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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’108Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Alessandro di Biasio - Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini |
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Su vicchiareddu assittatu o suli u viriti
veni ogni matina cu passu leggiu e miti
iavi nu trimulizzu nta na manu e ‘mperi
e ‘ncagnuleddu niuru ca ci passia darreri
gnionnu mi scuncicò ca so vuci stintata
mi rissi oggi ma godu sta bedda
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Sui tacchi a spillo ancheggi sinuosa
alla carezza d’alito di vento,
lasciando scia inebriante ed odorosa;
per ogni uomo sei sospiro lento!
Sei donna sensuale e bene amato,
plasmò il tuo corpo, Dio, flessuoso e morbido,
con valli e curve da mozzare
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“Vanessa, non ti mettere paura,
son tuo marito, sotto la sembianza
d’un tenero fantasma, son venuto
per aiutarti in questa
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Ma cosa aspetti non vedi che il mondo va tutto a rotoli
segui la tua strada lascia perdere quanto corrode il fegato
non farti il sangue amaro più di quanto sia
cerca nell’infinito quanto più ti aggrada
non essere invadente non superare i
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Dai colli scende
pesante la sera,
col buio cerchia
la mia vecchia contrada.
Poche luci
e qualche cammino
lottano contro il buio
come lotta il mio essere
contro il male oscuro
che ruba la vita,
quando questa è,
ancora verde e bella.
Ma
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Per ricordare le tue mani
avrei bisogno
di un altro bicchiere d’incenso
e forse allora ingannerei
Il tempo che scorre impietoso
qui nel buio profondo
di questa stanza vuota
a danzare le ombre da solo
Rammenterei il profumo
e il respiro che
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E cosi lascio socchiusa la porta,
mentre il sole tramonta lento
e il freddo piano si insinua
tra le coperte e il cuore.
Mi cullo,
stringendo le ginocchia al petto
mentre lacrime silenziose e ruvide
trovano nuovi ostacoli
sul viso stanco.
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La buona gente canta
quando suona la campana.
La buona gente si segna
quando s’intona l’inno.
La buona gente si genuflette
di fronte al benemerito
ma non guarda i suoi calzari lordi
della melma in cui ha sguazzato.
Crede ancora alle sue
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Come il cielo stamane, frammisto alle nubi
incerto è anche il mio giorno,
il suo evolversi lento, seminato di ostacoli
circoscritto da freni intrappolato in morse di ferro.
Il suo passo pesante la schiena spezzata,
la meta lontana.
Ascolto il
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Argine irto di spine
che il vento veste di foglie,
le pietre sembrano fiori
nel ruscello
con un letto di fango,
la pioggia sui rami
denudati dal
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In controluce
si diradano le nuvole
e svelano le stelle
silenziose testimoni
dei nostri passi.
Il vento sa tutto
ma ora tace
per non stupire
questa vita che sbanda
e strappa
sorrisi e lacrime
alle ore distratte
e freddolose.
È ancora
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Forse sarà pura illusione
pensar di svegliarmi un giorno
nel pianeta davvero migliore
ma ciò non finirò di sognare.
Ove una mano ognuno darà
a chi senza colpe grida pietà
per sentirsi reo d’esser nato
in un mondo sbagliato.
Dio, mi sosterrai ad
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| Sullo specchio
d’acque calme
taglia silente l’onda il cigno
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| Le poesie sono mie
solo nel momento in cui le scrivo
poi sono vostre
ve le regalo
però fatene buon uso
potete ingoiarle
entrarci dentro e viverle
ma vi prego
non ve ne appropriate
prché sono la mia vita
le mie emozioni
le mie elucubrazioni
i
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| Il dolor si spegne
quando siamo occhi negli occhi
e il destino di luce li sostiene.
Con i rintocchi suoi
il tempo d’ogni suo passo
plasma la terra di noi,
e il futur lontano,
che di buia incognita è intenta,
col desider più non si
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| Storie di cose,
di uomini e di donne,
di vecchi e di bambini,
di pensieri e di parole sussurrate
al vento, al tempo
a lei che non vuol sentire
di sogni sognati e di sogni da sognare.
Gli anni incominciano a pesare
come la neve che scende
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| Eccolo, è giunto l’amico autunno:
con i suoi profumi,
con i suoi colori,
con il suo incedere armonioso.
Trasforma le
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Al mistero appartiene un silenzio,
fermo e saldo come la bellezza.
I petali sono pagine di un libro mai scritto,
che a nessuno è mai dato di possedere.
L’odore del canto di un cigno,
e del cielo che lo saprà rapire.
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La vita ha mille volti,
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Era la mia assenza a farmi compagnia
guardavo dentro me e ti vedevo nostalgia
fasciarmi il male che morde il cuore .
Tu eri prima di me
e non potevo fuggire dalla tua presenza
parlavi senza parole
sei voce che rapisce l’anima senza un perché .
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E vedi lente scendere le foglie
appese a un filo di malinconia;
ritornano le more, da raccogliere
rubandole ai cespugli; e la foschia.
Intorno, la natura cambia in spoglie
vuote di scopo e piene di poesia,
alberi dai colori spenti, a
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Decisa è l’ora ormai di ripartire
dopo un’estate a rallegrare il cielo
con canti lieti e voli ad inseguire
i sogni in aria tersa senza velo.
Un frullo dopo l’altro e già son mille
sui fili allineate ad aspettare
quel magico richiamo a far
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| Non andare via
almeno resta
fammi compagnia,
non nascondermi
gli occhi, il volto.
Basta la tua mano
stretta alla
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| Cos’è che non ho mai trovato?
quale parola di cui cerco la forma
frantumata nel suo spendore
di ombra e pulviscolo,
covata nel
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Cerco in me con convinzione
quel buon senso che dà un significato alla vita
in quel che come una scintilla
mi può
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Un ragazzino vispo si dichiara
ad un’adolescente assai carina:
“Ascolta, tu mi piaci, io ti amo! ”
Sorrise compiaciuta
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| sono diventata orfana
figlia di ricordi meravigliosi
sul grembo della solitudene
desidero il tuo abbraccio
ma ormai
il tuo senso
é diventato estratto fluido,
trasparente come le mie lacrime
da piccola mi spiegavi
come il bruco diventava
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| Da questa mia finestra
io vedo ancora il mare,
e l’onda spumeggiante
col vento maestrale.
Poi l’eco d’una voce,
dal sapore di salsedine
(sarà forse di gabbiano),
l’alma mia accarezza
qual alito di Zefiro sereno.
E verrà ancor l’Autunno,
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Non so se sei andata via
per la polvere
sparsa sugli scaffali
o per quel poco legno
Ammuffito dai tanti anni
passati a respirare
le vetrine del centro
mentre io aspettavo
Che qualcuno si accorgesse
del dolore riposto
fra le ombre
in
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Dopo il tramonto, di notte
seguo un pensiero,
mi stacca dalla terra
e naviga sopra i tetti.
Mi costruisce un sogno
e cammino nel tempo
che si nasconde
in chiese cadenti,
abbandonate, erano nate
nei dolori di guerre devastanti,
ancora sporchi di
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| Ti vidi sole uscire una mattina
e la tua luce brillava sulla brina
e vidi anche in quella stagione prima
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Dipingo la parete
coi colori del sorriso,
ne faccio un quadro
con l’immagine del sole.
Il pennello ondeggia
per disegnare il mare,
invece l’azzurro cielo
è macchiato di bianco
per far volare nembi.
La sabbia in primo piano
riflette la luce
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Con
ali di carta
piene zeppe di parole
solitario
volteggio
nella voliera dorata
dei miei
più profondi desideri.
Ingenuo
pensare
di raggiungere le nuvole
occhieggiando
tra le sbarre
verso
quelle
indefinite lontananze
che
appena
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Mi hai insegnato
che gli alberi parlano,
ascoltano i nostri guardi,
soffrono delle nostre pene,
sentono gli affanni
attraverso il tocco
delle nostre mani.
Voglio appoggiare
il mio capo
su questa corteccia
d’albero antico,
saggio e paziente
di
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| Eri il mio racconto.
Sostavo in te, oltre le
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| Tramonti arancioni e rossi
profumo nei boschi
di funghi porcini,
inebriante è l’odore dei vini
novelli nei tini,
e un’aura dolce
muove quei colori
e gli odori.
Pendono dai rami
rosse e gialle,
ad un tratto un
lieve soffio di vento,
cadon
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| Vorrei cantare,
una melodia speciale.
Per me.
Per te.
Un canto dedicato
a tutti e a nessuno.
Ma... Tu lo senti?
Ti
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Un ramo si offre ora nudo al vento gentile.
La foglia staccatasi ieri, in età già matura,
era solo la prima.
Uno sciame, nel turbine
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| Tutto torna,
il male che hai fatto
quanto hai riso di me!
le lacrime che ho pianto
l’angoscia che mi hai dato
ora cadono su te
Non credere io goda
di questo tuo dolore
dell’amaro sapore
che hai ora dentro te
Ma voglio che tu sappia
che il
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Non mi serve l’estate
per scrivere i miei versi
e non c’è stagione più giusta
per cercarci una poesia
ho racchiuso dentro di me il tempo
i suoi umori e le sue paure
ho addomesticato le ore
passate e future, e cantano
una singolare litania, sempre
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Io so
quello che anche voi sapete
ma non accettate
e vi nascondete
nel frastuono delle parole
e so tutto quello che è breve
lieve
io so anche
quello che sarebbe meglio non sapere
ecco perché sono triste
e la malinconia mi taglia il viso
Io so
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Signore liberami
da questa gravezza della carne
-ora mi pesano gli anni
come macigni-
ascoltami - quando
il sangue grida
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Leggerò tra le foglie sparse
Indizi di stagioni,
distese tra la quiete d’oro del tramonto.
Ritorni d’ombre d’autunno,
colmano interminabili spazi
tra le colline brunite
e il silenzio di un giorno che muore.
Dalle finestre spalancate
un palpito di
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Se tutti gli orrori
fossero solo nei passaggi radenti
la via di mezzo che spesso non piace
diventa strada maestra
per poterli affrontare.
Al centro ci sta la giostra
che sempre entusiasma
gira in tondo
e, quando è il momento
occorre
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Eravamo fili d’erba
impronte invisibili nei riflessi di sole
sguardi impauriti
sulle balze bianche dell’inverno.
Eravamo carezze di vento
e lacrime di pioggia
abbracci d’ombra
nei fienili d’autunno.
Eravamo il racconto che cela la notte
il
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Pensami
sul far del giorno,
quando gli occhi tuoi
di sole saranno colmi
ed il mio ricordo
diverrà un tenero
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Avanti uomo, scrivimi la storia
del mondo e della gente concepita
che guerra dopo guerra ha attraversato
ben oltre venti secoli di vita!
Di padre in figlio è stato tramandato
il desiderio della discendenza
per mantenere vivo questo mondo
al fine
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Forse mi dirai qualche parola
che ho dimenticato
stasera dopo il gioco delle ombre
nel vento senza pioggia
Forse mi aprirai le porte
di quella casa dove le lune
colorano d’argento i muri
nel gelo di qualche carezza
Ma io salirò le scale in
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La storia mi incanta,
nasce e rinasce Dio,
l’uomo si fa pellegrino,
va in cerca di certezze,
impara a pregare
e a domandare
anche se non sa
dove vuol arrivare.
Ad ogni sua stagione,
cambia la direzione
e quando da lontano
vede la sua fine,
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| Dalla finestra
un raggio di sole.
L’impazienza di una nota di vento
che arriva sollecitare la tendina.
E lei, che non vuole
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| L’oscurità
cingeva
i margini
del quotidiano esperire
ma
il cuore
indomito
osava sfidarne
le brulicanti profondità.
Un sussulto
di meraviglia
squassava
le fondamenta della percezione
rivelando
oltre
l’intricata trama
di convulse
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E ‘ncoppa ‘e spalle ‘e nu gigante nano
io ce saglievo senza ave’ paura
e ‘o cielo se tuccava cu na mano
e ‘a strata nun mustava nervatura.
E dint’e bracce ‘e chesta chianta rara
io so’ crisciuto senza patemiento
e ‘a notte se cuccava fresca e
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Trasuda la laguna nel Canale
un alterco di case lo costeggia,
la baruffa di gabbiani risale
dai bragozzi ad un’antica puleggia.
Portici di bonaccia e fortunale
qui il maroso s’attarda e temporeggia
e l’azzurro si fonde con l’opale,
la furia col
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Amaranto son le tue labbra
e cobalto i tuoi occhi
ricchi d’estati i tuoi gesti
infermi i miei propositi
dinanzi al tuo flettere
a un passo
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| Autunno, fai trovare
il senso a quelle cose ormai perdute.
Sei buona medicina
che cura la memoria!
Sarà quest’aria fresca
che insinui alle fessure:
arriva alla mia pelle
profumo di frescura,
di salice e castagno
in cima a quelle alture.
Ripete
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| Oggi nella mia pena
il pensiero torna
a giorni lontani, pieni
di ingenui sogni candidi,
che volavano
tra nuvole e cieli limpidi.
Da bambini il tempo
passava lento,
avevamo fretta di diventare grandi,
poi ci accorgemmo un giorno
di aver
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I nonni amano
la vita di ieri:
la brillano
nei passi malfermi,
la accarezzano
sulle scie dei ricordi,
la vivificano
negli sguardi
senza orizzonte.
I nonni apprezzano
la vita di oggi
che l’hanno condotti
sulle rive
di sacrifici patiti
e
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L’amore va, si perde dolcemente nella sera.
Una linea d’orizzonte si colora.
Un altro tramonto, è in me
che si innamora.
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E le mie
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Ad aprir un canto in serena ode
è cuor che ama e ride in sogni a prolificare,
un’alveare a nutrir l’amore.
Ad aprir misture di bellezza son
grappoli di glicini a tappezzar la terra.
Aprir in rinnovata voce son
tenere campanule in candor di pace.
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Lontana la follia della passione,
dei sensi, che riposano sopiti;
e quanti sogni, quanti! Ormai sfuggiti,
come fuscelli in preda ad un ciclone.
Niente, nemmeno un colpo di cannone
sgretolerà il più duro dei graniti,
greve sui cuori, che oramai
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Malinconia mi prende e scende in cuore
quando d’autunno l’alba nasce grigia
e mi ricorda il giorno dell’addio
che mi privò di lei, del suo sorriso!
Or sento che mi manca ed il mio grido
pare un lamento lungo sparso al vento
e nel vuoto dell’anima,
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334264 poesie trovate. In questa pagina dal n° 22381 al n° 22440.
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