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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’259Autori attivi: 7’476
Gli ultimi 5 iscritti: Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese - Maria Grazia Cavini - Alessandro di Biasio |
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Ci siamo perduti.
Rapiti dalla paura
e dai colori sbiaditi
che ci inghiottiscono nel buio dell’inverno che ci porta via.
Lontani,
divisi da un cerchio di luce
che non ci ha coniugati: io vado, tu vai, noi non saremo mai.
Il freddo mi penetra le
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Spazio immenso sconosciuto
parole senza una visione
solo una impressione
che fa battere il cuore
Aspettative inconcludenti
altalena di sentimenti
che terminano ogni notte
con un saluto sempre uguale.
Ma che senza quello
la vita non
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Giornate di freddo intenso
che regalano assordanti silenzi
e persistenti solitudini
alla mente e pure al cuore
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Nell’emiciclo parlamentare
il divino commediante
prende posto per votare
una legge interessante.
Non ha giusta collocazione
nè color da mostrare
con il vento lui si sposta
per ordire e tramare.
Son promesse convincenti,
già pinocchio le
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Che vergogna,
non aver casa se non quei pochi stracci messi male.
Che vergogna, passare al fianco
e non aver altro
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Si siede la sera
vicino al mio cancello,
io ben vestito e alto
guardo lontano,
da là arrivi tu,
bella più bella
del tramonto
che mi rapisce,
mentre tu mi vuoi
a braccia aperte.
Non aspetto le stelle,
né cerco il vento o la luna,
amo il tuo
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Scrivere poesia
è stringere dolcemente
il cuore tra le mani
è tradurne ogni sospiro
è dipingere emozioni
nel respiro dell’anima ...
è volare su un verde prato
far sbocciare fiori sconosciuti
e come delicata farfalla
intingere dolcemente la
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| Nel freddo immobile
una vena arrossata si conficca
come l’occhio selvatico del tempo
da stanze senza porte.
Lampo
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| ci stai ancora bene nel tuo soma
malgrado la spada di damocle degli anni
spiace un giorno
lasciare i cari libri e
l’ "abitudine" alla scrittura
ma nella tua continuità
la mente espansa
avrà infiniti collegamenti e
sarai tu il motore di
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L’origine dei pensieri,
quando pensi all’alba
ed è ancora profonda
la notte, e il cuore
sa che sta cercando
ma non sa ancora cosa
e non sa ancora il nome
ma sa che sta cercando
e anche il silenzio
ha una sua voce
solo che la nasconde
nel
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| Contro l’appannato specchio
splendide promesse cadono,
svelano timido perduto sogno.
Scopre romantico volo
nelle radici del passato...
Era assolo fanciullesco.
Chiassose all’orecchio
vengono sconclusionate
a farsi riconoscere,
convulse
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| Il tessuto della realtà
a volte si sposta per un attimo
lasciando intravvedere
ciò che sulla linea del tempo
avverrà per alcuni con sgomento
e per altri con serena gioia.
Suggestive immagini s’affacciano
a chi del chiaroveggente,
oltre la
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Che vuoi che io ti dica?
Che ho un buco nelle vene?
Sarà come tu credi
ma il niente mi contiene
e il vuoto mio sta in piedi
mentre le tue parole
son cenci da mercato
perciò mio caro bene
il cuore ti ho uccellato!
Che vuoi che io ti
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La verecondia alberga pria nel Prince;
ella Lo ispira nell’omaggio, in via;
Egli è si, il Sommo, ed ella, da Lui,
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Flebile gelo d’un giorno d’inverno
lama sottile che indomita incede
sovverte decisa armoniosa letizia
estingue sorrisi che
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Immagina il giorno
senza un’alba che lo faccia illuminare
immagina il mare
senza un orizzonte che lo possa cullare
immagina una notte
senza stelle come sogni da contare
immagina una madre
senza un figlio da abbracciare
immagina un fiore
che ha
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Midesa |
08/01/2019 08:28 | 1363 |
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Ogni giorno continua nel tempo
il suo movimento la spirale
della vita registrando precisa
su un nastro nero imperituro
gli atti le azioni gli stati
d’animo financo le emozioni
del viver nostro, bello sarebbe
poter invertir della spirale
il moto
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Ti battezzo al suono della luce
mia eclissi sulla linea del tempo
e ti congedo per troppo silenzio,
per troppo umore di ricordi ti inchiodo
al cuore un brillìo
lontano, accecante:
siamo apparsi così, tagliati in due
medesime ombre
ancora
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Non so come ti chiami,
ma so che sei la donna
più bella e più divina
di tutto l’universo.
Due occhi così belli
nessuno li possiede,
i tuoi capelli biondi
abbaglian più del sole.
La bocca sembra un fiore,
un fiore immacolato,
che s’apre a
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(notte inquieta)
Toccavo estasi
in quegli attimi di luce,
tenevo per le mani il tempo
e lo incatenavo a speranze...
Troppo breve
una notte di sogno,
quando sguardi
cercavano parole non dette
in cuori accesi...
E il mio delirio
non aveva
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Litigo davanti allo specchio
lei in un momento d’ira incendia anche i pensieri
io immagino d’esser sorda e cieca
ridimensiono il mio vocabolario
ampliando immagini.
Lei spazientita punta sulle parole
tutto l’opposto delle sue turbolenze
io
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| "Io lo guardo il sole,
gli parlo, lo sento...
lui mi riscalda e mi carezza.
Parlo col mare,
lui mi abbraccia
e mi culla col suo canto.
La mia anima parla alla tua
le mie parole rimbalzano,
ritornano qui timide,
dove tu vivi
nel silenzio
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Si chiude il sipario e le luci riprendono vita
lo spettacolo anche quest’anno è finito
chissà poi a cosa sarà servito...
il pubblico abbandona il teatro
mentre gli attori in silenzio
e a capo chino, lasciano la scena
senza aver fatto
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E questa terra stava
con i suoi monti di pietra muti
e quella pioggia che insistente scivolava.
Il vento non dava tregua di giorno
un fiore ... bianco
la tremula acqua d’un rigagnolo
ed una fila d’alberi sotto un pallido sole.
E di notte
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Non ha più tocchi
il campanile del mare
nè scie luccicanti
il guardiano del faro
gemono corde d’onde
come violino stringato
dall’indifferenza.
Tra un vagito e un rantolo
si spengono le vite
senza carezza di Nettuno
nè dai figli di
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Il vicino di casa
mi guarda come se conoscesse
il nostro segreto di seta
ed io cerco
Di appartenere ad un altro tempo
più lontano
dei sogni di cartapesta
che affollano la mia strada
Anche le luci delle scale
si spengono al mio passaggio
ed
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Nuvole,
inseguirsi di frammenti
di necessario vivere,
quasi grido e a volte stalattiti dell’anima.
Incontrami e dammi
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Sarebbe bello chiacchierare insieme
sotto i raggi di questo splendido sole.
Parlare del più e del meno.
Sommessamente.
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Bianca, come un velo di sposa
che scorre su prati argentati.
Bianca, come panna montata
che scivola dai muretti di
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| Po’ venì a tutte l’ore,
che buggera,
er dolore.
Me gira la copoccia,
comme n’à trottola,
ho l’ossa rotte,
me sa che mè venuta l’influènza,
la terzana è arrivata a trentanove,
c’ò sto focone,
su er corpo mio ce posso coce l’ova.
Poi me viè da
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| Er tempo è come l’onna su la riva
che batte er littorale e lo consuma:
quello che è paja, prima era ‘na spiga:
gnisuno
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| Si può fare.
Si può prendere il dolore
- quando è tanto -
e trasformarlo persino in canto.
L’ho visto fare.
L’ho visto prendere, urlante,
con entrambe le mani
e stringere talmente forte
da divenire diamante.
Diamante che luccica
ad occhi
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| Volo all’indietro
d’un
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Quando chiudo gli occhi ai ricordi
riguardo i nostri sogni
a te che sorrisi più non hai.
Quando chiudo gli occhi, è l’ora che più mi manchi
e l’ora che vorrei essere accanto a te
essere al posto del cuscino
invece sono in sentieri senza
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| Accarezzo l’idea
che mi proietta a te
vivida aurora d’inverno;
aridità
nel pendio del tuo viso
occhi di Terebinto
e sorriso
di fior di melograno
contorni di luce
e occhiata
oltre i suoi ruderi
fenditure
di mille
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| Questa notte, Luce, ti ho sognata.
Danzavi sull’erba coi tuoi piedi nudi.
Negli occhi il riflesso dei peschi in fiore,
i
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| Mi lacera la tua indifferenza:
dimentica quei tuoi falsi amici,
ché mi manchi, manca la tua essenza
e manca l’esser insieme, felici:
mi fa gioir la tua sola presenza,
che risana sul cuor le cicatrici.
Anche il sole nota la tua assenza:
si cela
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| Ad ogni uomo tocca,
prima o poi,
un viaggio su una strada innevata
che resiste al sole.
Da sempre, negli angoli
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| Sintonizzata nel virtuale,
Adesso torni d’oltretomba.
Vieni a scrivere un capitolo
E da me cerchi venia.
Ma perché torni da me?
E’ il karma la tua pecca?
Or scandisci in dolcezze,
Ricordi del passato.
Sei stata una fenice,
A far credere
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E risento il flusso della vita
ritracciare un cammino.
Un nuovo slancio,
un passo avanti verso la luce
che allontana l’oblio.
Speranze attese
viaggiano oltre il tempo, s’impregnano di cielo
e spoglia il vento, l’anima da ogni velo.
Un nuovo
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| Nasce nuova giornata di pensieri vivaci
cala dal roseo avvio celeste,
viaggia nel notturno riposo delle braci
schiera già in chiara veste
di felici moti posati sulla porta a vetri
della vecchia serra
nell’incanto di un roseto potato .
In tempo
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| Voglio bere
il vino dell’amore
in questa notte di dolore
il sudore
non mi abbandona mai
ed il cuore trema
lascio
le lenzuola mie bagnate
ed infangate ho le scarpe
al cielo grido,
solo il mio suono sento
che si perde fra le
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| Quando verranno le sante vergini sulla spiaggia
offri loro da bere
offri loro da bere
Quando verranno le vestale sulla
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| Seducevo aria
che inspiravo ignara
- prima di trovare
altra occupazione in terra -
spensierato
un invito nel cortile
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Passan ore funeste e giorni a
correr fra nuvole e tralciar il cielo,
gocce di pioggia ad annaffiar erba e
anima intrisa di dolore
or lieve, or pietra a divenir peso di vita.
Involucro di verde a tappezzar occhi e terra,
pappaveri ad abbellir il
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Vinto Il riposo
si scalda come tazza sul fuoco
avvolge di cadenza propria
respiri osservatori
di quelle barche pensose
al movimento planato
accogliente padron di casa
sciolto
disinvolto
brodoso
di soprassalto vigile
per un rumore
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Rimesterò il terriccio
e ne impasterò uno nuovo
sicché i semi possano
germogliare in fiori
e le rose
si allungheranno senza spine.
L’inverno
avrà il sapore del raccolto
e ogni tentativo
rinsalderà l’aurora,
ogni similitudine di ieri
sarà
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| Quando le nuvole
le rondini
e gli alberi e il vento
e le nebbie, e le colline
il sorriso e la malinconia
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Il tempo stringe
e oltre la nebbia non vedo
vorrei volare
ma la vita mi ha tagliato le ali.
La fantasia più non mi convince...
si arrende e si ferma nel petto
accanto al cuore che balbetta
troppi abbagli e troppe sfide
cosa dovrei
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Polla di fuoco è l’orizzonte, l’aria
come pece che cola dal crinale
i monti ammanta un’ombra lunga e insidia
un universo poco funzionale.
Un universo oscuro - parallelo -
fatto di sassi e di spigoli e scale
dove non sempre il sole scioglie il
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da altro sangue
a convergere i nostri destini
e tu dicevi
"trentaquattro all’alba"
di giorni da sgranare
poi Nina frammento di stella
a renderci lieta la
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Mi attraversò la notte
assieme al lieve profumo delle rose
e il canto taciuto degli uccellini
ed io attraversai il
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Cinquanta
adagiati lì su quel talamo
in attesa di un bacio
che sempre vivrà il gusto del primo
chiamano con il ditino dell’infanzia
chi nel tempo ha condiviso dolcezze
figli nuore nipoti cognati
riuniti intorno al fuoco
commossi cercano
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| Laggiù dove finisce l’orizzonte
Anno nuovo, mistero da esplorare
Nessun uomo sarà più come prima
Nei pensieri voleranno ricordi
Ogni cosa avrà immenso valore.
Con mille coriandoli colorati
Ho infiocchettato le dolci illusioni
E con cura le ho
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| Un giorno me ne andrò da questa vita
e spero tanto di venir “cremato”,
quel giorno con la gioia più infinita,
scomparirò da un mondo scellerato!
E, dopo, ... tra le nuvole del cielo,
osserverò, dall’alto, le ingiustizie
che avvengono nascoste
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| Non c’è bisogno di luce
quando mi appari davanti,
coi tuoi occhi di stelle,
col tuo sorriso pieno d’albe:
sconfiggi ogni tenebra,
rassicuri ogni speranza...
Esplosioni di primavere,
prodigiose attese
colme di vita
è il tuo vestito,
speciale
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| La lluvia cae silenciosa
sobre mi rostro pálido,
confundiéndose con el llanto
de mis tristes ojos.
Estoy pagando caros mis antojos
y los momentos de amor
que tu me diste...
Tu olvido me hiere, me lastíma
como una lanza envenenada,
y más sabiendo
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magnifico
ardore di neve
distante dalle gole del buio
ai miei occhi
un segreto silenzio
la rovina e
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Mi sono persa,
mi sono persa e non ancora ritrovata.
Nella grandezza della fanciullezza ero avvolta
e nello splendore del futuro avviata.
Però se soffri tu, soffro anch’io.
L’ombra di quell’Amore apparteneva a Psiche,
ho, poi, dovuto rubarti per
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334429 poesie trovate. In questa pagina dal n° 29701 al n° 29760.
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