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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’101Autori attivi: 7’473
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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c’è confusione lì fuori;
foglie a danze concluse,
piangenti al suolo,
domandando perdono
a un ramo perso.
Agnelli che aguzzano i denti
e mordono la carne ai fratelli,
emulando il lupo,
dissennati s’offrono in pasto
ad esso che pigro li
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Fiati sospesi
intrighi di reti
versioni sospette
parentesi doppie
il dubbio e il certo
la luce e il. buio
l’incontro perfetto
il vuoto
la sfinge
enigma e
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La paura,
brutta compagna,
seguirai
le impronte che lascia
togliendo la linfa dai rami
senza impedisca
che a primavera
fioriscan le rose.
Col tempo tutto avrà fine,
resta il ricordo
di quando t’amava
e con ansia aspettavi
di poterlo
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Urlano migliaia di donne latine
rivendicando giustizia al male
che un regime ti ha voluto fare
capace sol di violentare!
Ultimo rifugio dell’esser bestiale
senza dignità, etica e morale,
accecato dal potere demoniale
di chi invasato
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Ancora piove sui tetti,
le foglie cadono,
di colori si fa la strada
mentre l’amore
nel meriggio distratto
sembra spento,
privo di fiamme.
Non cantano gli uccelli,
non si aprono i fiori,
l’azzurro, ora è un ricordo,
mi lascio accompagnare
da un
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Ma di notte si è più soli...
o forse più vicini a se stessi
mentre girano i pensieri
e si perdono nella mente
- di notte si è più soli -
quando la pioggia non smette di cadere
e allaga il mondo, di silenzi veri
-
ma di notte si è più soli
quando
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Nel mese di ottobre sotto l’acero
come un angelo che si è liberato
osservo il decoro
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Quante stelle stanotte
veglieranno il tuo sonno,
abbracciandoti piano
e spegnendo ogni suono.
Resterò qui a vegliarti
in un muto dolore.
Troppo fredda è la notte
sulle tue mani giunte,
troppo acerba la mia età
per lasciarti andare
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| La Primavera dell’Amore ha perso il suo profumo
ogni attimo sa di gelido inverno
ogni gesto assume l’aspetto di aghi
tutto parla di misero disfacimento
ogni emozione ha lasciano l’orma fetida
ero una cosa, una proprietà
ero vittima invisibile al
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| L’una accostata all’altra quelle case
calcinate finestre di alveare
in affaccio, dalle scale in cimase
a scivolare minime
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Senza peccato
volano gli angeli
lontano dalle braccia di mamma.
Dio se li porta via
come Satana al volto dei genitori,
tristi pezzi di carne senza anima
lasciati lì nel vuoto del Terreno
a convivere con ricordi belli e pesanti.
Non ci sono
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riposano i corpi mentre la notte
ha tra le braccia nugoli d’ anime
rivolte verso la stessa fonte di luce
ondivaghe
fuori dal guscio esse aleggiano
insinuandosi nei meandri del sogno
si trovano a percorrere
corridoi interminabili
o tra
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Non è semplice riuscire ogni volta a captare
quanto nel cuore altrui naviga
semplicità illusione diventano padroni assoluti
di momenti non sempre all’altezza
quegli istanti dove ogni attaccamento alla vita
risulta essere una vera calamita da non
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E l’ho pagata centomila volte
la vita con gli inganni e il suo dannare
per questa pianta marcia da estirpare
che genera radici in noi ritorte.
Ed ho sperato centomila volte
di spegnere quel fuoco diluviale
che brucia le mie carni rituale
delle
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Io ti amo da morire,
voglio dirlo a tutto il mondo,
perché provo un sentimento
così vivido e profondo
che mi rende assai felice,
si sviluppa dentro il cuore
e trasmette a tutto il corpo
il profumo dell’amore.
Non avevo mai amato
così tanto in
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| Put yourself in my shoes for a second
and imagine yourself.
Imagine the wonder of finding you
Without medicine and without food.
Imagine, imagine yourself,
shaken by the cry of a child
asking for some milk.
Imagine their tears
his sad
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| Qui il tempo è un volo oltre l’aurora
tu immensa solitudine del volto di ieri
quanti ricordi vivono nei tuoi occhi .
Sulle labbra mute parole
spirano verso
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| Con l’animo nudo
mi accingo a scendere
da questo traballante piedistallo.
Neri cumuli di ingiuriose cataste
di legno acerbo
non ardono e non scaldano
l’animo inquieto e desto.
Troppe parole hanno riempito
sacchi di simulato ossequio
e
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| scende la sera
su questo giorno immoto
di tempo dilatato.
È una luce scalza
che taglia il cielo
senza grigi,
nuda e vitrea
pronta per la notte.
Il vento ha spazzato via
pensieri e parole
e nell’imbrunire
di solitudine
solo i tonfi delle
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Quel filo sottile
che ci separava dal mare
era una nuvola scura
appena giunta dal cielo
E le parole pronunciate
a bassa voce
scorrevano come l’alba
attesa da ore
Quasi fossero un ricamo
sul buio che aleggiava
nella nostra stanza
chiusa
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Allorché il gravitar del mondo
sdraiasi su di un’amaca stellata
or cor, sì mio, rifiata di rimando
alla civetta, sulla luna appollaiata...
Fiera e piena, di occhi suoi rapaci,
di guardia ai sogni, sì a me lontani
quanto Atena ordì, ai fiacchi
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Cinque erano le dita
e tutte
al sogno generoso strette
forma impossibile di disegni
ed orma di saggezza.
Cinque erano i raggi
del chiarore al sorgere dell’alba
nel cavo della mia mano
e sulle mie labbra
e dai miei occhi gocce di
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Spesso i miei passi seguono il vento
e le foglie nel loro ignaro peregrinare
ma il tuo nome mi resuscita
dal rosso
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Nel cielo scuro
luce tonda gialla scintilla
è un disco volante
corre veloce
or si ferma
s’apre come conchiglia
si richiude,
torna a volare.
Cambia colore
or è rossa
poi arancione come il sole.
Vola
più veloce della luce
oltre lo
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Non hai chiuso gli occhi
per poter sognare
non hai visto il sole
che attraversa il mare.
Hai cercato tante volte
di poter cambiare,
ma c’è sempre il vento
ed è difficile da fermare
per poter pensare di ricominciare.
Non hai fatto in
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ascoltai i profumi dell’anima
mi avvolsero nel silenzio
dell’ ombrata luna
ti cercai con la mano
fra le lenzuola stropicciate
dall’insana notte insonne
non ebbi risposta
alla follia amorosa
ammantata di carezze mai provate
ti guardai con
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Dovrai coprire di passi la resa,
celare parole di conforto
tra occhi di pietra,
a cui non dovrai aggrapparti,
nel fondo della discesa.
Lancette di carta
flagelleranno il tempo di ricordi.
Dovrai lenire con giudizio le distanze,
le voci assenti a
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L’ho visto tutte le volte che
aprivi gli occhi,
l’amore che avevi per me.
Ho guardato
dietro le tue guance
per
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Fiocchi di neve in balia del vento,
danzavano impazziti
dinanzi alla grande finestra.
Scuro e gonfio scorreva il
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Tremano le sue mani,
nell’accendere la fiamma.
Quella minuscola fiamma,
che rischiara neri pensieri.
La lieve cortina di fumo,
nasconde la sua tristezza.
Il crepitìo del piccolo fuoco,
tenta di raggiungere l’animo.
Il debole rosso tepore,
vuole
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Perché non ti premuri di arrivare, alba?
Questo buio mi mangia
di pensieri, ricordi,
paure, ansie.
Non c’è modo di fermare
la mia mente,
cavallo imbizzarrito e selvaggio;
affido la sua folle corsa alla penna
ed il foglio si macchia di
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| Chi non ha mai avuto siepi?
Limiti, barriere, confini, muri?
Precludono la realtà, non il sogno,
non il lavorio
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Cercava l’anima oscura delle cose
quella che il loro silenzio celava
il sole rimasto dentro i sassi
la voce del mare, aggrappata agli scogli
e nel cielo, i disegni dei gabbiani
le linee del loro volo, le armonie della terra
e quello che il vento,
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Tornerò a volare
anche senza di te.
Le mie ali
sono ancora anchilosate
ma il respiro del vento
mi aiuterà a spiccare il volo.
Tornerò a volare
anche senza di te.
Non volevi che io cantassi
a squarciagola
il Canto della Libertà.
In
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Sogno una vita senza alcun problema,
una di quelle in cui tutto va liscio,
una esistenza senza alcun rumore,
ed acque sempre calme, a veleggiare
sospinto da gentili brezze in mare
lontano da ogni scandalo ed errore:
e se ferita avrò, che sia di
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Ed il respiro freddo, mi tramuta
in marmo! Scende dolcemente il sogno,
a confortare e a rinverdire il tempo
che m’ha lasciato allora in lungo pianto
e incendia l’aria bruciando chimere,
dove ella appare bella come dea.
Col cuore stretto ad una
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Il suo non dire
suscita con la fantasia,
parole che vorresti dicesse,
ricami dorati
e margheritine,
la vedi che vibra
con gli occhi socchiusi .
Il silenzio è una fertile terra,
i pensieri profumano
come fossero rose,
sfiori il suo
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Arrivava da sud
quel vento di scirocco,
muoveva le fronde
d’alberi carichi di fiori.
Scuotendo i petali
delicati e fragili,
trasportava profumi
ad impregnare l’aria intorno.
Ed a me ricordava
il profumo di te
che allora riempivi
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Il viaggio è una bella favola
è leggero come le nuvole
s’insinua all’interno dell’anima
e tutto diventa possibile.
Non esistono più le regole
se il tuo cuore diventa semplice
e si troveranno altri metodi
per avere la mente più agile.
Non si
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“Questo amore che mi dai
è un miracolo divino,
non mi devi lasciar mai,
tu sei l’uomo del destino!
Io non voglio
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C’è un sipario ad oriente
che danza avanti al sole
lontano colore vivente
ora non ci sono parole
abbaglio silenzio ancora
di rosa purpurea dorata
appare divampa l’aurora
talvolta è anche ramata
essenza d’un palpito rosa
smuove affratella
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Non esco mai dal mio cielo
per non incontrare
i tuoi occhi stanchi
ora che ho perduto le notti
Non parlo mai e per giorni
evito di sentire il calore
del giorno
fra un pensiero e l’altro
So che mi spegnerò
lentamente
su qualche nuvola
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La sabbia arroventata sotto i piedi
ci costringeva a correre saltando
in quella estate, mano nella mano;
il vento come un soffio di armonia:
ricordi che, sfumando, vanno via
nell’inverno che avanza a tutto spiano.
Piantammo un fiore lì, quasi
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Ora il male delle membra
oltre che dell’anima m’affligge
e la sera mostra d’essere preludio
alla notte così indefinita.
Non promette miracoli.
L’alba talvolta s’illumina a dispetto
d’ogni peso e d’ogni affanno
mentre si è fuori dal cielo
e con
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Si solleva l’amore a Dio
che stagnava in recinti di difetti
sotto i tetti di una casa cadente.
Nella gioia vive, ora, l’anima mia
che fa sua la speranza
seminando in solchi profondi
le ultime mie parole, nate
nelle notti che hanno
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Cascano col vento
alberi secolari
e ad uno ad uno
anche i grandi Imperi
per allietar
le sirene del mare
che cantano allegre
ai nuovi guerrieri.
Volano al buio
ombre e musiche strane
e oggetti
di generazione nuova,
di tecnologie
e di arti
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| Chiamarmi pur, se vuoi, ne son ben lieta ...
Ed io lo percepii segno d’intesa:
o addirittura un corrisposto amore ...
pur sostendo lei: “Amica e basta!"
Si manteneva invero un po’ distante
mentr’io già preso a coltivare un sogno,
pensavo: “Se
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Messo alle sbarre l’ego
che l’animo inaridisce,
i canuti pensieri annego
pur oggi che poi finisce...
Il Sol le rughe dei monti
dipana ed espira l’esodo
di voci mute ad orizzonti,
alla giovin sera approdo...
Terra fresca di conquista
è una
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Nell’ortichèto er peperoncino birichino
inzième ar sedano accòsto
prenneno pè er deredano
l’acida cipolla.
Grideno
cipolla sei strafica
bona
saporita
perantro da sei acida,
che naturale amaro.
Fatela finita de gridà screanzati
me state a fa
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cosi scrissi al vento
che ti portó via
nei teneri colori dell’autunno
nero su bianco
scrissi come se la tempesta
avesse preso il posto alla bonaccia
non sapendo quale destino
mai avrei avuto senza l’angelo
che mi teneva la mano sul
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Ecco il mese di settembre
e, nelle ampie gole montane
risuona l’eco del mio
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Dell’anima, del cuore e della mente
sono frammenti i versi che finiscono
nelle poesie, laddove
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L’albero caduto
sullo specchio d’acqua
non muore, pensa di sognare
e lascia le sue foglie
come fogli scritti di una poesia
l’albero che dorme, eterea linfa
sali, come il sangue al cuore
mi inganni la notte, il respiro
dove la luna cade nel
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Mai avresti pensato di arrivare a tanto
solo un attimo per scendere in cantina
dove non esiste vino buono
ubriacarsi di un futuro che non conosci
l’unico vitto onde saziarsi
parole baluginano senza sosta
un vero puzzle impossibile da
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Mi chiedo spesso, ma perché son nato?
Capisco che dev’essere successo
quel giorno che mio padre con mia madre
si sono amati in un normale amplesso ...
L’amore obbedisce al desiderio,
pertanto è una cosa naturale
unirsi con il partner che si
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Speravi che cambiasse col tuo amore,
ma tutti i giorni sempre quel dolore;
dentro ai suoi occhi scorgi
quella scintilla, che ti fa tremare
tutta, perché tu sai cosa ti attende:
non baci né sorrisi e né carezze,
ma solo schiaffi, pugni, calci e
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In
questo mondo capovolto
dove
le chiavi
che
stringiamo tra le mani
non aprono
le porte che dovrebbero
nel dedalo
della quotidianità
siamo
destinati a perderci.
Invero
ogni notte
lungo i corridoi del Sogno
molte porte
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Avevo trovato le tue foto
in un cassetto
che non aprivo da anni
e sembravi accennare
Un sorriso accarezzato
dalla luce sfumata
con un segreto qualsiasi
di qualche estate
Probabilmente avevamo
fatto l’amore
in quella notte che le
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| Come quelli del Creato
settimana ha giorni sette.
Roma nacque ai sette colli
e i suoi primi re son sette.
Sette all’Orsa e cinque a Grillo
sette spose pei fratelli.
Settebagni al Tiburtino.
set al bagno asciugamani
sette frati e sette
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| fuori piove
senti che bel rumore
Io e te soli ad ascoltar
le gocce cadere
respirando malinconici ricordi
avvolti in un
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334257 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21421 al n° 21480.
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