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Poesie pubblicate: 360’890Autori attivi: 7’472
Gli ultimi 5 iscritti: Gaetano J - Malena - Die - vorreichiamarmigreta - Lorenzo Vecchia |
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Accade ancora che il tempo
si rabbuia nella bruma,
e nell’incavo di un’ombra,
un grido si scioglie nella
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Gli occhi si rimboccano le ciglia,
ti vedo in un sogno rubato al tempo,
in certi mozziconi di parole,
fiori vuoti, petali uguali,
i miei pensieri sfociano nel mare.
I miei occhi come fari
illuminano sempre lo stesso viale.
Volteggiamo
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Ovunque si guardi tutto è in divenire
guai a porre dei limiti
significherebbe non essere all’altezza
impazienti che tutto possa risolversi
al più presto e come si vorrebbe
sbuffare o prendere fiato
diventa una medicina alla quale
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Raccontami
di quando ero bambino
e non parlavo mai
se non per rispondere
alle stelle del cielo
e a qualche follia
disegnata per me
dal buio della notte.
Io ti parlerò d’amore
dei tuoi silenzi
sul filo di una lacrima
e del cuore fermo
a
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Sono anni
che penzolo
come la mia collana specchiata nel vuoto.
Non si chiude ancora il quesito
e la risposta è vaga.
Dondola in questa luce
quello che vorrei scoprire
di me, del cielo, delle foglie.
Il pensiero del mare sorride
fra i quesiti
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Pioggia d’indifferenza,
mi sento persa
dentro scure nubi di polvere.
Ascolto il silenzio
rumoroso, sfaccendato e pigro
accartocciato nell’ipocrisia.
Cadono le maschere di ambiguità,
l’aria ormai serena
è velata di prudente delizia.
Il cuore
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| Corre il destino
va veloce, ha fretta
di raggiungere la meta.
Galoppa scomposto,
come un cavallo scosso
senza cavaliere in sella.
All’improvviso si ferma,
sbatte contro un muro,
la strada è senza sbocco,
è in un vicolo cieco,
prigioniero di se
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| Vedo onde irrequiete
risucchiare la rena da sotto i piedi
a un marinaio che nella baia
è intento all’ormeggio.
Il marinaio parlotta piano.
Accomuna l’ondeggiare della barca
ai fianchi di una donna
che non ne vuol sapere
di farsi
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Sopra il tuo porto in ansia il mio domani
un valigione a corda
e il tempo arborizzato che ricorda
le cento attese il coro e la tempesta
e i mille e più pensieri nella testa
di fronte al vecchio mare
amico poi nemico e infine istinto
con la paura
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Calamita negli occhi
invita a mettere in moto il pensiero
inutile puntare i piedi
materia bianca e grigia hanno il sopravvento
nel cercare di memorizzare l’istante
memore di un tempo
vorresti non soffrire
.
sotto i raggi del sole quei capelli
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Si spegne il cielo nel suo infinito
non resta niente
solo l’immagine di un’ombra
smarrita nei confini del cuore.
Uno sguardo non è mai distante da noi
l’amore è un cielo di anime
sospese tra la polvere dei ricordi
nel tempo ormai già andato
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La luna non avrà più amore
sono stanco
di parlare alle ombre
e la notte che ci ha cullati
sarà uno scrigno nero
senza promesse
né carezze da dare alla pelle
fredda come l’inverno.
Le stelle non avranno pace
e ogni cosa resterà
uguale ai
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Una nuvola
sul sole si è fermata
ed è nata in me
una grande voglia di te,
piccola tu sei
ma nei sogni miei
sei grande, sei infinita.
Allargati amica di lassù,
fammi godere e vivere
l’amica mia di quaggiù,
sarò per lei un raggio
di splendida
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Un sottile miraggio
la collina a primavera.
Ricoperta di gialle ginestre
pare un morbido manto
gettato da Dio sulla terra.
Ma sotto il profumo che inebria
infidi sassi a mordere il piede
e crepe invisibili agli occhi nel suolo.
Lo scalatore
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Cnosso dell’aureo palazzo l’opulenza
dove bello sorride il Principe dei gigli
lì sacrifici a Gea la Dea olio e vino
a profusion da lunghe anfore versati
poi schiavi macilenti dolenti denutriti
che solo ne assaporavano gli odori,
e poi la ricca
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Tutto a portata di mano tutto quanto desideravi
tutto palpita d’un tempo cosa chiedere di più
soltanto sfrontatezza potrebbe in merito
da scansare senza dubbio
solo una cosa manca onde raggiungere l’apice
ma non si può non si può avere
non si può
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Rime solitarie
si perdono nel blu
sono versi che tu
sentire non puoi,
ma l’amore che tu vuoi
a te mi unisce
e solo felice
il
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Mancano ancora due lune
e poi il vento
potrà riposare
tutte le notti del mondo
e sognare le stelle
sorte al tramonto
e svanite prima dell’alba
quando il buio muore.
Mancano solo due nuvole
e poi la pioggia
non tornerà più
fino alla fine
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Si rincorrono nel cielo guidati a turno dal sole
e dalla luna delle stagioni i carri sospinto
dallo zefiro gentil e i suoi fratelli si allontana
quello della primavera ornato da primule
viole di biancospino brocche verdi foglie
gemme di peschi meli
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Voglio,
petali di rosa sul cuscino
carezze di luna sulle labbra
profumo di gardenia tra i capelli.
Voglio,
sguardi appasssionati
braccia che riscaldano
parole che cullano.
Sulle labbra, ardenti baci
tra i capelli carezze di
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Echi di divino
rende visibili a noi
sempre e dovunque.
Fin dall’alba radiosa,
incantata dai colori
quando il sole s’affaccia.
L’anima s’inebria
quando il sole lambisce le foglie
splendenti come smeraldi.
Un raggio accarezza le
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| Che dirti amica cara che il mondo ancor non vedi
accoccolata come sei nel ventre di tua madre.
Uscirai
presto vedrai,
come l’uomo brama un tempo di pace.
La rincorre una vita intera
tra quella che risulta esser la sua pena:
l’attesa.
Aspetta mesi
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Giullare di ricordi è il tempo,
a volte li mostra, altre li nasconde,
prigionieri nella mente
a volte svaniscono.
Tutt’intorno si diffonde
un intrigante alone di mistero,
nell’aria dei ricordi
profumano intensamente nostalgici e teneri
per
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| Un istante e scatta la nostalgia
troppi gli anni ormai passati
quando la sua presenza benché minima
riusciva a rallegrare il cuore
carnina quel nostro vessillo
sventola e non poco
in un’attesa che a volte diventa insostenibile
seppure quaggiù
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Ascolta
il rumore del vento
come fosse la prima volta
e i respiri di luce
al mattino presto
quando l’aria non sa
se la notte tornerà
ancora con le sue tenebre.
Ritorna
a guardare le stelle
e bacia i miei occhi stanchi
del
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Pazzo e caldo il dì
ha annebbiato la festa
la disturbata mia preghiera
non è salita al cielo,
non ho sentito vibrare
le corde del mio cuore.
Amo però la domenica
nei suoni delle campane
così il pensiero ardito mio
passeggia un po’con Dio
e nei
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| Quel che rimane delle cose, le persone,
lo ha disgiunto evento.
Le case hanno bocche spalancate,
per il troppo amaro respirare
l’abbandono.
Nel vuoto,
la voce forte di maestro
riporta flusso d’onda.
Indomabile tempesta il cuore
allerta:
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E passe pe’ sti strate
‘a sempe ‘nnammurate
c’a freva e ‘a nustalgia
‘e sta passiona mia
addò sta voglia ‘e core
t’abbruscia sango e annore
addò nu suonno antico
rummane ‘o meglio amico
addò nu santo allero
è ‘o juorno cchiù sincero...
Te
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L’attimo sprecato
è un pezzo di cielo
che poi s’allontana
sparisce nell’aria.
Momenti di vita
portati dal vento
come arcobaleno
colorano i giorni.
Sono dei sentieri
che arrivano al cuore
sorpresa del tempo
l’istante che appare.
È goccia
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È piovuto di tutto e dappertutto
dal cielo di maggio.
È piovuto sui nomi,
ha piovuto così tanto
che ha sommerso il nulla dagli occhi brumosi
smarriti in stelle dalle guerre insanguinate...
Piove ancora,
piove fitto sul mio cuore.
Senza
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Il tempo chiude quanto sino ad oggi vissuto
ma non dobbiamo farci caso
puntarsi su quanto corrode non conviene
essere invece coerenti con quello che possiamo fare
alleggerisce e non poco il vivere quotidiano
facendo volare via la sofferenza
non
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Eterno il tempo dell’assenza,
come si fosse fermato ed io con voi,
nell’immobilità vacillo.
Non c’è giorno che non vi cerchi,
nell’apparente quotidiano,
in ogni gesto ripetitivo,
ogni nostra abitudine mai dimenticata.
Eravate liberi e ora vi
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Dimmi qualche parola
che io possa ricordare
quando sarò nel buio
e la luce solo un riflesso
dei tanti giorni trascorsi
ad amare le nuvole
di un cielo troppo distante
per ascoltare i lamenti.
Dammi qualche carezza
per uscire dal silenzio
e
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Lascio alla luna
le sue pazzie
e al sole caldo
le ubriacature,
alle notti troppo corte
i miei sogni incompiuti,
ma l’alba la faccio mia,
la sua luminosità
mi appartiene,
con quella luce
che dal colle scende
nutro l’estro mio
che vuole bianchi
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Sai che c’è un sottile strato
di polvere sugli armadi, sugli scaffali
più alti...
Non è stata dimenticata, no,
la polvere sa di essere lì
ha la coscienza di tutti i pensieri
di questa casa.
Ne conosce le parole, gli anni...
Delle porte, dei
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C’è traccia di silenzio nell’anima
intimo è il parlar del mio nulla.
Ritornano i ricordi del tempo vissuto
l’amaro calice della morte si offre ancor al presente
dove il dolore inonda la mia anima.
Quest’estate brulica di vita
il vento gioca
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Acidula la sera prima delle vacanze
rosseggia all’orizzonte
tu, nome senza scrittura
tendi il braccio e ne tracci la linea
Mi dici che lo spazio diviso a metà
si ricompone di notte
quando il buio è indistinto e le figure si nascondono
Tutto allora
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Basta un occhio su quel numero che tutto si fa nitido
escludendo temporaneamente quel programma
che ogni volta diventa una vera manna da custodire
non esistono inganni che possono addentrarsi
grande la forza nel tenerli distante tanto da non
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Si fe’ del buio
il manto tuo, così scuro
da impallidir la notte...
eppur sento il tuo respiro
che in fusa amiche
mi sollevano
dai cattivi pensieri...
ah se i gatti neri
potessero parlare in proprio,
sarebbero parole d’amore
che in loco,
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Il tempo sa contare e cominciare
la notte se ne esce assieme al giorno
l’estate con l’inverno gira intorno
la vita se ne va a bighellonare.
Il sole si nasconde per giocare
la luna ha quattro stelle per contorno
l’andata gioca a carte col
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Chiamami nelle ore che non hanno tempo
nel chiaroscuro di giorni sempre uguali.
Incontrami nei pensieri
dove lo sguardo è libertà di vivere.
Nel facile confondersi dei respiri
l’amore è un bacio di luce
nel grave cielo dei nostri occhi.
Noi
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Basta guardare nel fondo degli occhi
per captare quanto nel cuore palpita
involontariamente senza preavviso
un alone si fa garante che niente è solo un sogno
ma realtà inaspettata per la quale battersi
affinché il dopo possa essere di buon
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Dov’era il nostro perdono
se non fra le ombre
quando la sera scendeva
come un velo fra le cose
e nessuno sguardo
avrebbe potuto rubare
la luce al giorno e tornare
al cielo come amore.
Dov’era la nostra stella
se non nella notte
che splendeva
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In tanti piangono uno,
i seicento sono nessuno.
Dentro la scatoletta
ancora umani al posto di sardine.
Ubbidiente al richiamo
la gola profonda "Mare Nostrum"
si rimpinza di carne viva.
Grida strozzate nel silenzio.
Sull’acqua,
il corto velo
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Scrivo un grappolo di parole
come teneri sorrisi
di primule e viole.
In un prato fresco di rugiada
mi riscalda un tiepido raggio di sole
e un mandorlo in fiore.
Merletti di stelle nei brandelli di cielo,
manciate di luce nella volta
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Che dire che non ho detto?
Cosa scrivere che non ho ancora scritto?
Ecco: il nostro sorridere, insieme.
Non ci hai pensato?
Ma capita, e spesso.
Sai, dà vigore,
ai giorni di pianto,
in cui tutto è uno schianto.
Ai giorni in cui tutto
è il
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Dev’essere proprio impossibile vivere in pace
ogni cosa si rivolge contro
persino quando senza alcun’ombra di dubbio
appare come un mare tranquillo
eppure quei cavalloni hanno una forza tremenda
nel buttare tutto all’aria
sarà poi vero che solo
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Lo specchio parla.
Si lagna degli occhi stanchi
e dei capelli bianchi.
In fondo in un angolo,
nell’ultimo riflesso della sera,
c’é una ragazzina magretta.
Sorrido al ricordo.
12 anni.
Due gocce di sangue e le dissero che era diventata donna.
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Foto sbiadite di momenti felici
trasparenza di cuori, poi forbici
a cancellare visi, verità nascoste
e un abito bianco senza risposte.
Foto riempite con nuovi paradisi
e dentro l’anima solo falsi sorrisi.
Versi diversi a ricordare un Amore
ma il
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Illusione di esser vivi all’ombra della morte
cosa resta della ragione
nel perdersi di un giorno che nasce verità.
Nel nero dolore
siamo amori invisibili
oblio di un respiro di solitudine.
Silenzi del tempo di ieri
quanto spazio rimane per
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Stella di Lesbo venere gemella
verso armonioso rosa spina e cuore
regina dell’Egeo fausta procella
tantrico ardore.
Donna e chimera vanto del dolore
splendissima Afrodite dolce sposa
freccia che vibra e lotta nel tremore
e mai si
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Cercare di tirare su il morale
a chi si trova in uno stato d’incomprensione
potrebbe sembrare impossibile
senza l’aiuto di chi conoscendo la persona
mettendo una parola buona
tutto facilmente si risolverebbe
nuovi paesaggi si
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Vertigine sulla mia pelle,
il tuo nome scritto sulle stelle,
sulle mie labbra riposa l’universo.
Respiro l’alba e i tramonti,
abbraccio l’infinito orizzonte,
mi vesto di fiori,
alito il vento che ondeggia i tuoi capelli.
È l’infinito che sento
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| Su carta e papiro si ferma il respiro
tu leggi l’amore io ci vedo rossore,
sono piccole cose virgole e ghirigori.
Mentre la mano trema l’attesa
sembra vana, il cuore galoppa,
mi sono salvato da un uragano.
La sera era buia il cuore pulsava,
lei mi
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C’è solo mezza sigaretta
e poi usciremo
ma prendimi per mano
fra poco pioverà
e voglio sentire
le gocce cadere una ad una
sulla nostra strada
e non essere più solo.
C’è ancora una nuvola
poi verrà la sera
e un po’ di silenzio
ci farà
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Settantanove
naufraghi sono annegati
nel mare
della disperazione.
Non hanno avuto
la fortuna di approdare
sulle sponde della Speranza.
Sono scomparsi nel nulla
sotto gli occhi indifferenti
di alcuni giornalisti asserviti al potere
che
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Siamo lontani
uniti in un pensiero
di quel che resta di noi.
Amami anche nel silenzio degli occhi
tu torna quando di notte la luna
veglia tra le solitudini delle stelle.
Amare è ritornare nelle assenze
vivere più di un bacio
lasciato sulla
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Siamo andati
a respirare le nuvole
e tu ti sei fermata
a cogliere margherite
sul bordo del fiume
dove non sempre
arriva la speranza
di una nuova stagione.
Siamo tornati
da un lungo viaggio
ma tu non c’eri più
e qui è rimasta
la tua
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| Sole silente che non chiede niente,
che si accontenta di riscaldare anime
perse tra vuoti di memoria, tra scampoli
di noia
Pulviscoli di tempo riemergono come
impronte lasciate per ricordare ciò che
è stato senza mai dimenticare, impronte
che
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| Ho visto due temerari
addentrarsi nella boscaglia.
Opposti sentieri.
Sentimenti ancora vivi.
Non è una fuga.
Nello zaino,
una borraccia d’acqua
e il salvacondotto
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334064 poesie trovate. In questa pagina dal n° 2941 al n° 3000.
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