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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’953Autori attivi: 7’476
Gli ultimi 5 iscritti: Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J |
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| Fluttua il tempo,
lentamente scorre
nell’incertezza dei domani,
grevi sono i silenzi!
Si fa lieve il respiro
dentro sogni agognati,
assorta ammiro la luna
che non può parlare.
Il tempo di ieri
ha perso i ricordi
e tra fili dorati
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Donzella dal fare procace
non sempre a tutti piace,
ma ella mai e poi mai tace,
insiste nel turpiloquio vivace
fin quando la gente soggiace
al suo parlare molto loquace,
poi un tizio, fermo e audace,
le si mostra con fare mordace
implorando
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Un peso di ferro da due chili con il valore suo
sulla pelle ben marcato che oggi fa da fermaporta
allora usato in una pesa bascula stadera antica
e mentre lo tocco corre il mio pensiero al suo passato
quante le mani che lo han sfiorato quante le
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Il fumo del camino
sinistramente sale
arriva fino al cielo
imprime la paura
e dentro al cuore nasce
un urlo sovrumano,
una mamma che soffre
per il figlio che muore.
La mente si rifiuta
non crede a questo orrore
di bambini bruciati
tra
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Se senti il vuoto e il buio
e il giorno scorre asprigno e silenzioso
se qualcuno ti manca
il tempo certamente puoi impiegarlo
in milioni di cose
ed evitare il ristagno e la stanca.
Ma nelle pause
- e basta un solo istante -
in modo dirompente
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Trovo ansimanti risposte
nell’esasperante virilità
che sai donare
al di fuori di nubi e vuoti gorghi
incisi su insipide
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“Se vuoi portarmi a letto non mi oppongo,
ma so che tu per me non provi niente,
lo faccio per un gesto affettuoso,
perché
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A te che sei sospeso come un fiore
votato ad elargire il suo profumo
riservo questo canto che consumo
nel tempo compromesso dal vigore.
A te che schiudi colma la tua mano
raggiante più del sole settembrino
affido il mio banale verzellino
intento
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Francesco umile fraticello
ti sei spogliato dei tuoi ricchi abiti,
nudo sei caduto in ginocchio sulla fredda terra
ai giunto le mani in preghiera,
donando a Dio il tuo cuore
te stesso,
per il bene del mondo intero.
Parlavi agli animali del
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Azzurro velato rosato,
nube bianca, pecorella smarrita;
nel cielo chiazzato,
l’aria canta come violini,
tocco la pelle azzurra coi miei respiri.
Fiori e pensieri abbandonati al vento,
arrivano stormi, fiocchi di lava
ricami di velluto
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Nonni... la parola dolce e cara
che ogni bambino subito impara,
e custodisce dentro il suo cuore
con smisurato ed intenso amore.
Nonni... la parola un po’ speciale,
che al mondo d’oggi è molto attuale,
poi che voi nonni siete dei fari
per noi
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Sento i morti
sussurrare parole
quando il mattino
batte le prime ore
e il sole non è
che un presagio
lasciato dalla notte
al cielo che piange.
Vedo i morti
vagare lentamente
e prendere posto
al tavolo dei sogni
rubati alle ombre
e poi
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Lo sguardo corre lontano cerca invano
tra pertugi di tempo ovattato attimi
d’amore agognato, si rispecchia in un
cielo bigio che non lascia intravedere
attimi felici di ieri.
Sotto un mare dello stesso colore si bea in
un pallido e stanco
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Vesto il mio dolore di silenzio,
affido al cielo ogni respiro,
per te, che tanto m’amasti,
tra il profumo dei fiori di campo
ed il fruscio delle foglie d’autunno.
Per te, che di luce mi coloravi gli occhi
e l’anima mia nutrivi,
di quell’amore
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| A prima vorta che
feci l’amore
ciavevo sedici anni
era de notte ed ero ‘n calore.
Lo feci a le terme de Caracalla
co’‘na mignotta
né brutta né bella,
appoggiati a ‘n muro
ce l’avevo morto duro.
Che già ero venuto
e che nun l’avevo manco
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Notte perfetta per un divano accogliente.
Una luna sorridente dopo il sapore di un triste pomeriggio
in una solitudine che ha scelto nell’esile silenzio.
D’improvviso realizza che esistere non basta
e che l’indifferenza è la forza di ciò che resta,
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Mezzo secolo
non è nulla per l’universo
e per me
è tutta la mia vita
con il tempo volato via
sulle ali di un nonsenso
mascherato e disonesto.
Cosa resta?
un finale tragicomico...
solite domande e solito silenzio
silenzio intorno che
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Ad andatura lenta e vereconda
fummo anime ad unir sogni,
anni e giorni un correre volando,
a calpestar un tappeto rosso carminio,
fummo intarsi di rubini ed amor congiunto.
Fummo eloquente estasi,
silenziosi ed accondiscendenti,
stravagante
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Non ci sono ombre nel cielo
le stelle sempre distanti
libere di sognare.
Le mie ore senza direzione
non hanno più respiri
l’anima è un silenzioso fuoco di solitudine.
Se almeno ci fosse vento
griderei il tuo nome
per non cadere nel vuoto di
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Tanto rumore all’’inizio da quella fuga vergognosa
occidentale oggi silenzio tanta e indifferenza tanta
alla questione afgana alla tragedia che lì da tempo
è quotidianamente messa in scena donne violate
libertà negate bruciati dati alle fiamme i
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Ma che ci sia un giorno che tutto fili liscio
riuscendo a portare a termine quanto anelato
niente di tutto questo
essere pronti a tutto è sempre auspicabile
per non cadere nel baratro quando
ogni cosa sembra non poter tornare indietro
mettere
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Di notte, una ragazza tutta nuda,
girava per le strade di Milano,
ma giunta accanto al Duomo scompariva,
in pochi l’hanno
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Prepara pure
qualche goccia di buio
ed io berrò
senza respirare
questo tempo strano
che prelude
alle nostre carezze
di cielo.
Versa ancora
un bicchiere di tenerezza
e sarà come svanire
fra due ali
di nuvola
rimasta a parlare
delle
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La mia siepe
al tramonto
è il muretto del balcone che volge a occidente.
Dietro la linea perfetta dei monti
s’addormenta il sole
nella sua coltre rosa
e a me lascia dentro un grumo di nodi
intricati di ricordi
restii al sonno che dà
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È colorato di rosa
lo scampolo d’estate,
esplode ancora
sotto l’azzurro cielo
dentro un giorno
senza storia.
Settembre passa
svuotato di rondini,
pensoso e schivo
urla il suo sogno
all’estate girata di schiena,
nei voli stanchi
delle
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Essenza negli occhi
che intona la vita
ove lambendo tocchi
ogni nota
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Inarrestabile e imprendibile
come onda che non si ferma mai
vorrei tenerti prima di andare via
forse solo per un attimo
sapendo che è una fragile illusione.
Nulla di te mi rimane se svaniscono
ricordi e pensieri, profumi e canzoni.
Il frastuono
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Vuoi assillarmi!
Assila pure...
Sviolinate,
precisi accordi,
dati su date,
ricordi, ricordi:
Era inverno o estate?
Vuoi colpirmi!
Colpisci pure...
Buona la sorte
con il resoconto,
mena la mano forte,
conto più sconto:
A morte, a
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Parole perse nel tempo
soprafatte da passi incerti
nel pensiero:
ricordi che tengono strette
le pareti del cuore.
Si bagna di pioggia
il viso dimentico di carezze
smorfie di dolore affiorano
con l’avvicinarsi dell’autunno che
si trasformano in
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Mentre guardo tre vasi e un cespuglio di eriche
variamente colorate corre rapido il pensiero
a brughiere e desolate lande di contee delle
lontane due Irlande colorate da di questi arbusti
il viola purpureo fiore e nascono visioni
di antiche leggende
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| Quel grembiulino è lì che aspetta
d’essere accarezzato da mani esperte
vorrebbe ancora poter sentire
il calore dell’amore
unitamente a quel mezzo
che una donna mai rinnegherebbe
capace di emanare caldo fuoco
.
basterebbe poterlo delicatamente
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| Svela l’impronta di pelle e anima
l’ingrediente sottile
tuffato nel prezioso nettare
d’un balsamo femmineo.
Cardine di
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| L’albero antico
ha rubato alla notte
il nero vestito,
nel suo ultimo autunno
s’erge ancor maestoso.
Il tempo impietoso
mostra rami spogli e le sue rovine
mentre va verso la fine.
Una manciata di foglie
secche, accartocciate
stenta a staccarsi
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| I colori dell’anima
si spargono tra le siepi di rugiada,
illacrimate.
Quando riposa un tiepido raggio e,
d’improvviso, si desta l’alba, col primo sole,
rinvigorisce lo stelo,
prima ammosciato,
stanco di guardare l’oltre,
immobile.
Cammina il
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| Dove sei bianca notte
quanto tempo rimane
prima che la morte
sia un fiume di sassi e di arida polvere.
Sfioro con le mani
l’illusione di essere vivo
una
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E poi mancava la luce
quando c’eri tu
e molte altre cose
da dimenticare
sui bordi della luna
sempre più sola
e senza il cielo
da accarezzare ancora.
E poi c’era il silenzio
mentre andavo via
verso il mattino
e poche altre stelle
che
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L’amore non lo scegli.
L’amore accade e basta.
Ci sono amori solitari,
amori esclusivi e per sé,
amori devastanti ma emozionanti,
rincorsi ed infine abbandonati.
Ci sono amori forti,
sopravvissuti a lungo,
coltivati con poche gocce,
nutriti
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Poi dopo due note di musica
è silenzio,
si dipana nell’aria il suo ricordo
incalza come fuochi d’artificio
il cuore.
Come mare in tempesta
un mare calmo poi rovinosamente in piena
come la nostra anima.
Onde su onde fino ad infrangersi su
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Se la tristezza ritorna...
tu fingi
la maschera che sorride
è già pronta...
indossala
ma chiudi
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Ci sono giorni,
dove il vento
schiaffeggia la mente
e la pioggia non colma la sete.
Giorni, dove disegno con le dita
sopra un vetro appannato
il tempo che resta...
abbozzando sorrisi
per dominare
la tempesta dentro.
Ci sono notti troppo
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Facette ‘o core “Ie songo nu pezzente!”
L’anema rispunnette: “Puvuruiello,
nun cagna’ faccia nun te fa laviello!
‘A vita è na patana addecuttuta
cucente scanuscente e ‘ncarugnuta
ma si ce miette ‘o poco ‘e dignità
statte sicuro nun te rascagna’.
Tu
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Bene sto adesso
sempre sto bene,
che accada spesso
non si conviene,
semmai sia successo,
di sperar stesso bene.
Posso e non posso
grattarmi la schiena,
frugar nello specchio
prova qualunque,
in retroscena,
di malelingue.
Bene sto
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Si consuma l’ultimo quarto di luna.
Il vecchio attore
ripete con grazia la sua parte.
Soltanto ora l’indulgenza della terra
sgorgherà frutto nelle sue mani,
come una messe di parole antiche.
Poi si allontanerà per l’ultimo azzardo d’inverno,
per
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Le mie vacanze
le scelgo d’inverno
per dare al tempo di organizzarmi
e quando arriva il sol di primavera
metto in moto auto e programmi.
.
Cerco e segno
un giorno in montagna
tra boschi e aria fresca da assaggiare
e col cielo azzurro che di
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Briscola la cara micina mia
dal folto bel tigrato pelo
da oggi il sonno eterno dorme
lì sotto il protettivo cespuglio
di peonie, compagnia le fa
nel sonno Peonia l’altra micina
mia che tolte anzitempo all’affetto
a quei di giochi di carezze
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L’imponderabile è sempre lì a due passi
pronto a lasciare il segno
inutile cercare di scansarlo
l’ultima parola sarà sempre la sua
non resta che adeguarsi al momento
cercando di evitare il più possibile
le sue malefatte
magari con olio di gomito.
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Ad una, ad una volan le farfalle,
missive d’amore e d’avventura,
volan di fantasia a colorar angoli paradisiaci,
aiuole e campi di viole.
Ad una, ad una anime lievi
s’adagiano sulle spalle a portar fortuna...
prendono il volo libere e
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| Potessi crede a ‘e favole belle
de ‘n castello de principi e donzelle,
lui che l’ama pe’ ‘a vita davvero
lei che vive pe’ lui co’ affetto sincero.
Ma no, nun ce credo! L’amore è follia
è ‘na favola, ‘na stramba fantasia.
In realtà er principe de
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| ¡Ay Dios mío qué voy hacer!
La fiesta es a las ocho y
todavía no he terminado
con los preparativos.
Ciento cuatro son invitados
unos treinta la familia
otros veinte los pequeños
que piden con berrinche
las galletas de vainilla
Y yo, con este
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| Impercettibilmente
tutto
è cambiato.
Che sia
il morire delle luci
a chiamare
l’inquietudine
sulla scena
o
il suo
atteso ingresso
a oscurare
il proscenio?
Quale
che sia la ragione
affollate
si susseguono le repliche
a
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| So che è difficile da gestire
con il mio colore quotidiano;
ieri ero giallo,
e oggi sono blu.
Sono ansioso quando sono
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Era uno di quei giorni
che piangeva il cuore
e si vestiva di malinconia
e c’era quel ricordo
che danzava allegro,
raccoglieva fiori,
li posava qui sul petto ...
i capelli
di quel profumo si impregnavano
e vi facevano l’amore
come fa la luna
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Strada
dove nessuno sente
i passi
quando fai ritorno
al nido,
solo chi ama
percepisce
il terribile chiasso
privo di
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Sono morto tante volte
e non ho più nessun cuore
per battere le ore
finché non viene notte.
Sono morto quando il vento
ti ha portata via per sempre
e ogni cosa si è sbiadita
con il nero delle stelle.
Ti aspettavo verso sera
con le tue parole
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Risuonan nelle vie celestiali melodie
spirali colorate abbracciano le fate
volteggi di clavette e feline piroette
tribali
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| Soffi d’autunno suadenti tra rami piangenti
strappano foglie per gioco di un caldo
colore di croco. Si adagiano leggere e
delicate su tappeti dorati.
Refolo birbante come focoso amante s’insinua
irriverente, attende il gioco del vento che
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Questi petali di rose scarlatte
che tieni stretti tra le tue dita,
si stanno sbriciolando piano.
Lascia che t’aiuti, le distratte
pretese sono lacrime di vita
adagiata su comodo divano,
ma là fuori sono scarpe rotte
su algida neve e tu,
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Cammino,
passo svelto,
muro vicino,
via del centro,
giardino...
Cammino,
passo lento,
ombra di pino,
berciare del vento,
mare turchino...
Cammino,
passo lontano,
rotonda,
gabbiano,
nave alla fonda...
Cammino,
passo di
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Stavano belli gli alti steli nel giardino
ma gli occhi dei fiori ancora stavan chiusi
mia l’impazienza tanta di vederli pesto aprire
quegli occhi gialli volti verso il cielo sempre
a ringraziare chi da lassù un tempo quel color dorato
vi ha donato
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334114 poesie trovate. In questa pagina dal n° 9361 al n° 9420.
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Cara/o Caterina Zappia,
questa poesia non viene visualizzata perchè l'hai messa nel cestino.
Se vuoi renderla di nuovo visibile la devi togliere dal cestino nella pagina di modifica.
Questo avviso appare solamente a te.