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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’091Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Mi fermo ai nostri luoghi
d’incenso paradiso d’amor,
e stellate ore notturne,
a mirar il timbro di quel primo passo.
Il bacio, di tanti momenti e fuochi,
stretto in gola al primo giorno
d’un percorso immortale,
allor di gemelle corde fu fregiato.
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Attingo spesso
i miei versi ribelli
dal silenzio dei vecchi.
Nei loro occhi
apparentemente spenti
cova sornione
l’ardore dei ventenni.
Cerco
di esplorare la malinconia
del loro fervore
attraverso il loro silenzio.
La morte
è
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Soddisfa a volte più quell’impossibile
raggiungimento di un’ambita meta
che la certezza di ciò ch’è possibile,
di quello di cui mai si resta a dieta.
Esiste dentro l’uomo un incoercibile
desiderio d’andare con inquieta
mente verso una cosa
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Non splende in cielo il sole,
le nubi non lo osservano
a essere del tutto sinceri
lo nascondono.
Con gli occhi spenti dalla paura
chi mira il cielo
e, non va oltre la visuale
biascica parole oscure.
Le parole come una lama tagliente
tranciano
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| Sono talmente tanti i pensieri
che facciamo fatica a portarli in grembo
al contrario di quei pischellotti
che dopo nove mesi ti fanno sentire mamma
cercando in loro la completezza della vita
riusciamo persino a chiudere gli occhi
davanti alle
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Amo la notte con i suoi bordelli
con l’ore ciondolanti in caldo buio
amiche nude e spoglie del destino
felici di potermi imbarbarire
con gli echi dell’oscuro trasgredire.
Amo la notte quella con gli inganni
signora sconosciuta del domani
attenta
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Pulsa e scuote il desiderio che brucia
attrazione magica scalpita
non esiste via di fuga
impossibile spiegare
reprimere non serve
quando irrompe
è lei che comanda...
e la fantasia che accende
dentro il cuore urla e palpita.
Balbetta e di
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“Son quattro volte che mi porti a cena
ed io ti seguo perché son curiosa,
però mi parli solo di lavoro,
ma ora voglio
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Poi scenderò
alla prima stazione che capiterà,
tra binari solitari e sporchi.
Scenderò senza valigie e senza meta,
avvolta in una coperta
di nebbia, fantasia e sogni.
Spesso accade,
incantata da misteriose note e profumi,
di anelare a
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Abbraccio il vento del nord
accucciato sui fianchi della collina.
Nella profondità della notte
vedo crescere gli alberi,
fisso le corse delle nuvole
ripasso il respiro della luna,
ascolto lo sbadiglio delle stelle.
Oltre la pioggia
il pianto del
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Anche oggi co’ a’ cattiva sorte
so’ sonate e’ campane a Morte!
E’ er giorno che perdi tutto,
a moje e fii lasci solo er
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Con altre una piuma bianca
sta giungendo a Dio
a metà tra buio e luce
quella che ho guardata io.
Ma ancor prima l’ha vista Lei
confidandomi i segreti suoi
mentre oggi lacrimava al sole
rivolgendogli le sue parole.
Non riusciremo ad accettare
con
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’A pizza a Napule
nun è ‘na pizza:
è ‘nu core!
Chille ca ‘a Regina
ha avuto ‘a sta città.
Se mazzeca, sì,
ma
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Morire è come restare fermi
in un mero pensiero vano.
Vorrei anche morire
ma non cambierebbe niente
e di certo non correrò il rischio
di ritrovarmi anima errante
con te nella mente e le sembianze
di un povero illuso evanescente.
Vorrei anche
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Non ricordavi più quei momenti
che se pure tutto andava male
c’era l’amore a curare le ferite.
Avevi dimenticato come era dolce
l’odore della terra
che stava vicino al mare
e quando si cantava
qualche vecchia canzone.
Eri a volte come
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fasciata dai raggi lunari
sei nata -anima ribelle del silenzio-
trasmigrata in punta di piedi
dall’ombra del passato
alla ritrovata lietezza
del divenire assai proficuo
gemellata con le stelle lassù
la luna ti adora in ogni istante
rischiarando
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Sono arrivati di notte
con le loro parole
e con le carezze fredde
di chi non sa dare nulla
Sono volati dal cielo
in un eterno giro
che gioca con le ombre
e col segreto delle cose
Hanno sussurrato dolcezza
per poi attendere l’alba
e sporcare
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Non ti bacerò
non stringerò le tue mani
non ti farò una carezza.
Mi basterà guardarti negli occhi
per capire
quel che non mi vuoi dire.
Mi basterà sentirti vicino
e ascoltare la tua voce.
Ti accarezzerò con l’anima,
non sentirai il battito del
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| Si schianta la pioggia sui vetri,
il vento su pini secolari.
Troppo fragili per resistere
al rumore assordante del cielo.
E tremano
allo squarciare dei tuoni,
trasparenti
allo sferzare dei lampi.
Poi s’accasciano
come soldati abbattuti dagli
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Una luce nel buio, un passo ancora
e coraggio e speranza si poseranno
con nuove ali,
al nascere di una nuova alba.
Ma ogni alba,
ha l’amaro del ricordo,
dei binari di morte
dei fumi che inorridivano l’anima,
dei passi sincronizzati dei
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Beati coloro che non hanno certezze
i non -isti, i non animalisti, i non ambientalisti,
i non femministi, i non
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Scavo nell’argilla dei ricordi
accosto tendaggio al divenire tempesta
e penso, penso al quadro tuo più bello
a tutto ciò che sul mio cuore resta
tra i silenzi al circondo dei tuoi fiordi.
L’infinito accarezzar d’amor fuscello
itineranti baci al
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Appena oltre
l’attimo di questo tempo,
che troppo lento...
ma se ne va,
io sono qua, per te.
Ho con me
notti di sogni esplosivi
che sono come sempre
da te condivisi.
Là dietro lo stagno
c’è il roseto che tu ami,
e le adorate lucciole,
non
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Ti racconterò alle mie malinconie
Parlerò di te alla notte, alle finestre chiuse, poi alle stelle
e alla mia fottuta voglia di morire
Tienimi
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Sono tornato ieri e al cimitero
ho fatto sosta – lo faccio ogni volta -
ho portato dei fiori e acceso un cero
a mia moglie che giace qui sepolta.
E, come sempre, in questo luogo austero
l’anima mia è dalla brama avvolta
di visitare amici che ora
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Non basta urlare che mi manchi tanto
se il cielo è sordo ad ogni mio lamento,
che si disperde e muore in questo vento,
che soffia forte e non mi frena il pianto!
Non ha scalfito il tempo il tuo rimpianto,
perché l’angoscia non si placa e
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Leggi scruti ed il pensiero corre lontano
rimembranze si accavallano
vorrebbero poter unirsi all’oggi
fantasticando insieme il domani
pulcini hanno preso il volo
sono sgusciati via all’improvviso
chioccia e galletto si guardano negli occhi
non
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Che odora
di Surfinia
e mimosa pudica
gocce di eterno
e di dopodomani
di baci nei capelli
e nell’io più
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Mio piccolo cuore
dentro te si nasconde
meraviglioso amore
che sia triste,
che sia felice.
Sentimenti impagabili
incontrastabili
per affrontare
ogni
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Una volta nella vita
vorrei vivere in un sogno,
dove tutto è fantasia
contornata di poesia.
Una volta nella vita
vorrei avere un’avventura
per provare un’emozione
ed un fuoco di passione.
Donne, donne, sono pronto,
disponibile per voi!
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Regnano i ricordi ove
insidie della vita
s’affacciano al sorgere
del sole.
Un giorno di pace
in quel villaggio
oppresso dal regime
espulsi riprendono
il cammino
per un nuovo giorno.
Aurore trascorse
in turbinio di marce
vite cadono
nel
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La nebbia
mi avvolgeva
sfumando
i confini delle cose.
E più
non era evidente
dove finisse
la mia interiorità
e il Mondo
cominciasse.
Strana bruma
che
i pensieri confondeva
nascondendo
alla consapevolezza
la
consapevolezza
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Finché non asciugherò questo inferno
non potrò guardare il cielo
come se fosse una distesa di stelle
appena accese dal fiato di Dio
Finché non potrò baciare la tua luna
non saprò se le nuvole sono nere
o candide come la neve d’inverno
quando il
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Il colle è là
con il suo bosco,
nella musica del vento,
lui parla con la luna,
si è fatto bello per la festa,
l’ha vestito maggio,
ora si gonfia,
ma fa la voce dolce.
Io lo imito,
non parlo con la luna
ma con Dio
che qui è vicino.
Mi sento
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il cielo tinge di rosso l’aria dei pensieri
il mare sbadato spezza la quiete degli scogli
navigano a vista le ombre
la luce di uno sguardo
ancora per le anime
tra le mani come dentro una conchiglia
parole di un segreto da ascoltare
un respiro
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Sulle note misteriose della notte
più riesco a sentir la sorte
sussurrar speranza di luce
nel buio d’un pensiero che tace.
Non so mai ove mi condurrà
desiderio di libertà
ora marinara ignota via
ove lì scriverò poesia?
Si effonde chiaro
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Lui aveva occhi verdi come i imiei
il freddo invincibile della pelle
rinsecchita in calendari.
Nulla lo intenerì del viaggio.
Non il tailleur bianco sporco
non il giallo della cutrettola malaccorta.
L’arma andava conficcata
negli accesi
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tu, tu che sei diversa
da tutte le altre donne conosciute
crisalide vestita di primavera botticelliana
adorata bimba nascosta nei fregoli immani
perlomeno esisti e risiedi tu nell’universo
adornata gemma di arcobaleni in fiore
le tue grazie sono
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Non essermi tormento
se già mi sei vissuto dentro
nell’angolo più recondito del cuore
quando sognavo di camminare
ai bordi delle mie primavere.
Togli dall’occhio la trave
guardami di verità
poiché vestito di menzogna
hai spento la fiamma
che
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Ad occhi chiusi riconosci il tuo amore,
dolce feeling, intuito non sbaglia
fin dal primo istante viso abbaglia
splendente come di luna al chiarore.
Sono soltanto simboli formali
portare cioccolatini e gioielli,
salutarsi, dir ciao occhi
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Demone maligno crudele mi assalì ferocemente
tentò di annientarmi
nel corpo e nella mente
farmi morire lentamente,
non ci riuscì.
Sul lungo cammino della mia esistenza
angeliche donne umane dalle ali d’argento
corsero da me in un sol
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Un amplesso
di passione con te
e il dopo non c’è.
È l’istante
a fermare l’attimo
cristallizzandolo nel
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Propete ’nfronte ‘o “Scoglio Ventiquattro”
nce sta da sempe
na funtanella ‘e ghisa antica assaje
addò ogni juorno
precise
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Dentro questa terra muta
a scorrere acqua e sale,
tra le radici di linfa di vita,
germogli abbozzati
di futuro prossimo.
Sento il respiro dell’erba
dentro quest’aria strana,
annuso i colori del vento
nel ricordo di noi
quando memoria non
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E più non sopportando quel lamento
del popolo in catene e prepotenza,
si mosse ardita e usò la sua avvenenza
contravvenendo al regio impedimento.
Bella d’incanto, eretto il portamento,
in quel salone immenso entrò,pur senza
farne richiesta al re e
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In una nitida giornata
la ragazza raggiunse
una contrada fiorita,
ascoltò i fischiettii degli uccelli,
e traballò per il penetrante profumo
e, quando vide le rose
gli rivolse un inchino.
Dal silenzio ossequioso
la rosa rossa la osservò
e, dallo
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Il FESTIVAL
della canzone si sveglia
e va in cerca
di Big e nuovi talenti,
li ricerca tra cielo,
terra e mare
pur d’imbandire il palco
di stelle lucenti e cadenti...
Va e bussa
a Artisti di oltre tomba
per riportarli
su quel palco tra flaish
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Quando credi di essere felice
devi sempre lasciare una porta aperta all’imprevedibile
come sanguisuga è pronto a rivoltare il momento
il destino vince ogni partita
bisogna farsene una ragione
inutile arrabattarsi per il contrario
non tutti sono
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Vorrei entrar nel cuore delle donne
per legger tutto ciò che c’è nascosto,
segreti e intimità più riservate
che celano in
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Seduto sulla mia terra piangente
vedo un popolo stanco
lungo la riva lontana bagnata dal mare.
Genti straniere al passaggio vibrante
di calpestii battenti sulla sabbia,
richiama il colore di patrio fazzoletto
spartito da frangenti onde.
Natie
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Come una piuma ancheggi
nel tempo di questa stanza,
danza con me, amore mio, danza
sarò qui a tenerti per mano
accompagnandoti in questo ballo di vita,
e sarò al tuo fianco, anche quando la luna
s’illuminerà oltre il limite della collina...
danza
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Chiudiamo questa sera
e ritorniamo alle tracce
di qualche ombra dimenticata
sul bordo del tempo
Poche parole guariranno
le tante ferite aperte
e i gesti cresciuti
sul selciato della strada
Non basteranno a farci morire
sulle tenebre di una
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Ho sognato mondi inesplorati
vaste campagne colme di ulivi
ed il mulino che bagnava di vita le rose.
Ho sognato il Natale
il vestito buono, il regalo da scartare
al riparo di un albero addobbato di speranza.
Ho sognato la tua mano che mi
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A disegnar la vita v’è un giardin fiorito,
è un anima gentile a porgere un saluto,
tratti colorati ad ombre e chiarori in
freschezza di calici d’amore.
Fiori novelli intrisi di profumi e
gemme a sbocciar su rami inermi,
frescura d’erba a tesser
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Don Sasiccio e Don Frichino
so’ venute a tuzzulia’
propio areto a chesta porta
pecché vonno sciaveca’
e sapenno ca Sisina
nun se sente ‘e scutulia’
se ne vanno p’a riviera
c’a speranza ‘e ruseca‘.
Don Frichino e Don Sasiccio
so’ cumpagne
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Quante parole
cucite sotto pelle,
aggrappate alle ciglia,
mosse dai pensieri,
soggiogate dal raziocinio,
sciolte nei sogni,
sventolate al vento...
Quante parole dimenticate
nelle pieghe dei giorni,
arrese all’evidenza,
spolverate di banalità.
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Ricordi,
in un marmo dove hai scritto
il suo nome,
col sole al tramonto,
che rende gialla la luna;
Il tempo
è albero che le perde le foglie
nutrono il cuore
e ispira poesie.
Per i vecchi
ha uno scialbo sapore,
è frutto avvizzito
con
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In un lontano giorno,
bussò alla porta l’ abisso.
Gli occhi si spensero,
il corpo si fermò,
l’anima tremò.
L’oscurità della felicità s’ impossessò.
Caddero gli appigli della speranza,
tutto perso sembrava.
Anni passati nell’ oblio,
l’ inedia
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Pettinatura e viso di fanciulla
dalla gota rubiconda e piena
che con grazia soave si trastulla
fra il ricamo e un libretto
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E se un giorno
ti dimenticassi di me,
spargendo sale
su ferite aperte,
se una porta
si dovesse chiudere sbattendo
su parole ormai sbiadite,
ricorda le promesse,
piccole gocce
in un mare di dimenticanza.
Non rivivrò di un passato
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334246 poesie trovate. In questa pagina dal n° 20101 al n° 20160.
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