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Basta un occhio su quel numero che tutto si fa nitido
escludendo temporaneamente quel programma
che ogni volta diventa una vera manna da custodire
non esistono inganni che possono addentrarsi
grande la forza nel tenerli distante tanto da non
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Si fe’ del buio
il manto tuo, così scuro
da impallidir la notte...
eppur sento il tuo respiro
che in fusa amiche
mi sollevano
dai cattivi pensieri...
ah se i gatti neri
potessero parlare in proprio,
sarebbero parole d’amore
che in loco,
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Il tempo sa contare e cominciare
la notte se ne esce assieme al giorno
l’estate con l’inverno gira intorno
la vita se ne va a bighellonare.
Il sole si nasconde per giocare
la luna ha quattro stelle per contorno
l’andata gioca a carte col
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Chiamami nelle ore che non hanno tempo
nel chiaroscuro di giorni sempre uguali.
Incontrami nei pensieri
dove lo sguardo è libertà di vivere.
Nel facile confondersi dei respiri
l’amore è un bacio di luce
nel grave cielo dei nostri occhi.
Noi
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Basta guardare nel fondo degli occhi
per captare quanto nel cuore palpita
involontariamente senza preavviso
un alone si fa garante che niente è solo un sogno
ma realtà inaspettata per la quale battersi
affinché il dopo possa essere di buon
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Dov’era il nostro perdono
se non fra le ombre
quando la sera scendeva
come un velo fra le cose
e nessuno sguardo
avrebbe potuto rubare
la luce al giorno e tornare
al cielo come amore.
Dov’era la nostra stella
se non nella notte
che splendeva
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In tanti piangono uno,
i seicento sono nessuno.
Dentro la scatoletta
ancora umani al posto di sardine.
Ubbidiente al richiamo
la gola profonda "Mare Nostrum"
si rimpinza di carne viva.
Grida strozzate nel silenzio.
Sull’acqua,
il corto velo
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Scrivo un grappolo di parole
come teneri sorrisi
di primule e viole.
In un prato fresco di rugiada
mi riscalda un tiepido raggio di sole
e un mandorlo in fiore.
Merletti di stelle nei brandelli di cielo,
manciate di luce nella volta
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Che dire che non ho detto?
Cosa scrivere che non ho ancora scritto?
Ecco: il nostro sorridere, insieme.
Non ci hai pensato?
Ma capita, e spesso.
Sai, dà vigore,
ai giorni di pianto,
in cui tutto è uno schianto.
Ai giorni in cui tutto
è il
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Dev’essere proprio impossibile vivere in pace
ogni cosa si rivolge contro
persino quando senza alcun’ombra di dubbio
appare come un mare tranquillo
eppure quei cavalloni hanno una forza tremenda
nel buttare tutto all’aria
sarà poi vero che solo
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Lo specchio parla.
Si lagna degli occhi stanchi
e dei capelli bianchi.
In fondo in un angolo,
nell’ultimo riflesso della sera,
c’é una ragazzina magretta.
Sorrido al ricordo.
12 anni.
Due gocce di sangue e le dissero che era diventata donna.
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Foto sbiadite di momenti felici
trasparenza di cuori, poi forbici
a cancellare visi, verità nascoste
e un abito bianco senza risposte.
Foto riempite con nuovi paradisi
e dentro l’anima solo falsi sorrisi.
Versi diversi a ricordare un Amore
ma il
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Illusione di esser vivi all’ombra della morte
cosa resta della ragione
nel perdersi di un giorno che nasce verità.
Nel nero dolore
siamo amori invisibili
oblio di un respiro di solitudine.
Silenzi del tempo di ieri
quanto spazio rimane per
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Stella di Lesbo venere gemella
verso armonioso rosa spina e cuore
regina dell’Egeo fausta procella
tantrico ardore.
Donna e chimera vanto del dolore
splendissima Afrodite dolce sposa
freccia che vibra e lotta nel tremore
e mai si
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Cercare di tirare su il morale
a chi si trova in uno stato d’incomprensione
potrebbe sembrare impossibile
senza l’aiuto di chi conoscendo la persona
mettendo una parola buona
tutto facilmente si risolverebbe
nuovi paesaggi si
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Vertigine sulla mia pelle,
il tuo nome scritto sulle stelle,
sulle mie labbra riposa l’universo.
Respiro l’alba e i tramonti,
abbraccio l’infinito orizzonte,
mi vesto di fiori,
alito il vento che ondeggia i tuoi capelli.
È l’infinito che sento
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| Su carta e papiro si ferma il respiro
tu leggi l’amore io ci vedo rossore,
sono piccole cose virgole e ghirigori.
Mentre la mano trema l’attesa
sembra vana, il cuore galoppa,
mi sono salvato da un uragano.
La sera era buia il cuore pulsava,
lei mi
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C’è solo mezza sigaretta
e poi usciremo
ma prendimi per mano
fra poco pioverà
e voglio sentire
le gocce cadere una ad una
sulla nostra strada
e non essere più solo.
C’è ancora una nuvola
poi verrà la sera
e un po’ di silenzio
ci farà
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Settantanove
naufraghi sono annegati
nel mare
della disperazione.
Non hanno avuto
la fortuna di approdare
sulle sponde della Speranza.
Sono scomparsi nel nulla
sotto gli occhi indifferenti
di alcuni giornalisti asserviti al potere
che
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Siamo lontani
uniti in un pensiero
di quel che resta di noi.
Amami anche nel silenzio degli occhi
tu torna quando di notte la luna
veglia tra le solitudini delle stelle.
Amare è ritornare nelle assenze
vivere più di un bacio
lasciato sulla
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Siamo andati
a respirare le nuvole
e tu ti sei fermata
a cogliere margherite
sul bordo del fiume
dove non sempre
arriva la speranza
di una nuova stagione.
Siamo tornati
da un lungo viaggio
ma tu non c’eri più
e qui è rimasta
la tua
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| Sole silente che non chiede niente,
che si accontenta di riscaldare anime
perse tra vuoti di memoria, tra scampoli
di noia
Pulviscoli di tempo riemergono come
impronte lasciate per ricordare ciò che
è stato senza mai dimenticare, impronte
che
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| Ho visto due temerari
addentrarsi nella boscaglia.
Opposti sentieri.
Sentimenti ancora vivi.
Non è una fuga.
Nello zaino,
una borraccia d’acqua
e il salvacondotto
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| Credere di poter arrivare dappertutto
anche quando problematiche si accaniscono
non sempre è conveniente
cercare invece di prendere tempo
suddividendo il tutto
potrebbe essere di buon auspicio
onde arrivare privi di noie
al traguardo
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| Pareva che fosse un gioco
ma intanto la vita finiva
nel misero incanto
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Tra le foreste dei miei pensieri
mi fa male il collo a guardare il passato
e mi giro malvolentieri
ricordo piaceri e dispiaceri.
Con un solo leggero passo
varco la tua anima,
entro nella quiete dei tuoi palpiti.
Respiriamo insieme mille liete
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Faccio cerchi con la mente
in un abisso di misteri,
provo a dare senso e
assorta nei miei pensieri
chiudo gli occhi e
mi ritrovo in
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Parole scritte alla vita
in quella nuvola svanita.
Vorrei trattenerti,
chiederti qual è la tua meta
ma non rispondi.
Stanca di aspettare al buio,
mi faccio luce,
divento stella,
tante sono le risposte
alle mie domande...
Così è la vita,
non
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Nel gran bel paese dei furbetti
regnava un principe, calvo, nano e brutto
che parlava il linguaggio forbito dei versetti
e salutava gli ambasciatori con un rutto.
Amava circondarsi di giullari, faccendieri e puttane:
era convinto che in quel regno
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Due visi di vecchi stampati in bianco
e nero su fredda marmorea ceramica son
qui fissati su loculi che tengono da anni
dei nonni di mio padre le consumate ossa
in questo cimitero di campagna dove da qui
poco lontano scorre il Ticino verso il Po
qui
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Ci sono ricordi
portati dal vento
emersi dall’oblio
restano nel cuore.
Attimi
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L’incompiuto
mi sento di essere
fino a quando io
non sarò seduto vicino a te
o mio Dio, o Padre mio
e sarò ad ascoltare
quello che tu hai da dirmi,
il tu ascolterai, tutto
quello che io devo dirti.
Poi, sarò il figlio,
che da sempre ti
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È vertigine che scolora
nell’eco d’erba
sottomessa alla voce del vento.
Ho scordato il tuo nome
ancora prima di vomitare un pensiero
che potesse anche solo sfiorare
l’immagine distorta del tuo volto.
Non rimane nulla
nella cenere di questi
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Sapisse quantu tiempo
so’ stata a sta fenesta
speranno ca stu sole
trasesse aunit’a festa.
Sapisse quanta vote
cercavo ‘e mane toie
sicuro ‘e mille bracce
e mo’ so’ certa: è l’ora!
E va... e va...
sta forza chi m’a dà?
e va... e va...
È
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Aveva del lino
trasparente e bianco,
sembrava un velo da sposa,
sui neri capelli.
E al sussurro del vento
ebbe un sussulto,
e si scoprì,
con il collo livido e bianco,
e ghirigori di corvine ciocche
come boccioli carnosi
di scuri ellebori, e
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Malgrado a volte sembri,
che dall’alto ti guardiamo,
Nonna, l’apparenza inganna,
noi dal basso t’ammiriamo.
Il destino è stato infame,
s’una sedia t’ha legata,
divenuta poi il tuo trono,
ove regni da sovrana.
Una vita di preghiere,
per i
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Lucida follia, fammi accarezzare
il dolce volto della mia esistenza,
luce vibrante regalami stasera
per camminare leggera e fiera.
Vestita di vento raggiungo,
con zampine di gatto,
la splendida luna.
Mi dà forza e coraggio
il bianco
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Non profumano le ortensie ma agli occhi
gioia danno con quel loro variare dei colori
rosse rosa con varie sfumature
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Lieve quel soffio induce al desiderio
riappropriandosi di attimi con i quali
per molto tempo ha gestito il tutto
considerando e ponendo a confronto
ogni pensiero colmo di amore
gentilezza e umanità
in ogni anfratto respirano
colloquiando
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Ossa senza cieli
nei respiri del vento.
Angeli di luce
nella solitudine delle parole.
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Pesano gli errori
quando gli anni
a decine si sommano.
Il loro peso
disperdere si può
per poche ore.
"Quando il prato
si fa mare: si può.
Quando il grano
profuma di pane: si può.
Quando la terra
nella sua bellezza
tocca il cielo: si
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Per te che hai visto
svanire le stelle al mattino
quando il sole
era troppo debole
per sciogliere la notte
e dire al vento
di spazzare via le nuvole
e la pioggia del cielo.
Per te che eri troppo triste
per dire una parola
se tutto
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La notte è un’onda di ricordi
spiagge di solitarie libertà
tra viali di vento e tramonti .
Mentre i giorni cadono nel mio sguardo
in me l’orizzonte spiana verso il sorriso
pensarti non è più un’amara tristezza.
Noi insieme nel diviso respiro
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Il ritmo del batticuor corre fulmini e tuoni,
nella notte d’amore,
e scrive pagine entranti di impudico godimento.
Il petto di pelle e sangue,
di nuovo in tempesta,
non distingue il lieve confine tra sesso e sentimento.
Il cuor non si raffrena,
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| Il tuo respiro mi accarezza l’anima,
lascia che ti coccoli
in un’armonia esplosiva
di passione e gentilezza,
nel giardino delle meraviglie,
estasiato e innamorato.
Vibra il tuo corpo,
freme il tuo cuore,
averti accanto
è sentire la tua
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| Sbirciando dalle palpebre il mondo
e quello che ho intorno,
i miei occhi estasiati
scrutano i colori dell’alba,
respiro aliti di luce del giorno.
Arriva la sera,
spalanco la finestra del cuore,
apro la porta dell’anima
per lasciarmi
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Cadrà ancora qualche goccia
prima di sera
se ti ricorderai di cogliere
le prime viole
sbocciate in primavera
quanto tutto sembrava vivere
di un respiro proprio
privo del dolore del mondo.
Soffierà ancora il vento
e porterà via il respiro
il
leggi
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Diluvi di pensieri
si annidano storpi
nella mia mente:
suoni di trombe,
fiumi d’acqua pieni,
cancelli che sbarrano
ogni nuova via.
Questa è la mente mia.
Al solo pensiero
che in essa Tu trovi posto,
ecco in me:
distese d’acqua quieta
in verdi
leggi
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Io cerco dentro l’anima
gli afflati accidentati
in ogni mia parola
e non con freddi e miseri
lessemi infiocchettati
dai tuoi filosofemi
capricci da mercati.
Io cerco sai di accendere
più luci che lumini
volendo sventolare
con tono e voce
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Saper centellinare quanto abbiamo da fare
è qualcosa che infonde coraggio in ogni occasione
facciamo in modo di ricordarlo
ogni qualvolta che intoppi si presentano
mantenere la calma non nuoce ed i risultati
seppure timorosi ed inaspettati
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| Ci tiene compagnia il rimpianto.
Sentiero dolce amaro,
che fino in fondo
non abbiamo percorso.
Limare corazze, solleva più polvere
di mille rauche ciminiere
e svincolando
gonfia nuvole di vapore
fino farle esplodere.
Il brusio non più
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| Solo il silenzio
non trova risposte
nei tuoi occhi i miei cieli
Chi più di te
conosce
il sospiro del
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| T’abbraccerò
con i colori di me
avvolgendo le tue
nude carni
quel tanto da
farti sentire mia...
Stretti saremo
a cingere questo
nostro amore
che cresce a dismisura
come fosse passione
nella carnalità dell’attimo...
Mille e mille sono i
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| Prima o poi la terra
stanca della natura avvelenata
ci farà cadere come un castello di
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| Nell’arena delle meraviglie,
estasiato e innamorato,
in tumulto il mio cuore,
tra profumi di gelsomini e di viole
i tuoi occhi infuocati,
le tue braccia rose rampicanti.
Ti cerco nel mio giardino interiore,
all’interno di me stesso
cerco la
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Uccell vagabondo
ti viene vicino,
in modo giocondo
vuol far un inchino
l’odor nauseabondo
emette da coda,
in men d’un secondo
al volo approda
s’è bianca presenta
cresta a ventaglio,
le cime rasenta,
va allo sbaraglio
la coda
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Sei mai morto nei tuoi sogni?
O hai volato
come volano le nuvole
nei mattini grigi
quando il vento porta via
ogni pensiero
prima di svanire nella pioggia
e baciare la terra.
Hai mai pianto di nessun dolore?
E non hai potuto sapere
perché
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Quando si dice attendere un dì
non è cosa da poco
riuscire a tenere a bada il desiderio
diventa quasi un dovere
il perché si potrebbe leggere
in ogni occasione che sovente si propone
affinché niente debba essere lasciato indietro
archiviandolo
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Ritorno come sono oggi ad un tempo
antico ad un luogo caro conosciuto
la via Pietro Crespi di Milano al dieci
e rivedo,
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Profumo di surfinie e gelsomini,
inebriante, quasi invadente,
sembra divertirsi a cancellare il tuo ricordo ...
...
Il posto a tavola apparecchiato e vuoto,
aspetta sempre il tuo ritorno,
mentr’io, nell’attesa,
sento il cuore spegnersi ogni
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333815 poesie trovate. In questa pagina dal n° 2666 al n° 2725.
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