’ora.
Noi due,
uno sguardo solo.
Che sorpresa quel
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Oltre la nebbia
un prato in fiore
mostra memorie d’amore
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Nuda è la notte
spenta d’ogni respiro
se tu, mio sogno,
non ritorni
ad abbracciare il mio cuore.
Ti cerco nel buio della notte,
nella luce delle stelle,
in un nostalgico fremito
la mia mente ti chiama
il mio cuore ti vuole.
Le lenzuola s’
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Una mattina
all’improvviso
dietro la cortina di nubi
sale il disco bianco
a ricordarci l’inatteso stupore
a dispetto del cielo minaccioso
e dei venti inquieti.
Da qui
luna
non ti avevo mai scorto
da qui
rapisci i miei occhi
aperti al
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Quanto è dolce e serena questa notte,
ti anima una brezza leggera fresca e delicata.
Il cielo splende come vetrata illuminata,
luna piena sospesa, grande lampada brilla.
Si fa tardi, andiamo a dormire.
La luna rotonda resta sola nel cielo,
scortata
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334115 poesie trovate. In questa pagina dal n° 9541 al n° 9600.
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