Visitatori in 24 ore: 4’559
176 persone sono online
1 autore online
Lettori online: 175
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’900Autori attivi: 7’473
Gli ultimi 5 iscritti: Daniele Alimonda - Gaetano J - Malena - Die - vorreichiamarmigreta
♦ Pierfrancesco Roberti | |
_ |
|
Non parlerò
di tanti ricordi
né della luna
che scivolava via
dopo una notte
di stelle uccise
da un vento
senza mai amore.
Non ricorderò
l’aria del mattino
dopo tante ombre
calde di pelle
e di silenzio
dimenticato al cielo
da tanti
leggi
|
|
|
|
Vecchio mi guardo allo specchio
ma non mi riconosco chi sei io
alla riflessa figura poi domando
questa la risposta che dal vetro
giunge altro non è che sotto
forma d’uomo ciò che si somma
mettendo assieme uno ad uno
tutti i tuoi vari tanti tanti
leggi
|
|
|
|
Tutto é arbitrario e labile:
sono punti di vista il bene e il male
dai confini invisibili
e afferrare é terribile
che la pietra angolare é proprio il dubbio.
Comprendere la vita
toglierle quell’alone di mistero
che mi dava
leggi
|
|
|
|
Quel rumore che intrattiene il giorno
non cessa di presentarsi
intaccando la pazienza
provoca un vero e proprio disagio
non sempre possiamo rimediare
solo attendere che il tutto passi
girare la testa da un’altra parte
vorrebbe dire mancanza di
leggi
|
|
|
|
E c’è una notte a spasso tra le stelle
mistiche verginelle
in questo cielo stanco di un gennaio
che piange i suoi tormenti incuriosito
caduto nel silenzio dell’attesa
su questa terra incamiciata a festa
pagine di una vita in cartapesta.
E c’è una
leggi
|
|
|
|
Ovunque volgi lo sguardo
l’orrore riappare negli occhi
di quei derelitti che a lungo
hanno fissato la morte,
causa scellerate leggi razziali.
Deportati da aguzzini
che ubbidiscono come marionette,
telecomandate da un vile codardo
che voleva
leggi
|
|
|
|
| Memorie.
Passato ancora presente
in occhi semichiusi
piangono al solo ritorno indietro
senza vita l’emozione
hanno visto crudeltà.
Corpi derisi, numeri scolpiti sulla pelle
indelebili,
ricordano il lento andare verso la fine,
un inferno di
leggi
|
|
|
|
| Ispiratrice in cielo luna sfavilla
che mi estasiava un dì cercando il fato
e cuore oggi ancor strizza ed assassina
pur senza che risplenda in sogni immani.
In me non trovò posto a dimorare,
luna meschina e trista luna infame.
sempre mi allontanò
leggi
|
|
|
|
Furono notti e giorni nella maledetta terra
ove ogni bimbo pianse fiumi di lacrime,
e pozzanghere di sangue a tappezzar la terra.
Corpi ripiegati su se stessi,
rami rinsecchiti, d’amor derubati,
fievol speranza e la morte a soffocarla.
Non si spenga
leggi
|
|
|
|
27 Gennaio
Quell’ombra che si lascia camminare
per le strade di un mondo senza nome
è un numero tatuato per disprezzo
ma è un’anima che vale nessun
leggi
|
|
|
|
Nei giorni del tempo fuggente
Alceste nella foresta prega
per gli uomini con il velo dei sensi
perché l’alba ritorni ancora
e rischiari le ultime gesta d’amore
nei giorni che sanno d’addio
gli Dei impongono il sacrificio
per tornare a vivere
leggi
|
|
|
|
Dalla terrazza di un bocciolo,
delizioso tesoro
rincorro ricordi gettati
nel pozzo dell’oblio.
Caos calmo di immagini offuscate,
sogni appesi alle stelle
leggeri come piuma.
Affronto infiniti voli,
paesaggi brulicanti
su pensieri
leggi
|
|
|
|
Ho bisogno di tempo
di un cielo d’amore
per seppellire nel regno del pianto
la tristezza di un morire innocente.
Un silenzio attraversa il mio sguardo
è il dolore che in noi alberga
qui la morte è ladra di tutti i sogni
nei campi aperti della
leggi
|
|
|
|
Quel mattino in fila
un corteo di operai
s’incamminò verso il ponte.
Non ebbero il tempo di scioperare.
I fucili puntati interruppero
le loro richieste legittime.
Costretti, salirono sul camion.
Ora con voce tremante,
ricorda quel viaggio verso
leggi
|
|
|
|
L’imposizione resa alogena
dai vagiti del tempo
sottolinea lo stridio metallico
della notte.
Avvolge la fuga del
leggi
|
|
|
|
Treni piombati ammassate dolenti
il terrore negli occhi tristi misere
figure poi nudità offerte a biechi
sorrisi povere mani in cerca
invano del velo del pudore vince
dell’aguzzino la violenta frusta
sì figure dolenti nudità che più
vedranno il
leggi
|
|
|
|
Non facile entrare nel cuore di chi più non c’è
qualsiasi cosa si appanna
niente ha valore di quanto circonda
tutto diventa inutile
aria colori desideri
nulla ha un significato
solo ingiustizia si fa spazio
vessillo da non sventolare
onde non
leggi
|
|
|
|
Come lingue di fuoco
ultimi raggi
di questo dì
furtivi filtrano
squarciano il cielo
tra nubi cerulee
e, al di sopra
azzurro infinito
e, al di sotto
dipinto di scuro.
Possenti motori
sull’ala
ruggenti
rombanti
saettano
sfrecciano.
Chissà
leggi
|
|
|
|
Questa notte sognami
arriverò nelle tue emozioni,
entrerò dolcemente
fra la pelle e il cuore.
e ciò che di più autentico
leggi
| |
|
|
Se tu fossi un paesaggio
saresti un orizzonte di luce
che tutto illumina
e rende piena di grazia
ogni cosa su cui si riflette.
Le foglie si lascerebbero cambiar colore
come lo fanno i pensieri miei
appena ti ho accanto.
Persino le nuvole
non
leggi
|
|
|
|
Braccia alate, occhi spalancati
come quelli di un elefante,
lucida follia, senza paura
corro intorno, colline infinite,
silenzio assordante,
castelli in cielo
veloci come il vento.
Meravigliata dall’attimo infinito,
ti porto con me
tra città
leggi
|
|
|
|
Non esiste un’epica della vita
Semplicemente feroce,
leggi
|
|
|
Amara |
27/01/2023 02:10| 460 |
|
Non ci saranno
altre sere
in cui perdersi
e le ultime ombre
sono già qui
con il loro gelo
nero come il cielo
delle lunghe notti.
Non vivremo
abbastanza lune
per amare ancora
e conoscere
altri luoghi
dove questo buio
è già
leggi
|
|
|
|
| Dei drappi rossi sotto il plenilunio
come Abat- jour a illuminare il cielo
ad impastare l’anima col fuoco
nel regno etereo di cenere e menzogna.
E c’era un Dio in ogni sguardo perso
in ogni passo incerto verso il buio
ma non sfamava il pianto della
leggi
|
|
|
|
| Mi aspettano le sere
appena otre i tramonti estivi,
e sono lunghe e sono vere,
là sul verde colle
della stella Boara,
la stella di mio nonno
che sempre con i suoi buoi,
uno estasiato arrivava
e l’altra puntuale se ne andava.
Ora io cerco in
leggi
|
|
|
|
Pelle di memoria ormai senza identità che vaga
come anima in pena senza alcuna conformità,
pelle di memoria che mai dimenticherà una ormai lontana
dignità
Vesti imputridite che insozzano anime candide e mal
nutrite, alla ricerca di un volto
leggi
| |
|
|
|
Quando si indeboliscono i raggi del sole
e cala la sera con quel suo primo oscurarsi
delle cose e pian piano a spegnersi cominciano
i rumori per poi finire da noi lontano e lasciare
che tutto attorno a noi domini il silenzio
non dovremmo sprecare un
leggi
| |
|
|
|
| Il giorno partiva dalla fine.
Fumava di nebbia e freddo:
e si spartiva il pane
e si spediva un viaggio.
- Il treno sapeva.
Davanti
la notte ebbe solo trame parallele
di luci deserte
E i domani furono voci
voci e campi d’ossa
da
leggi
|
|
|
|
|
| Basta una carezza del vento
per sentirmi vivo
fino ad essere nella tua vita
in quel pensarti di malinconia
tra le distanze che separano
gli sguardi che agitano il cuore
tra i respiri che parlano d’amore.
Quante volte ti penso
per ritornare
leggi
|
|
|
|
| Scoprire in un battito d’ali il vero senso della vita
sarebbe come voler rinunciare a vivere
cosa del tutto inconcepibile quando
basta guardarsi attorno per comprendere
tutto il bene che viene elargito
pensieri che dovrebbero soffermarsi
onde poi
leggi
|
|
|
|
Ho solo
posto le labbra
sulle tue
e la notte ha voluto
svanire subito
in un fiato di vento
che ha ucciso
le tue ali di nuvola.
Ho soltanto
sfiorato le gote
e la falce di luna
ha tagliato i fili
di questo mondo
nel buio profondo
di un
leggi
|
|
|
|
| Ricordu ca quann’era nicareddru
nni lu quarteri unni abitava
n’addrivigliamu tanticchia turbatati
pirchì tanti mafiusi foru arristati.
Non s’ascutava lu solitu vuciari
e nuddru si sintia parlari.
C’era n’atmosfera un pocu strana
ca durò tutta la
leggi
|
|
|
|
| Un giorno ti racconterò
di come io sogno l’amore,
ti dirò di questo mio sentimento
un libro a cuore aperto.
Ti
leggi
| |
|
|
| Il vin dël cheur, a l’é com un ruscel
Ch’a scor dëdlà dla montagna
A l’é la vita, ch’a sgorga da dentro
E ch’a fà vibra ‘l cheur, coma na canson
A l’é càud, com un abraz
E frësch, com una breva d’està
A l’é colur dël sol, ch’a surtiss dal
leggi
|
|
|
|
| Il mio tempo terreno credevo fosse appagato,
prima d’un evento fortemente voluto.
M’apriva alla luce d’un amore infinito
e custodiva, per me, le piccole cose,
che fanno grande la vita d’un uomo.
Gioivo, convinto d’esser completo
ed ignaro che
leggi
|
|
|
|
| Mormora il vento tra i fili spinati
quasi carezzando quei resti
- e nevica.
Rimbombano i passi
sulla terra gelata,
- e sembra voglia sfuggire dal petto
il cuore trafitto d’angoscia.
Sul cancello, - come bocca assassina –
forgiata a rovescio nel
leggi
|
|
|
|
Vulesse scancella’ sta sciorta nera
cu chesta mana janca ancora ‘ntatta
ma ‘a vita c’o passato nun fa ‘a jatta
e t’addeventa na scarrafunera.
Vulesse fa’ ‘o patrone ‘e chistu munno
facennelo piatuso e assaie capace
’e da’ a sta ggente ‘nsuonno...
leggi
|
|
|
|
Lo sento,
questo desiderio sfrenato,
riaffiora come lama calda
sulla carne pazza di te.
L’assaporo,
questa sete d’amore,
disseta la mia arida pelle
al contatto delle tue labbra.
Lo respiro,
quest’ardore incontenibile,
sbatte come foglia
leggi
|
|
|
|
In quell’angolo del giardino negli anni
fiorivano le primule oggi fine di gennaio
dormono sonnolente sotto terra le sveglierà
più avanti il
leggi
|
|
|
|
Una notte rubai una stella,
l’ho rubata col silenzio, con palpitazione
il buio attorniava le mie emozioni...
avevo rubato la più bella.
I colori del cuore si sommavano
ai colori delle parole
mentre ammiravo la luna
che sorniona ammiccava con
leggi
|
|
|
|
Certezza
non potrà mai prendere il posto di quel bene
che nel tempo ha voluto e dovuto mimetizzarsi
onde non creare disparità quanto mai inaccettabili
in un convivere idoneo al momento
ove trovarsi sempre all’erta
per qualsiasi cosa dovesse
leggi
|
|
|
|
È il rintocco di mille carezze
un silenzio abbandonato
da anni in catene sulle cose
che scivolano via lentamente.
È un dubbio sotto la pelle
che invecchia mentre il tempo
lascia i suoi segni ovunque
nel cielo e nelle albe del mondo.
È il
leggi
|
|
|
|
lanciano arcobaleni i tuoi occhi
frecce che attraversano il cielo
come il mare il tuo corpo
disegna musica nel foglio del silenzio
come il vento che porta via le nuvole
nudi i pensieri
colgo un respiro il tuo
come un fiore appena nato
tra le dita
leggi
|
|
|
|
| Partorisce
dentro una patina ambigua
quel sesto senso
nei dintorni dell’intuizione.
Ne rafforza il corpo
delineato
in
leggi
|
|
|
|
| Un attimo guardo un albero in giardino
un soffio di vento taglia l’aria poi ecco
di un ramo ne nasce un dondolio lì
un vibrare
leggi
|
|
|
|
Le vittime d’una legge razziale
camminano lenti, col capo chino
sembrano avvolti dentro una spirale
sono tormentati da un aguzzino.
Quando domina la forza del male
l’uomo si trasforma in un manichino
per ubbidire a un ordine maniacale
e far
leggi
|
|
|
|
Al cor protesa avea la mano,
nel mentre, disgiunta d’esso,
al di Lui cospetto, la discostava.
Mesto, s’ebbe a ridestar,
dall’antico
leggi
|
|
|
|
Tanti e poi tanti ne sono passati da quel dì
un ricordo che ha fatto crescere
non cessa di ringraziare
e quelle mani le cui dita hanno accarezzato
onde allontanare tristezze di bimba ritornano sovente
forte la loro tenuta quando carte
leggi
|
|
|
|
Silenzio intorno
pensieri che mi avvolgono
stringendomi la gola e
cerco di restare a galla
senza quel respiro che soffoca
parole senza note.
Frugo tra le vecchie cose,
foto ingiallite e canzoni graffiate
che mi riportano indietro nel tempo
leggi
|
|
|
|
Non ci siamo
mai detti addio
se non negli sguardi
e nelle parole
mai pronunciate
nella tenebra
quando la luna
trema di luce
e d’ombra silente.
Non ci siamo
mai detti amore
né altre dolci bugie
che la sera usa
per ingannare
la notte e
leggi
|
|
|
|
Accendi un fuoco un altro e un altro ancora
sopra l’altare della intumescenza
e a quanto pare non puoi farne senza
bruciando la tua fiamma come allora
non dentro il petto ma su un foglio bianco
con un lamento unico mai stanco.
Ti guardi intorno ma
leggi
|
|
|
|
Mi sei gradita luce di gennaio
che procedi spedita dalle tenebre
schiarendo giorni di rosei tramonti
coralli al collo
leggi
| |
|
|
| Ti racconto le pene che ho patito,
ti racconto la fame e la paura,
gli abusi e umiliazioni che ho subito,
imprigionato nel campo di morte
e di tortura.
Trattati come animali in gabbia,
ammucchiati in un lurido vagone.
non si provava più nemmeno
leggi
|
|
|
|
| Oggi se ne è perso il senso suoni dimenticati
ma un tempo l’orologio dei poveri altro non era
che la campana non solo dettava atti momenti
e richiami tempi di funzioni religiose o quel
rintocco che accompagnava ed accompagna
ancora di un anima il
leggi
|
|
|
|
| La mia luce s’è affiochita,
e non avrei voluto,
infine son cambiato,
senza a fondo aver vissuto.
Ho accantonato sogni,
gli obiettivi li ho perduti,
ho cercato ispirazione,
anche in posti sconosciuti.
Mi allontano dalla gente,
cerco un luogo
leggi
|
|
|
|
| Da quella maschera del continuo presenziar di bugie
affiora il mero dettaglio del scuro intento
e il color vero della stoffa del tradimento.
Si svuota il cuor di tutta l’essenza
per via di quel rettilario di balle e ire
che esplica una manovrata
leggi
|
|
|
|
| Sensazione strana nel rileggere vecchie poesie
verrebbe voglia di gettare il tutto
se riflessioni non giungessero in aiuto
perché mai agire così
si sa la vita cambia
per età o per situazioni
dobbiamo adattarci
non critichiamo
l’operato della
leggi
|
|
|
|
| Me ricordo, co’ lo Professore,
quanno ‘nnassimo a beve li’ a Sa’ Rocco,
se ‘n stevi attento te veniva ‘n blocco
da cure de prescia dar dottore.
Da lui de cose ne ho ‘mparate ’n sacco,
a legge lo giornale a mezzodì,
li libbri de Lenin, de Ho Ci
leggi
|
|
|
|
|
334073 poesie trovate. In questa pagina dal n° 4141 al n° 4200.
|
|
Cara/o Poeta Mario Arena,
questa poesia non viene visualizzata perchè l'hai messa nel cestino.
Se vuoi renderla di nuovo visibile la devi togliere dal cestino nella pagina di modifica.
Questo avviso appare solamente a te.