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Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Gerardo Cianfarani | |
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La parola sospesa
tra corde vocali
non fu detta
ansimò disperata.
Cedette allo scrivere
un libro inghiottito
di
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le sinuosità delle fantasie
pervade l’eccesso all’infinito
nella voglia di superarsi
amarti all’estremo dell’enfasi
percuote la mente distratta
nel divenir soave d’emozioni
cadere nel peccato sublime
rafforza la voglia di ricominciare
ad
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Oltre la finestra origami di preghiera
bisbiglio di mandorli spauriti
mentre nuvole sciolgono nodi
a grondare cristalli sulla pancia della terra
martoriata, sventrata dall’inganno, da poeti amata.
Morde l’affanno
inchioda l’innocenza di
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tutte le orme
in mise en abyme
prose di
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È tutto lì
nei miei occhi
ciò che avrò
da raccontare.
E se gli
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Si sente che il cielo
non è come prima
hanno visto pure una stella
non brillare più
piangeva, voleva guarire
senza morire di dolore.
Ci manca la pioggia
che non c’è
ed il vento chissà dové.
Si sente il cuore
perché non ve rumore
la gente
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| Pensando al mare
non posso ignorare
il suono greve del guscio
vuoto d’una conchiglia
allo
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| Mi calo
nella sua immensità
che è il punto d’arrivo
e la sua partenza.
Mi precipito
nella sua profondità
fatta di
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| Scrivo solo per
sentirmi viva
nonostante le mie morti
recidive e oppresse.
Scrivo solo per
sentire che le mie parole,
attraversano qualcuno,
restituiscono carezze,
profumano certi pensieri,
illuminano idee.
Scrivo per far riaffiorare
la mia
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| Ticchetto le dita sul tuo cuore,
senza di te non sono mai
andato da nessuna parte
perché ho capito che solo
con te l’amore esiste.
Ed io sono
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| Al rosso tramonto
canta un merlo sul ramo
e scendono rondini in volo
tornate ai nidi d’un tempo.
Son liberi i cieli spaziosi
d’ogni metallico volo
volteggiano falchi e poiane
nel silenzioso spazio infinito.
Un leprotto avanza furtivo,
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| Affaccio
la malinconia alla finestra.
Insopportabile il silenzio,
impercorribile la via del cielo
con questi occhi
che gocciolano tristezza.
Pesante è il fiato
su strati troppo spessi
a ridurre l’incognita del poi.
Il poi non ha voce,
non ha
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| In questo giorno di Passione
ho una bestemmia che mi sfiora le labbra
un cilicio in fondo al cuore
e Dio nel mio sangue sguazza.
In questo giorno di Passione
la Verità rimbalza
come una pallina magica
tra le vene e la ragione.
Ma il papà di
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| Nella più assoluta solitudine
Dio muore sulla croce,
ma silenzioso rinasce, nuovo
nel mio essere più profondo.
Lascio, ai boccioli
che stanno per aprirsi
la mia sconfinata gioia
perché la tengano viva
sulla faccia di questa terra.
Si fanno più
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L’odore del mare accompagna flebili pensieri
refolo di ricordi a rimestare la paura del domani
lo sciacquio delle onde mantiene sveglio il cuore
la mente è là con le inevitabili scelte, i suoi percorsi.
Schizzi sorvegliano il delicato, snudato
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La vita è crudele
ti fa vedere in ritardo quanto avresti potuto fare
si prende gioco di te
elaborando ogni quisquilia agli occhi altrui
un vero assalto al proprio vivere
capace di neutralizzare
.
rimorso la vera piaga
quel neo che non si
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Le due tortore che nei dì passati
tubavan allegre in su del basso pruno
il nido han fatto or lì nell’incavo
di una una
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| Non sono dentro le dicerie del giorno
Mi spoglio e mi vesto d’indifferenza
Calzo scarpe che hanno percorso all’inverso
Abiti ventilati di mattino, scaldati al sole
Mi piego all’imprudenza di un sogno
Raccolgo desideri, ceste di ghiotti versi
Mi
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È molto briccona
bimba cattivella
figlia di Corona
assai birbantella.
Forse è molto astratta
ma tanto molesta
può diventar matta
se c’è gente in festa.
Un dì Coronella
vagò per il mondo
si sentiva bella
era giramondo.
Andò prima in
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Il ladro penetrò dentro alla stanza
e si posizionò vicino al letto,
ma proprio in quella strana circostanza
la donna si
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Riportami al vento,
alle spire stringenti del vortice da cui discesi.
Celeste volteggio senza brusio,
solo silenzio.
Lontane le spume biancheggianti,
le voluminose creste che imperano all’orizzonte,
perenne.
Lontane le forti mareggiate che
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Come
un’ombra
mi ha seguito.
Subdolamente
le mie stesse orme
ha calcato
e
vorrebbe farmi credere
che
il caso
sulla mia strada
l’abbia posto.
In realtà
alla mia nascita
ha assistito.
Lungo
il sentiero
della Stella del
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Eccomi Padre, issato sulla croce!
Tutto è compiuto e gemo di dolore;
non ho respiro più, né più la voce,
ho chiodi agli arti e pur trafitto il cuore.
Manda il tuo raggio Dio! È troppo atroce
quest’agonia che allunga il mio terrore;
non chiedo a
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Lo so che le ombre
ti hanno accarezzata fino a tardi
e che queste nuvole vuote
non hanno pianto lacrime nere
Finché non te ne sei andata
ed io non sapevo percorrere
altre strade oltre la mia stanchezza
sempre presente fra le ciglia
Lo so che
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1) Nel mezzo del cammin di primavera
mi ritrovo chiuso in una stanza scura
senza risorse e con la tasca nera.
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2) Ah quando a dire e quanto è dura
non poter veder la luce del sole
che anche a guardare il cielo fa paura!
,
3) E a uscir di casa è
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Dai fregi dei dotti sin al di là dei colori
tramano le tende nei foschi già vetri
che stagliano raggianti arie di lame
come sogni fieri al luminar delle tele
ai convivi di sere che abbracciano i giorni
tra le ore affacciate alla vista dei
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Quanti mari senza onde
vivono sui freddi pianeti del cosmo:
forse erano pianti del vento
che cercavano amori caduti dalla spalla del cielo,
granelli di stelle dispersi nel freddo di un inverno,
angeli di neve
aggrappati agli occhi del tempo,
oasi
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Ho un’anima del tutto efflorescente
ma per principio non la seguo affatto.
Per il buon Dio è un gene intromettente
e sboccia appena in due si compie il fatto.
Simillima all’autore del contratto
mi chiedo e mi domando in dubbia mente
se dentro me
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Bionde, alte, eleganti
ballavano le spighe
dell’odorato frumento.
Sulla strata stretta
che divideva il campo
io e te abbracciati,
rossi in viso e luminosi
ci aspettava l’ombra
del salice selvatico.
Cerchiavano lo stagno
le farfalle, invitavano
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Steppe e cespugli di more, covoni di fieno arrotolati e
cavalli imbizzarriti a pascolar fra prati verdi e fieno da tagliare.
Se fossi estate sarei un tiepido mantello di colori delicati,
carillon di suoni ad incanto
ed un alveare a donar miele.
Se
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Non trovi la tua poesia
perché corri
come fai a specchiarti
nello stagno il viso
se corri?
-
Non lo
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| Sei nato lì
bel ciliegio fiorito
tra i castagni possenti
che s’agitano al vento.
Nato da un seme
che errante
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| Guardi quel numero una volta tanto caro
e spuntano i brividi
com’è possibile quell’inversione di marcia
uno scherzo proprio di cattivo gusto
al quale mai potrai abituarti
eppure scrutando attorno ...
rimembrando vite
si ripetono nel tempo
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Erano sogni, tra mani sciolte, da districare nella luce.
Erano momenti, cementificati dall’indifferenza,
sul selciato del giorno,
abbeverato da idee da disintegrare,
ormai disfatte,
dall’alito dell’addio.
Erano speranze ramificate dal passo del
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Confitte sono le tue mani in croce
da grossi chiodi, o Cristo e nel dolore,
accetti la tua resa per amore;
cosciente, né un lamento né una voce,
nel mentre attendi che si oscuri il sole!
Tese sul legno quelle mani, aperte
a benedire in piane lì
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Vestita di pioggia
spogliata nei giorni nudi
la ragione in bisaccia
sbadiglia di silenzio,
rinchiusa nel
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Brillano le luci
dell primo mattino
sulle ombre rapite
dei miei occhi stanchi
colmi di malinconie infantili
Le nebbie ancora assopite
mi seducono di stupore
fra le canne bagnate di rugiada
lungo i fossi rigogliosi
di fuscelli d ‘acqua
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| E all’ improvviso si abbatté sul mondo l’ oscurità,
le strade divennero più silenziose,
la gente andava in giro con mascherine per tenere lontano il virus,
la gente moriva ammassata negli ospedali,
non vi fu posto nemmeno nei cimiteri,
i loro
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| Il mii cuore viene attraverso da un bribido,
incapacitta di gestire una battalia cosi grande,
senza precedenti senza vedere
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| Mio Dio del celo,
che porti nel cuore di ognuno di noi,
sentimenti di purezza, fadeltà,
Verso tutta l’umanita.
Crea una colomba speciale
in quest’anno così particolare,
abbia un messaggio d’amore. salute, pace, speranza
e luce nell’anima in un
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Mentre dormivo agitato nel mio letto
nel sogno mi è comparso un arzillo vecchietto
che lentamente e con grande delicatezza
mi arruffava i capelli e faceva una carezza.
Nel sogno quel vecchietto ben narrava
di un parco dove spesso lui
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Vivì |
08/04/2020 06:21 | 790 |
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La vita umana
non è importante
qualora un corpo
giace per terra,
perché c’è pronta
...l’attenuante:
“E’ naturale ...
se c’è la guerra! ”
E c’è chi vive
con i milioni
e non gli importa
del mondo intero ...
e c’è chi fugge
sopra i barconi
per
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Viaggio da solo
ha sete il mio sguardo di bellezza
dove si mostra la solitudine del creato .
Cammino nei secoli
che si mostrano nei passi dell’uomo
nella roccia violata
nei sentieri sterrati
fino a spiagge deserte
dove il blu sfuma
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Ho imparato a vivere
sulla brezza del mattino
di chiari respiri
bagnati da rugiada e sogni infranti
adesso cammino
sulla riva dei miei pensieri
tra i confini di un’emozione
che vuole nascere e poi morire
fino a raggiungermi
oltre il bisogno
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Ammanta il sogno latente, o Artume,
questa notte e l’intimo ch’è nel grembo;
con il tuo quieto e argentato lume
e io ti veglierò il volto in ogni lembo.
Amorevole ala di uno sbadiglio
o tu gemma, addossata alla mia spalla,
nell’armonia di questo
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Angoli di veglia
nei monologhi
tratti gli
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Luna hai scelto Lei
Donna nei sogni miei
per custodirne mistero
tuo latte suo seno.
Femmina divina d’argento
forse m’hai prescelto
a raccoglier tue note
da condivider con fate.
Mi cerchi ogni notte
per svelarmi sorte
io mago a mezzanotte
Tu
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Il taglio obliquo della collina
è una via senza marciapiedi
affacciata sul cielo
brulicante di vita.
Ho assaporato
la frenesia delle lucertole
e il ronzio delle api
il turchese scalzo
e ogni ramo
rigonfio di gemme.
Ho camminato
su sentieri
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Ti regalerò la mia dolcezza
in ogni nostra futura occasione
e ogni attimo sincero da vivere assieme,
te ne farò dono dopo
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La città è morta
quando non mi tenevi la mano
e ti voltavi dall’altra parte
per non vedere il cielo
La notte è finita
con la nostalgia delle nuvole
costrette a piangere
la pioggia dei giorni senza luce
Non è ancora scomparso
questo dolore di
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| “Permesso, devo andare posso uscire? ...”
Il figlio mio m’aspetta in casa al mare,
ma il foglio con richiesta a compilare
è cosa che mal riesco a digerire.
Me stesso, al sangue mio dovrò mostrare
poi mascherato al pari di un bandito
e a lui vicino
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| Chissà per quale volontà
mi ritrovo qui,
a costruire castelli di sabbia
sullo scivolo ripido di un piano instabile.
Forse era scritto,
forse a manovrare il dito è il nostro errore,
il falso mito di credere all’Immortale.
Forse l’uomo mente a se
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Nel mezzo dell’inverno sei arrivato silenzioso
in punta di piedi come se sapessi che annunciandoti
ti avrebbero temuto.
Non hai avuto pietà ne compassione.
Non hai considerato i sogni di nessuno.
Hai seminato paura e terrore.
Volevi dimostrare di
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La svolta arriverà
all’uscir di casa,
dopo che ognun
vedrà la sua ferita,
e chi ha perso e chi ancor travasa...
avrà voglia di rifar la partita,
di rimettersi
con più voglia al gioco,
sa già che sarà lunga la salita,
sotto un cielo caldo e
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Ti allontani in un vuoto di nebbia
e io a seguirti col mio bastone bianco
intenta a schivare barriere
e vuoti d’asfalto.
Il bisbiglio del cuore mia unica guida.
Si fa sempre più attento l’udito
a che non si perdano sillabe
in un discorso vergato
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EL PRINCIPIO DEL FINAL (Traduzione inclusa)
Las campanas suenan sin parar
suenan a fiesta por no llorar,
todos esos
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Una sola farfalla volteggia
sul verde giardino, sola,
non chiama, ma cerca
fanciulli per farsi rincorrere,
sembra che se ne vada,
ma torna più decisa,
mi cerchia, va sulla siepe
solo per guardarmi negli occhi,
strappo un fiore, allungo la
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Dalla finestra di casa che apro ogni mattina
l’occhio mi cade sulla svolta della strada
che abitualmente attraverso
con passo lesto.
Macchie di muffa si confondono
con granelli di polvere,
e, si disseminano sulle strade,
il vento, le muove in
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| Ero figlia di quel silenzio che varcavo di luce la notte e stretta mi teneva nel suo incanto.
Ero figlia di quella Terra, lungamente odorata nella pioggia, di muschio e resina vestita, di canto.
Incinta di gioia cercavo il mare.
A partorire amore
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334235 poesie trovate. In questa pagina dal n° 18661 al n° 18720.
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