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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Gli ultimi 5 iscritti: Giangiacomo - Riccardo Bonafede - Enzo Tomasi - marco raimondi - Ray Meyers |
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Traghetto sul molo stanotte
prigioniero del tempo,
sull’acqua non si potrà
mai dimenticare.
Mano di violino ticchetta
cavalcando braccia di nuvole.
L’anima della festa è una luce stellare
tra le crepe.
Non ha senso suonare
le campane in
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| Ricordu ca era
ancora nicareddu
quannu si maritò
me zi Pepeddu.
Si pinsava a la festa,
c’era u lettu paratu,
rasoliu, cosi dunci,
tuttu era priparatu.
Me nonnu Iabico
era assà cuntenti:
finiva di maritare
i figghi finalmenti.
La cuntintizza
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| Posso essere tutto quello che vuoi
un bacio sulle labbra,
uno sulla tua fronte,
sarà quello che mi ricorderò di
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| Mi dicono che oggi
per i bimbi come me
sia un giorno speciale,
dove ogni pensiero adulto
è per noi, e ogni azione
è volta a farci felici,
eppure, io ancora sono quì
nascosto nello scantinato
riparandomi dalle bombe,
o per strada a
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Io porto l’armonia negli elementi
in ogni loro forza antagonista,
e chi col suo dominio mi conquista
trova stabilità nei cambiamenti.
Per spunto, siate discreti e prudenti
fin l’estremo; e chi quanto più resista!
Per giungere alla meta la via
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Davanti al piattino che fuma
mi costringo torpore contro gli sbuffi di nebbia
del fiato di ognuno che non sei,
ma anche
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Spesso mi domando se hai vecchi spesso sovviene
in momenti di apatia o di stanchezza pensare alle cose
come disse il poeta che potevano essere e che non sono state,
a quel sentore di rose profumate odorate e non colte perché
tante vi erano le spine, a
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Quando mi canterai
con sogni del delicato mare
scriverai il mio giorno felice
sull’infinito orizzonte
e sarai
una sorridente rosa
che recita e profuma.
Quando tu ... vero sposo
vorrai accarezzare le stelle
che guardano
al tuo splendido
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Si dilata
nella sera
la sbavatura d’un pensiero
emigrato sull’andatura mancata
d’un’orma remota d’amore.
La
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Cade a fondo tra disfatte e bugie
la delusa vita stanca
e ogni fallimento si confonde.
Come proiettili nella carne
si scaglian differenti pene
e il cuor muore colpito da una vuota stanza.
Sento quel che pensi prima che lo pensi tu
e mentre
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Noi liberi fantasmi della notte
luce senza domani
siamo il credo della vita
profili di sguardi
sull’orizzonte della pelle
dimenticate lingue di sabbia
alla mercè del mare.
Siamo tempo senza tempo
finestre di silenziosi pensieri
sopiti
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Sul mio cavallo per questo mondo erro
mutando il tutto in altro per mia azione.
Con la man scarna una gran falce afferro
per dare la fatal trasformazione.
Per tenermi lontana qual sia provi:
con i farmaci o pagando i dottori.
Non si sa se questo
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Danzano foglie al vento cadute son dal tiglio
e altre son prossime a staccarsi in questo lento
spogliarello complice dell’aria quel soffio come
malandrino che l’albero si denuda pare con una
certa ritrosia che in vari angoli del parco
e del giardino
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Ti distraevo
parlandoti spesso
senza accennare
alle note scure
del dolore
o a quei passi
affaticati
che erano in attesa
di peggiorare.
Ti mostravo
un sorriso
per non piangere
rovine di carta
o piaghe
sul cielo spento
che
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Tra cielo e terra il mare fa a cazzotti
con questa vita appesa al calendario
un pannicello usato alquanto vario
venduto la mattina in via Condotti.
Tra terra e cielo il cuore tu mi inghiotti
con tutta la miseria di un falsario
che muto non
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Ti ricorderai
delle notti e delle valli
della luna spenta
a tarda sera
quando le nuvole
piangono una pioggia
leggera di lacrime
che accarezza la terra.
Ti dimenticherai
delle parole
che feriscono la pelle
e delle stelle morte
di
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Se di più vuoi addentrarti nell’essenza
delle cose, opta di cambiar veduta;
perché su tutto quello ch’è apparenza
non c’è di fatto la realtà assoluta.
Per quanto sia aspro o dolente: non fare
e non scegliere, questo è il sacrificio
che ti è
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Fresca
gemma di Malvarosa,
sorriso che catturi
la bellezza
di un’aurora ad Haiti
e la notte
in vetta al Ruwenzori
a contare le stelle.
Onda
del mio mare in tempesta
vai sommergendo
ritornelli in esilio
conficcati
fra le rocce in
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| Giaceva nell’altare solitario
quell’oggetto dimenticato
referto d’un tempo diafano
allacciato al rito genitoriale
in
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| Sarà sicuramente un’illusione
quella che sotto gli occhi appare
telline in avanscoperta camminano sfrecciando
non è il momento lo sanno bene freddo incombe
sarà forse l’ultimo desiderio
prima che il caldo sole rifaccia la sua comparsa
non facile
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Eravamo noi,
lo siamo ancora.
Forse lo saremo,
perduti a
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Non chiedermi come ho fatto
non saprei spiegartelo,
non lo spiego nemmeno a me stessa
che mi sono persa nel cammino
di
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Ti ho incontrato chissà dove,
chissà perché.
Ed ora non restano che mille foto
da guardare in silenzio.
E non so come lasciarti andare,
perché pensarti, ogni volta,
è come sottolineare quei
ricordi che si affollano nella testa,
perché pensarti,
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E quando torno alla tua tomba
un vento d’aprile
mi accompagna
anche d’inverno,
quasi a posarsi sul mio volto
per asciugare le lacrime
che cadono
come acqua da un vaso.
Annaffiano i fiori
che hai lasciato
nella casa
lungo il mare della vita.
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Domani il cielo
sarà coperto
di nuvole grigie
e se non parlerai
il tempo passerà
fino a un nuovo
giorno di silenzio
senza parole.
Domani la notte
avrà stelle vuote
invece di sguardi
e tutto morirà
quasi lentamente
fino al
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Chi mira di elevarsi con buongusto
mai dovrebbe pensare per se stesso,
né per le cose sue, ma per il giusto;
che sia fatto da loro o chi d’appresso.
Pertanto, che ogni affar che abbia uno scopo
sui piatti della mia bilancia vada!
E chi compie
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M’aspetto
in ogni angolo buio
e con le spalle al muro
socchiudo gli occhi
respirando piano.
Al cambio di passo
mi spoglio del presente
lasciando al passato
manciate di foglie ingiallite,
ancora lo sento nelle vene
scorrere
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S’è fatta fresca l’aria,
quasi, rabbrividisco
nel mio golfino leggero.
Nell’acero vestito a festa
sembrano sorridere le rosse foglie
al luccichio del tenue raggio di sole.
Il timido ragno fa capolino tra i rami
e una lucertola se ne sta
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Io mi chiudo in me
ogni volta che all’orizzonte
si profila quel buio
che da tempo m’assilla l’anima,
e non riesco
a guardare verso l’infinito
ma mi fermo sul davanzale
di una finestra chiusa alla vita,
io provo dolore, nel tuo dolore
che non vuoi
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Estinto, esaurito, o solo stanco,
non so capir, ma pur non mi rassegno
e in disperato, solitario affanno
di suscitar imploro il suo ritorno.
E non esequie, ma funzion laicale
vorrei a far che vivo e vispo torni...
vorrei una veglia gaia in notte
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Solitario lei lo incontrò al principio della primavera
lo avvicinò lo prese per mano lo baciò gli disse t’amo,
venne l’estate spighe dorate al solleone e con ardore
un papavero gli donò dicendo come questo rosso fiore
sei il mio solo grande amore,
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Canta, cantano,
voci gentili e paradisi artificiali,
cantano odi al cuore.
Cuor ad inebriar d’amor e fantasia,
luci ad illuminar le ombre.
Cantano, e nel cielo,
uccelli a punteggiar di bianco e nero,
canta la cinciallegra.
Canta, Cantano voci di
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Cercherò di sanare il sonno a macchie
per confini lontani. Passando dal check rumino
in tasca uno scontrino stropicciato:
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Il cielo si schiarisce
annuncia del mattino
una nuova alba
canta agli uccelli in volo
tra le nuvole a sospirar
il nuovo che arriva.
Tutto arriva
nello spazio che circonda
i silenzi nella valle
a colorar l’immenso
tra i pensieri a circondare
i
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Ma dove è finita tutta questa voglia di lavorare
ha preso forse il piroscafo per espatriare
incredibile come non si debba trovare
qualcuno che possa adempiere ai suoi doveri
solo scuse e solo scuse rimbalzano
come non perdere la pazienza
lasciare
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Per protestare si gettano in mare
hanno vissuto un difficile dramma
negli occhi tristi si legge il ricordo
e l’amarezza di tante torture.
La disperazione li fa viaggiare
attraversano l’arido deserto
fuggono da conflitti fratricidi
sono trattati
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La sposa senza velo cede alla fantasia
immagina costruisce genera
l’incostante privilegio d’amare.
Oggi è il tempo di ieri
lo spazio non ha angoli
c’è troppo silenzio nel cuore
l’amore non mai un deserto.
Prendi la valigia
con le poche
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Dimmi amore
senza pronunciare mai luce
che questo cielo
si è spento
fra i respiri dei morti
e io sento
la tua nostalgia
per le nuvole stanche.
Dimmi dei sogni
che avevi
e delle stelle scure
sempre uguali
che gli anni ti
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Per certo ci saranno mutamenti.
Lo stato attuale sta per terminare
in vista di un felice arco di eventi:
siate allor pronti nell’approfittare!
Per chiunque il buon risultato è sancito,
ma la Fortuna, a parte la bontà,
sulla sua Ruota per levar
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Irriverente la sagoma del mattino
nell’alone d’un indefinito malessere
coniugato in un bizzarro menù
nell’evasione del
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È n’ommo ca se cura ‘o ciardiniello,
tutte ‘e matine, comme a vavusiello...
S’o pitta dint’a l’uocchie de’ penziere
e ogne juorno è tale e quale a jere.
S’o guarda, s’o spassea e s’accarezza
e ‘mbraccio a isso dorme p’a stracquezza.
Passione
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| Vedo del tuo bel viso una lacrima cadere
tra le ciglia, nascondere la pausa del tempo
quel tremore del vento
percuote il pensiero già freddo
d’un singhiozzo soffrendo
e spaura, quel verbo de l’esistere
quando abbracci il gelo del
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| C’è una sensazione di già visto
Cerbero non è nuovo, è un mostro
e Dante lo mette a guardia
del girone terzo nel canto sesto.
I miseri golosi sono stesi
in mezzo a fango
putrido come animali.
Urlano come cani
e strisciano come
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| Muto è il cielo quando non volano le rondini
e tristi le nuvole senza quel dolce cinguettio
più lassù ma dentro me stesso rapido volgo
muto l’animo che senz’ali
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| Disconosco le soglie invalicabili
gli stabili equilibri
le regoli infrangibili o i teoremi
che in un rapporto impediscono che si perda...
in un rapporto umano od amicale
o in più profondi approcci.
Certe regole quali:
non accettare lacci non
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| No, intelligenza non può
appoggiarsi al caso
e reputarlo vivo.
Dare per scontato
un colore preminente
una razza
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| Si illumina la mente mentre colori
sgargianti riflettono le stelle.
Una scia di respiri dolci
mi accompagnano a stilare una
bella storia. Attraverso i tuoi occhi
Inizia l’avventura, visi
la luna illumina. Fremono gli animi
che raccolgono
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| Credere di raggiungere il massimo
quando la paura fa tremare le gambe
non è certo cosa da invidiare
incertezza è quel qualcosa
che mai vorremmo avere per compagna
titubanza non conviene
essere indipendenti è frutto del nostro vivere
non
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L’altare nero
che amavi venerare
era una notte scura
con la luce della luna
a stringere le catene
di altre vite in coro
ristoro d’innocenza
negata a tutte le albe.
Il pugnale affilato
fermava i cuori
gli amori al loro inizio
e i semi di
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Quante volte ti puoi alzare
aprire il frigo
vedere la tua vita riflessa,
come uno specchio
non ti fa vedere difetti
ma semplicemente chi sei .
Mangio una carota,
il benessere della vita
si guarda dalle radici,
sradicato dalla terra
rimango
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Creo l’avvenire dai fatti passati,
mente educando con la riflessione.
Van colte le risposte d’ambo i lati
senza aver di sé alta presunzione.
Di ciò che ho appreso un’ombra trastulla
sulle tante opere che potrei fare,
ma a tutt’oggi il sapere mio è
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In contrasto ci si esprime quando
ogni quisquilia pare proprio non attecchire
volontà si neutralizzano
allorquando per non sembrare di parte
sono pronte a calpestare proprio tutto sul loro cammino
come a voler distruggere
quanto ancora emana
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Il tramonto ho veduto stasera
imprigionato in una muvola d’oro.
Ma forse era soltanto uno scherzo,
poiché subito è apparso
col suo vermiglio splendore.
Ora addomestica anche il buio
col suo vociare di ìlari bimbi.
Ma sorniona arriva la
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| Pioveva forte ed era buio
ma se rese conto che ‘a donna
nun respirava
e bisogno d’aiuto ciaveva.
Allora lui ’nbriacone
cominciò ‘a respirazione
bocca a bocca,
er massaggio cardiaco
e pe fà mejo
je levo ‘a camicetta.
Or soffiava ne ‘a
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Il silenzio ristoratore
avvolge l’infinito,
una musica parla al cuore,
l’emozione fiorisce
e spegne i pensieri.
L’anima nutre il corpo,
per dare vita al tempo
e tempo alla vita,
senza un ricordo
né un domani.
Com’è lontano
il colore, il
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Nell’oscurità
ci sono tante luci
e le sfumature del buio
sembrano un lamento
di antichi sogni
ormai perduti nel tempo
da lunghe ere
senza più ritorno.
Fra le ombre
vivono oscuri desideri
i semi di un peccato
troppo denso per fiorire
in
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Purifica il tempo
l’incenso di sepolti santuari
soffoca il dolore l’anima.
Io lontano da te
arde nel fuoco
l’attimo fuggente del tuo corpo.
Vita che te ne vai
tra le labbra ho una preghiera
portala tra gli angeli
mancano i giorni mai nati
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Ben io so delle due forze ch’hai dentro;
di quella bruta che aizza odiose furie,
più ancor dell’altra che tien l’epicentro
nella ragione e pondera le ingiurie.
La Forza spirituale è l’arma eccelsa
che ti permette d’aver sopravvento;
a mo’ di
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Conosco la bugia, i suoi misteri,
portavo a spasso l’ego mio sommesso.
L’anima nel riquadro più nascosto
a grani grossi, per fissarla bene.
Del nascituro inverno che rombava
temevo i labirinti dei suoi giorni,
fatti di freddo e di pazienza
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Ricordo un uomo dal dolce sorriso
voleva capovolgere il destino
si notava il terrore nel suo viso
era arrivato con un camioncino.
Volevi salire ma eri indeciso
perché la barca sembrava un catino
ma poi finalmente ti sei deciso
e sei salito come
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333841 poesie trovate. In questa pagina dal n° 4586 al n° 4645.
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