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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’939Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J - Malena - Die |
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Che cos’è quest’amarezza che mi naviga nel cuore
questo senso di stanchezza che si accende di dolore
sono troppe le speranza naufragate nelle mani
tutti i sogni ormai spariti sulle code di gabbiani
non riesco più a capire qual è l’ordine del
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una volta siamo stati forse nuvole
una lieve fortuita possibilità di restare in sospensione
ma qualcosa ci ha instillato la
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La valle si apre allo sguardo
cucita al cielo da una cerniera di monti
ora innevati.
Al fondo il fiume
e sui pendii scoscesi abeti e pini secolari.
Alle sue spalle
invisibile agli occhi
un’altra valle
legata anch’essa al cielo da una cerniera
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Viva la vita e chi la sa cantare
col verso improvvisato ogni mattina
e come una potente medicina
nel petto per la mente è salutare.
Viva la vita prona a questo altare
coi santi e coi demòni in cartolina
splendente come fosse una regina
fornita di
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| Voi rivoltosi, remissivi, e in forse
convien che voce mia voi percepiate
e a vostro maggior ben vi sia concesso
sortir da brume per il verso giusto.
Mefitico il respir che ci scambiammo
e a mo’ di malfattor celammo aspetto
ma i nostri sogni
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| S’ode una voce nel vento
un lamento divelto
dal muto pianto...
E’ il dolore di foglia
strappata dal ramo
è la cenere che s’alza
in nuvole nere
e rompe il silenzio
di mute preghiere
a un Dio che non sente
e non scioglie catene.
S’ode una voce
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Ad ombre lunghe scivola la mente,
s’affaccia alla finestra ed il vento la richiude,
sfumano pensieri come fumo nei cammini,
e ascolto un vociferar di voci
che in contemporanea salgono dal cuore...
Cuore docile di paura,
ed il calore m’inonda, ed il
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Questa lirica è stata scritta il giorno del Suo insediamento
Dall’urna è uscito il Nuovo Presidente,
un Uomo degno di
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Si dilata la voglia di te
maturata in un anfratto
di sorte isterica
data dal mutare d’ un sentimento.
La fisicità si fa
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Nozze d’argento mancate si rinnovano in questo dì
quando nel giorno più bello della vita
tutto si fa nitido su quei ciottoli sconnessi
ancora parlano la stessa lingua
capaci di tradurre ogni più piccola quisquilia
per quel sentimento mai
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Nell’aer tu vedi ancor la nube nera
e freddi venti avvolgono la mente,
lontana appare pur la primavera
e il sole su nel ciel non è lucente.
Son due anni già passati, ma si spera
che essi non sian trascorsi inutilmente,
poi che la gente appare
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Poeti al tramonto
si nutrono d’Amore
controvento!
Sospesi sul mondo
catturano
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Che la vita sia un dono pare vero
nasci e ti domandi; ma prima dov’ero?
Per un po’ non una goccia di sudore
tutti ad accudirti come un gran signore.
Spesso però è dura già da creatura.
La consegna è sempre stata questa:
vivere, comunque, anche
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Bevi una goccia
d’alba
e sarà più facile
morire d’amore
quando il sole
miete risposte
sull’orizzonte
delle nuvole
giunte dal mare.
Respira un velo
di buio
al tramonto
e la terra scura
ti accoglierà
fra le ali
aperte del corvo
in
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Sentire lo sfrigolio dei nervi
tesi come bischeri
spegnere il gracidio delle idee
accavallate come le gambe secche
delle ballerine di modern
e non trovare il talento
per farmi amare
Sono lega sgretolata sotto la fresa
terra cruda, plasmata da
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| Mi chiedo che c’è
dall’altra parte della luna,
nel lato oscuro che mai ci dona.
Di marinai e poeti la patrona,
è la musa d’ogni forma
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E’ l’alba
in silenzio per non farti svegliare,
ti tengo la mano.
Mi avvicino a te,
Il mio corpo aderisce al tuo
sento il tuo respiro,
assaporo il dolce attimo,
forse mi stai sognando,
sento la tua stretta di mano
e, come un leggero bacio
si
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Non finisce la lunga notte scura
la paura serpeggia nelle vene
adesso la battaglia divien dura
dobbiamo sopportare le catene.
S’ode il silenzio dentro la natura
si sente il brusio di quarantene
nella mente tu senti la chiusura
di botteghe che
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Amor cortese e disatteso,
amor compito e disilluso,
enfasi fatale a perder lustro e vigore,
amor di sempre vilipeso.
Amor scortese!
Amor cortese,
a nascer e morire,
un limbo ove si può perire,
un fuoco spento con ardore,
un musico stonato da non
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Si specchia nel catino dei monti
l’azzurro del cielo
in un blu mosso
l’acqua trasforma.
La mente vola
sulle cime dei sogni,
come ape sui fiori,
a risvegliare immagini.
Passa dall’una all’altra
cedendo al loro corteggiamento
lo spirito
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| La testa completamente vuota,
nessuna idea all’orizzonte
è come scalare un monte
verso una strada ignota
E’ come
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| “T’ho detto tante volte che ti amo,
ma pensi solamente a quel Renato,
quell’uomo che ti sta rendendo schiava,
eppure lo
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| Cercare di trasmettere a chi nel cuore batte
quanto ci hanno insegnato
compito non facile seppur età avanzi
qualunque sia il tasto battuto
lieve impaccio si scatena
conservano gli occhi
quel modo di comunicare tanto amato
dove tutto si può
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| Prima era un gioco la vita
un respiro continuo d’amore
ora scrivo di cieli e mare
è un modo di pensarti nel chiuso del cuore.
La notte non riposa più nei miei occhi
ogni onda che sale dal cuore
s’infrange nella solitudine dell’attesa.
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| Acquattata
negli angoli
più oscuri
delle cose
un’empia voce
salmodiava maledizioni
per la Vita tutta.
Troppo grande
il suo livore
ambigua e penetrante
la sua lingua
per
pensare di sfuggirle.
Solo ora
però
arrivo a comprendere
che
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| Non pensiate sia resa ma buon senso
talvolta rinunciare.
Non sprecate l’amore:
prima di dare l’anima
é doveroso e vitale
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Forze, cercà, è la parola chiave.
Pe’ l’omo è ‘na ricerca ricorente,
perché, a cercà, so’ tutti bravi e brave
ma spesso
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| D’ombra e di luce
dipingo i giorni
scanditi da refoli di vento
che scompigliano i pensieri.
Come foglie volteggiano
impigliandosi tra spigoli d’anima
scossi da brividi improvvisi
sbocciati dal gelo irreale.
Un grido muto
strappa il velo
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| La sera semina baci
lungo le siepi del parco,
sui boccioli subito fioriscono
per fare bella
la festa degli innamorati.
Io e te, estasiati
da tanta bellezza
sulla panca, che ci aspetta
ad ogni bacio diamo
il colore che ancora non ha.
Le nostre
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| Nuda tra le tue braccia
sono infinita:
oltre la collina rigogliosa
mi distendo, acqua dell’oceano,
mi innalzo come la
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Vederti e non poterti accarezzare
in questa stagione siamo distanti
e da lontano possiamo parlare
t’osservo, immagino i pensieri infranti.
Devi evitare l’onda e poi nuotare
allontanare discorsi alienanti
non tutto è perduto, devi sperare
che un
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Tengo stretta questa musica
che viaggia controcorrente
a fior di pelle
mentre la pioggia graffia i vetri
e resto ad osservare il grigio informe.
Risuona ancora tra la pelle e il cuore
Il tempo che rincorre e scandisce
un domani di luce piegata.
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Un cielo come asfalto di pece
immobile sotto i miei passi.
Non so dove vado
oltre il breve orizzonte del primo lume.
Solo sulla soglia di pietra,
mentre tra i canneti dove il vento riposa
l’allodola ha spento il suo canto.
Vorrei scorgere il tuo
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Posso ricordare
solo il rumore
dei passi sulla strada
mentre i pensieri
restavano fermi
a sentire altre cose
che non erano
il tempo trascorso.
Posso temere
tutti i sogni andati
in rovina
e le notti finite
con un’alba scura
appena
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Bisognerà decidere
se uccidere la seduzione
o il silenzio.
Quando lasciar morire annegato
l’albero che spalanca la gola
fino alle radici.
Se far fuggire gli aironi
che lo ornano, grandi pigne nere
in equilibrio come pensieri fissi.
Se la secca
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Nome come mia figlia
angelico sorriso da incantare
pur se sfortunata famiglia
fato t’ha voluto serbare.
Occhi capelli stesso colore
- tre anni a miglior vita -
qui precluso sognare
ma or lì aurora infinita.
Piccole braccia innocenti
smaniose sol
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Non sono nuvola
non sono cielo
eppure sento l’universo
nel respiro
del temporale che arriva.
Lasciami entrare
in questo abbraccio di vento
che mi vola addosso
e che non teme la pioggia...
aprimi un varco
su questo orizzonte d’argento
fammi
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E raccontavi a Dio i tuoi segreti
al buio della sua stanza e del mio cielo
che si nasconde nudo dietro un velo
con braccia franche a riscattar divieti.
E le tue mani braccano i cateti
coi lati della morte sotto il melo
ed il tormento vaga
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“Sei la donna più antipatica,
logorròica e bisbetica,
ti comporti come un’anatra
che starnazza lungo l’argine!
Hai il
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| Traboccante d’equilibrio
su malferma trave
scolpisce fiati bisbigliati
la pazienza.
Pulsione in sordina
come brezza di
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| Ovunque ti giri tutto risplende
voler suddividere il tutto non è certo facile
imbarazzo della scelta si accanisce
non sentendoti all’altezza di tanta bellezza
complice il cielo
seppur non sempre alleato
delle nostre insolite richieste
amicizia
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| I ricordi si fanno vivi
come in un vecchio film in bianco e nero,
riaffiorano alla mente nel silenzio della notte.
Quando la luna brilla e la rischiara,
ed è proprio allora che mi sovviene il tuo desiderio: papà!
Dicevi che un giorno ci avresti
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| Con lo sguardo all’infinito
là, tra cielo e mare
riflessi d’oro e d’argento
da evocare.
Non dimentico
che all’Eterno giurammo
fosse per sempre.
Nelle lacrime di gioia
e in quelle del dolore.
Nel sudore della fatica
e del lavoro con
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C’è un po’ di frescura sulla spalla selvosa del monte
che dolce digrada al torrido piano
irto di case e di guglie di svettanti campanili,
testimoni silenti del ristoro degli animi buoni.
Sopra le pietre del torrente in secca
va scemando il giorno
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| Sui rami spogli d’inverno
nessun’ala si posa
solo si sente ogni
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E la morte
non esiste più
in questo sogno
dove le tue parole
dipingono inferni
appena sbocciati
in un cielo ribelle
di ombre perenni.
E il buio
non è che un graffio
sulla pelle chiara
mai davvero toccata
dalle carezze
prima promesse
e
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| L’anima si è posata sul ramo-
emersa dall’azzurro originario
come la parola possibile
pura concretezza, prima
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Cerco di udire
nel buio lo spazio,
quello spazio
senza forma
che m’alita incontro
in questo museo
delle immagini,
forme nude
incerte nella mente.
Mi invento
figure là fuori
sotto il guscio
della notte,
in un tutto recitato
in
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| Mi sorprendo nel pensar di te,
dei tuoi occhi che sprizzavano gioia,
quel timbro della tua voce
che cristallina e musicale
allietava me e il mio intorno.
Sono ancora qui che poggio
nel mio camminare
un piede davanti all’altro
ad onorar la
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| Un abbraccio
tenere carezze
delle labbra calde
mancano al cuor
che nel buio si ritrova
lontano dalla gioia
e dentro un silenzio che strozza...
un silenzio che soffoca e non perdona
diverso dal silenzio che consola
diverso e indescrivibile
come
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A volte alla sera
nei miei pensieri e in cuor mio
due anime prendono forma,
avvinghiandosi fra loro
ricreando quel legame
di cui anche io, un dì, ne facevo parte;
quell’amore scaturito da carne a carne
in un connubio che andava
oltre l’essere
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Un via, vai, ticchettio solerte,
a toni bassi ad andatura or lenta ed or vivace.
Impervie e discontinue strade,
tra un fiocco di neve
o pioggia battente, insieme o soli, si cammina.
Le strade brulicano di luci, un bisbigliar di voci,
clacson che
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Raccogliere quanto seminato
diventa impossibile in un mondo che tende
ad andare sempre più alla rovescia
volontà viene calpestata
lasciando un vuoto che fa solo del male
a chi nel tempo ha sofferto
occasioni presentatesi all’improvviso
trovano
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“Un medico non deve innamorarsi
dell’assistente in sala chirurgia,
si deve sentir libero d’agire
ed operare in piena
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Sulle barcacce, tra le onde,
gli occhi pieni di terrore,
sono al freddo senza nulla.
Fame e sete, per ore e ore.
Fuggon dalla devastazione
che soffre il loro paese
senza saper che forse, molti
non giungeranno a destinazione...
C’è chi lascia i
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Per te la luna
non era
che un fiore di marmo
nel cielo
e sulla terra
pochi petali
l’avrebbero sfiorata
come fanno
le lacrime
che cadono
bagnando la sabbia
in riva al fiume.
Per noi il mare
non era
che uno specchio
dove si
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Ancora annuso il freddo
dell’inverno e la neve,
mentre i colori al neon
inghiottiscono le tenebre.
All’orizzonte il sole dorme
tra cenci di luce bianca
e nel silenzio ancora mi accompagna
il gelo di un giorno d’inverno.
Conto i passi sulla strada
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Quanti fiori in quel viale tra sassi e pietre!
Non hanno profumo,
ma che colori!
...
Vi cammina ogni giorno un’eterea fanciulla,
sembra uscita da un bocciolo di rosa.
Occhi verdi come il mare,
dall’aurora si lascia baciare,
le rosee
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Labbra ferite
dal silenzio.
Il suono tagliente
della memoria
non rimargina
le caustiche piaghe
e il tempo fluisce
sino all’adempimento
della notte
lasciando rosse cicatrici
nel ventre del mattino.
Ciò che più
non è ora inesausto
non
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334104 poesie trovate. In questa pagina dal n° 7801 al n° 7860.
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Cara/o Michele Aliberti,
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