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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Gli ultimi 5 iscritti: Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese - Maria Grazia Cavini |
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Al big bang sono seguiti piccoli passi
e passi più lunghi della gamba
cervellotici progetti e disegni
d’ordinaria follia
Uno scambio reciproco di colpe:
umane abilità- cattiva sorte
l’uso spietato dell’ingegno
l’Uomo contro la Natura e i propri
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nun te so di
dov’è co messo er core
io ieri ce l’avevo in mezzo ar petto
mo nun lo trovo più
forse l’ho perso
...ma che stai a di
tu scherzi o tu sei fora
er core nun se perde
e n’se ritrova
er core nun se move
e batte forte
e quando che se
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Venir gettato in un mondo da decifrare;
conoscere, per quel che si può;
sognare, ma mai al punto
da far venire il mal di
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Temo il silenzio
più d’una tempesta.
Mareggiata ingoia pensieri,
granelli alla
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Non è più come n’à vorta,
l’età sua ce l’ha,
ce tiene a la bellezza,
è curata,
ben pettinata,
en po’ truccata,
moderna sportiva.
La scopa l’ha buttata,
è arrivata c’ò er jet privato,
er Toy Boy biondo, scanzonato,
l’ha incaricato,
de portà li
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Non so chi sono
Ho solo una faccia
Mille tentacoli
Niente miracoli
Mia madre mi ha detto
(era il tempo dei viventi)
che
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Dal cuor espande una preghiera
in maestosa congiunzione d’atmosfera,
un sol coro a ciel sereno.
Manto azzurro della Madonna,
soffi di vento ad armonizzare amore e pace.
Effigie e meritevole preghiera al
crepuscolar della sera in virtual
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E salgo
mentre mezzo mondo scende
su queste scale
nano da affrontare
come l’Ulisse
eroe del vecchio mare
contro il destino
contro le tempeste
tra Scilla e il mostro
con le sette teste.
E affronto il tempo
la disperazione
la voglia matta
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E tremi
fra un mio bacio e l’altro,
così mi rubi carezze
che senza guanti
io lentamente ti dono.
Non ci sono
le stelle e nemmeno la luna,
solo l’azzurro lassù
che si specchia nei tuoi occhi
e mi fa impazzire di gioia.
Lascio per
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Fa sempre e ancor più freddo in questo muto
inverno, quando al cader del meriggio,
famelica la sera i bui
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Nel freddo di questo mattino
pensieri intrisi di commozione
fanno le fusa al vento
e al rumore del mare
Guardo le
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| Il suo esistere
genera stupore,
per come un io precario
sappia comporre
sconvolgente metafisica sinfonia.
Anima affranta,
s’inchina fiduciosa
su sbiadite parole
a volergli ridare fantasia, vita.
E rivive,
nel segno di perduti amori,
a
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| Gatton, gattoni
esploriamo la vita con grandi occhi,
colmi di meraviglia anche nel cuore.
Pian, piano
senza fretta coloriamo di gioia
la vita
Ancor fanciulli
fra le braccia di nostro padre
affrontiamo l’intricate foreste del mondo.
Testa alta,
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| E’ freddo.
Il vento è fermo.
Si dissolve ogni parentesi
alla fine d’un giorno.
- A restituire un sogno
non si è mai
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| e,
girovago fra luminarie ancora accese
in questa sera d’inverno senza fine,
si gela fuori anche i gatti vanno via,
la gente poi frettolosa rincasa furtiva,
silenzio intorno solo qualche tram va,
la luna sorride a me che la guardo lassù, e
non
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Sole Luna, luna e sole
la luce che rimbalza a illuminare
immobili nel vuoto, distanti ma non troppo
se si avvicinassero, si potrebbero consumare, ma non succede
si regalano sguardi e poesia nel silenzio della notte
una esiste per l’altro, l’altro
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Resto qui
a raccontarti il giorno
a darti il tempo del mio tempo
a splendere nel tuo cuore
e a credere nel buio e nella luce.
Resto qui serena al tuo fianco
a vivere gli attimi di ogni tenerezza.
Resto nel tuo mondo
cercando il riflesso del
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Arida terra, frammenti di tempo
sabbia lambita dal rovente sole,
mattoni di fango a coprire lo sguardo
nudi di tutto, deserti del cuore
nascosti all’aria acre della guerra
tra i lamenti d’un sorriso smarrito.
Fiumi di sangue imbrattano le
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Cade manna
dal cielo
si posa
soffice neve,
dove regna
odio e dolore
fiorisce d’amore
il cuore
Raggio d’eterno bagliore
la scioglie
in verde smeraldo.
Spunta l’aurora,
festosi rami imbiancati
al vento, sventolano
la gloria ai
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Avviene sottoterra il processo dell’acqua.
Sembra una cosa seria il proposito
“Anno nuovo, vita nuova”
ma le vacanze finiscono
i bisogni si moltiplicano.
Il caos dei mille impegni ha un vestito
nuovo e antico.
Mi precede lo sguardo e dopo
arriva
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Con questo moderno grasso consumismo
non solo delle Feste alquanto si perde
del religioso sentimento ma anche vien
meno quel potere evocativo del regalo
oggi la Befana raddoppia i regali
di Natale e spesso di questi più costosi
un tempo già magri i
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E ancora non è finita questa giornata
giuro che sarebbe stato meglio morire
e invece ho continuato a camminare
come un deficiente a sparare cazzate
facendo finta di vivere, sorridere, respirare
ad annaspare nella mia e nella vostra merda.
Sono
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Avanzo nella nebbia
nemica del dimane
e la mia voce trebbia
il tempo che rimane.
Un passo avanti o indietro
non resta che tentare
e come il vecchio pietro
il falso puoi giurare.
Non conto i passi al tempo il mio tiranno
un vecchio sia
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| Anima spudorata e sopraffina,
tratteggiata, giaceva confusa
nel sussiego della faccia tosta.
A piccoli ombrosi passi,
lampada spenta tra i vestiti,
adescò sapienti e accese fuochi...
Scampò dalla zittita notte
e appagò le sudate maschere
nei
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| Api da fiori attratti
non api nelle scelte
di tutto ciò che non disseta
aria indispensabile
non aria a variata
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Cristallini gli occhi si perdono
tra lo splendore di bianco velato,
si dipanano i sensi
rilassati da un magico candore.
Una fiammella di ricordi tempra l’anima
ogni alito di gelido vento soffia
tra le foglie diventate di cristallo.
Battito dopo
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| Un petalo alla volta
è la mia margherita
lo specchio della vita
e ancora non è colta.
Un petalo al mattino
col sole o tra le nubi
col tempo che mi rubi
fattori del destino.
Un petalo alla sera
all’ombra del mio giorno
potendo far
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| C’è un treno fermo su un binario morto!
E’ il treno che contiene i desideri
ed era addetto a un cèlere trasporto,
ma resta fisso dentro ai miei pensieri!
Le magiche illusioni della mente,
o prima o poi, cedono al trapasso
e restano nel cuore,
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| Riprendemmo il cammino
fra la neve e nel paesaggio silenzioso,
riprendemmo quell’ itinerario
pieni di speranze, sicuri
di
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| Ad occhi aperti
Per te
scriverei
versi di fuoco
se ferissi speranze...
Ma appartieni al tempo
e corri veloce
verso lidi incalpestabili...
Posso immaginarti
ma non sfiorarti
con le mie labbra
assetate di te...
Allora
diventi sogno
e mi
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| Ognuno trova un posto
Per ripararsi dai propri inverni
Per scappare dai propri inferni
Con rabbia e con amore
Nella
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| Cade la neve
e tutto intorno tace
e per le strade
non c’è anima viva,
si sente un vento
di odor di brace
e un gatto nero
che saltella e schiva.
Il cielo è grigio
e tutto è imbiancato
e anche gli uccelli
sono infreddoliti,
non si senton
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Non c’è più niente
che abbia colori
in questo mondo malato
di riflessi acidi
La strada è in bianco e nero
e la fotografia
è stata scattata ieri
quando il sole era vivo
Ma non c’erano nuvole
a coprire l’orizzonte
solo un po’ di nostalgia
a
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Chissà quanti giorni ci restano
per sorridere,
coi tempi d’oggi pare difficile
eppure v’assicuro a me basta
un socchiudere d’occhi e torno subito a sorridere,
no, no non è un principio di demenza senile
semplicemente appena mi pesa pensare,
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Masticu spiranzi e disideri
e chiddu ca m’aggiuva u sentu
’ntà na parola da me vuci
mentri si posa u pulvirazzu c’a sira faci.
Pari n’ancilu stu jornu ca si apri
e i tò vrazza carunu
come l’occhi toi
s’aprunu e s’arruvigghianu
sentu ‘ntà
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Ti faccio entrare in me
perché lo voglio io,
per quella sensazione che provo,
ogni volta che guardo i tuoi occhi,
ogni volta che bacio le tue labbra,
ogni volta che le tue mani carezzano la mia pelle,
ogni volta che mi parli
e nella tua voce mi
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Non li contare i passi!
O molti o pochi o tanti o indefiniti
precedono il traguardo assai spediti
senza tornare senza tentennare
seguiti inversamente dal tuo osare.
Non calcolare i passi!
O lunghi o corti o lenti o frettolosi
sono i compagni
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L’adesso s’inversa d’ogni buona novella,
mentre s’alluna il gelo tra piume d’aliti
luminescenze tra i rami e palpebre sulle colline,
l’eco del mio "presto è mattino" s’eleva
e in Te indugia
ché io so la Tua radianza
a sciogliere i miei
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Lia |
04/01/2019 21:11 | 908 |
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| Difficile capire quale direzione prenderà,
lo stormo degli uccelli in fuga dal gelo
le loro pazze evoluzioni come un telo,
riportano alla mente quella incapacità
di chi è afflitto più dalla celata ipocrisia,
che non da spinte di presunta
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| Unique clarté,
noble lanterne.
Guide mes pas,
unis nos âmes,
inscris mes chakras
dans cette eau vive,
éperdue de lumière.
L’horloge tourne
au rythme du bonheur;
noyant tout regret,
tapis dans l’ombre.
En ce jour béni,
rune blanche,
ne
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| E’ nuovamente l’alba!
Penso al tempo che ci è sfuggito
al canto che poteva essere nostro
alla maestosità della luce
sprecata sui volti
al fuoco che ha smesso di ardere.
Rievoco i passi nelle stanze
ed il dolore mi strazia
nella vana attesa del
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| Contadino nel regno dei belli
e bugiardi,
ai quali tendo
perché tanti giorni
mi è toccato mentire.
Ma non avendo viso scarno
o labbra carnose,
poco rimane delle mie velleità.
Risulto più bugiardo quindi,
e cambio rotta.
Con una barca
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| Vento che soffi
e raccogli i detriti.
Vento che mesci
le onde e gli spruzzi.
Vento che raduni
sospiri assopiti.
Vento che accarezzi
l’orizzonte sul mare.
Vento che intessi
lo spazio ed il tempo.
Vento che solchi
ogni frammento.
Vento
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| Mi risana
la tua lealtà
mi ripara
Balsamo
di cui mai
riuscirò a farmi degna
Lenisce
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hy ju |
04/01/2019 19:59| 632 |
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| Ora me ne sto in silenzio
e fisso il mio diploma al muro
mentre mi bevo un po’ d’assenzio
e do le spalle al mio futuro...
chiudo gli occhi e prendo fiato
ed assaporo un altro sorso,
poi ripenso al mio passato
alla strada che ho
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L’amore è strada
che percorrerai
con nebbia o sole
e ogni sconfitta,
cenere
di cose viste
che tutto trita
vagando nei prati
dei sogni;
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N’à vipera strisciante,
se nasconne sotto er sasso silenziosa,
aspetta er momento bono,
de uscì da er nascondijio.
La preda s’avvicina,
non sospetta,
c’ò er salto,
sarta ar collo.
Ha l’occhi rossi de foco,
la bocca spalancata,
li denti
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(Il volo fantastico)
Andremo via noi con tremilatrecento
e non potranno fingere di non vedere il vuoto
I loro passi risucchiati dalla voragine
il cielo un buco nero. Noi bighellonando tra i pianeti
rideremo di stupide ostilità umane
In voli
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Il povero pastore Seleno
restò sveglio tutta la notte
per amor della sua Argira
ripercorrendo tutto il cammino
ma si alzò presto al mattino
con un palmo nella mano
e una scabrosa impronta
sull’ossuta fronte
che gli fece vedere il verso
così
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Piove il cielo
lacrime di purezza
fiocchi leggeri,
a sollevare il cuore d’allegrezza
stupore,
fra spazi aperti di
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Ipogea la tua muta ragione
scopre il mio amore
che non è più tra le mie mani
ma
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Porterò con me i sorrisi
del tempo appena trascorso
questo inizio di gennaio
si ripeterà nei secoli
un nuovo cambio d’abito
sfarzoso all’occorrenza o
serio per coerenza e di
quelle immagini sbiadite
dei ricordi impolverati
resteranno parole
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Annaspo dietro questi prodotti
e, giorno dopo giorno,
arrivo sempre stanco a letto,
sudato a lavoro.
Sono morto da
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Rendo ciò che non ho preso.
Non mi dona più
come d’estate.
Le vecchie doti
si sciolgono
con le reti nel fiume.
La
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Hai chiesto quale fosse il colore mio preferito
senza avere alcuna esitazione,
fin da bambina nel cuore per la vita
si
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Per il mattin del verno abbuia il cuore
i miei defunti Sogni... or fuggevoli chiome
della sepolta Notte... E mi
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Desidero l’amore
lasciarmi soggiogare
dal fumo dell’incenso
l’incessante fiamma.
Desidero l’amore
accecante passione
che intreccia le mie vene
e perdo la ragione.
Desidero l’amore
conturbante attimo
che trasforma il corpo
in anestetico
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Vado
tra intense folate di vento gelido
che prendono per intero
l’estensione del mio pensare
ubriaco di passi
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Ti sogno ancora, ambito amore,
nei miei ricordi ancor vagate;
sublime il tempo che eravate
frà le mie rose il più bel fiore;
Nel mio penser le tue dimore,
nell’alma mia ancor danzate;
ed ogni volta che tornate
risento i passi dentro al cuore;
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Non sei soltanto
un nome
ma un pensiero
che accende notti
melodie di sogni
una poesia dell’anima
ed un sole
che
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334430 poesie trovate. In questa pagina dal n° 29821 al n° 29880.
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