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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’059Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Di adamantina onestà rivestita
la purezza d’animo di così gentile
e garbata creatura, diafana l’essenza,
stupisce chi dall’incanto è rapito.
Esile il corpo traspare di luce
che la pelle carezza col suo scintillio
e la rende tremula e d’amor
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Caro amico quella montagna che tu
amavi tanto ha voluto rapire il tuo
sorriso e in quel volo mortale far volare
l’anima
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Come ogni giorno
anche stamane
l’alba casta e pura
inizio di divina creatura
allontana le ombre
della motte
dando ad ognuno
la sua croce...
Tu sarai con me
ad attenderla
felici di salutala
a cuor contento.
Oggi,
i miei occhi
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Sono cadute le ali
non c’era nessuno
sotto le nuvole non c’è
mai nessuno a raccoglierti
dov’è il mio corpo?
Piccole onde del mare
di quale linguaggio siete mistero?
Si spezza l’alba nell’ inchino
quando il tempo ci guarda
e nel silenzio, la
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Ho sognato la guerra.
Invece di combattere
mi nascondevo in pietre cave.
Da lì, immobile come un dente
appena spuntato
ascoltando la voce degli spari
spiavo il nemico
che alla fine se ne andava
col fucile in mano
e un mezzo sorriso
incredulo
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Non è che tutti i giorni si possa chinare il capo
bisogna anche ribellarsi a quanto viene imposto
non significa non accettare anzi
è un voler far comprendere che il cervello
macina e macina non vuole arrendersi
sottoponendosi a pressioni
alle
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“Gli uomini non cambiano” cantava
la celebre, compianta, Mia Martini
ed ogni volta che l’interpretava
fioccavano gli
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| Nelle nebbie
di una scogliera
osservo l’ondeggiare del mare
echeggia una voce
dalla bianca spuma zampillante
baciando il
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| E mi tormento nel silenzio del tempo
se almeno ci fosse luce
trafiggerei l’ombra e tornerei
nel sogno e nell’amore .
Tra sassi e deserti
vivono i passi che nessuno ode
forse l’umano sentire
è distratto dalla vita
e non teme la morte .
In
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Ascolto quasi insofferente ormai le maldicenze
altrui...
possibile che a nessuno interessi
l’animo umano e i suoi mille volti?
Parole e giudizi buttati al vento come fossero
bolle di sapone
eppure chiunque potrebbe trovarsi in difficoltà...
cosa
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Il mare nero
di quegli occhi cupi
rimescola gli umori
scompone i fondali
riverbera gli schizzi
nasconde le lacrime.
Generato dalle raffiche
di cupo maestrale
ringhia e rumoreggia.
Come caldo respiro
conduce i sensi
dove osare è lecito.
Il
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Il subbuglio d’un bacio
chiama l’ore più tempestose
tra le pieghe più remote dei nostri corpi.
Non si disperdon mai al mondo
l’onde
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Con l’avvolgente mia gracile scorza
scanso baruffe da vari furfanti...
batto e ribatto con tutta la forza
sotto pressanti intemperie oppressanti,
mantengo duro il mio opporre obiettando
fra sofferenze, crucci e i miei dolori,
vengo pervaso dal
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Sei cielo di fuoco!
Sotto il cinereo bruciato
dall’impronta della mia voluttà
contro te.
Così,
con quel peculiare impeto
deciso e lento
nelle sue sconvolgenti movenze
a ritmo di audace sensualità,
per farmi girare la testa e il cuore.
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Il colmo respir di color sommi d’amor
nella nostra danza felice
ci spoglia di tensioni e nuvole.
Nel cuor un altro spasmo,
d’una coreografia scultrice,
carezza le lusinghe delle nostre essenze.
E una cara fibra d’arcobaleno,
col tramonto in
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Strana la vita
invaghita di un sogno
arreso e stanco
dentro un corpo
da restituire.
Strana la morte
accucciata dietro l’angolo,
velata di filtri illusori,
stretta di mano
fredda e sfacciata.
Strani questi giorni
confusi e spauriti
a
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Le luci che stringevo
erano le ultime stelle
rassegnate al momento
più vicino alla notte
E tu eri stata più bella
di me che piangevo
i tuoi abbracci di seta
appena fuori dal cielo
Con le viole appassite
che ci guardavano
morire lentamente
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| Un venticello tiepido
mi scompiglia i capelli
mentre osservo il mare
al calar della sera
Penso a te come sempre,
e una gran nostalgia
mi prende l’anima e il cuore
Come mi manchi amore!
Un gabbiano solitario
si appoggia soavemente
sullo
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Nascondi la mano, ora
non farti vedere, non serve a nessuno
e qualcuno potrebbe non capire...
è solo un gesto dettato dal cuore
solo un atto che molto assomiglia
al rispetto e all’amore
verso chi la difficoltà davvero la vive.
La vita sarà come uno
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Vedo e non vedo
i sogni che prendono vita,
ripasso le notti bianche,
incredibilmente vere,
ma i sogni poi,
non sbocciano
e se si fanno vedere
non hanno il colore,
sono grigi, opachi.
Una stagione nuova
sento che avanza, mi cerca,
mi lascio
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Proverò ad intonar canto
nei suoi occhi d’incanto
quando cielo muterà colore
nel tramonto da sognare!
Emozione a mille
ma saprò cosa dirle
ove ammaliata ascolterà
poesie d’eternità!
"Pur se ancor non sai
t’Amo più che mai
immenso sentimento
tuo
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| No, non parlate più,
non servirebbe a niente
devo ascoltare il cuore ...
amo la vita e ...
voglio sentirne il rumore ...
Ditemi ...
com’è il rumore della vita?
No, no, non è
la macchina potente ...
non è accumular denaro!
No, no, non è
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| Quanti ricordi
d’un distante trascorso
tra audaci vestiti
e pasti nascosti,
fugali risate
e cuffiette assemblate.
M’abbracciava contento
il folletto Remigio
divertito o sconvolto
colorato oppur bigio.
“Leccaculo! Leccaculo! Leccaculo...”
lo
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| Gli occhi all’abbacinante luce
e, nella cortesia del contegno
sazia l’indugio del mio tempo.
Grato ai teneri
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S’espande la luce
nell’incantevole gioco di specchi
un caleidoscopio di volti
dentro gli occhi
e sulle labbra
il profumo del tempo
condensato
in ricordi di frutti acerbi.
Desiderio di neve
sciolta nel cuore...
e così malinconica
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Nell’afa della calura estiva
alla finestra nel cercar
un poco refrigerio dal fresco
della sera là tra gli alberi
bisbigliar sente dolci parole
tra innamorati e il pensier
corre a sere estive assai
lontane quando d’amor parole
le venivan dette
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Un urlo silenzioso, disperato,
a squarciagola pur se sono muto
gridato a te che amo e che sei sorda;
e l’eco di quell’urlo, rimbalzato
su morbide pareti di velluto
dall’universo stesso già deborda,
poi fonde spazio e tempo in un boato;
e mi
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Sì come batte l’onda sulla riva
e poi ritorna e ancora più s’infrange,
così la vita vaga alla deriva,
con giorni in cui si ride oppur si piange.
Guardo l’alcova vuota di lei priva
e nel ricordo il cuore ancor rimpiange
gli istanti in cui veniva
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| Seppur celeste
com’è triste il cielo questa mattina
non s’ode più quel garrire
che tanto teneva compagnia
in quei voli che facevano sognare
solo tristezza nel prendere atto
che l’autunno è alle porte
previdenti rondini non vogliono
“rimanere
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| Sogno tutte le notti
attraverso il prato e le luci
stendo le mani verso la pace
quando si apre il sipario
e si comincia a suonare
quando i bambini corrono
nei cortili che erano i nostri
sogno tutte le notti
ho imparato a sognare
a nuotare nei
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| M’hai portato in una camera d’albergo,
t’ho seguito con la febbre dentro al cuore
e nel mentre mi spogliavo
per concedermi
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| Rimane sospesa la luce
a volte bagna
la prima aurora di uno sguardo
fino a perdersi nei ricordi
di ubriachi
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| Guardo seduta su uno scoglio,
onde che si dimenano e,
nella spuma bianca portano a riva,
conchiglie e sassi.
Da lontano,
occhi seguono quell’andare frettoloso,
pensieri si mescolano e,
di salsedine e sabbia
profumano.
Non c’e solitudine,
si
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| Penso all’amore
nei miei sogni
in deserti di guerre
nuove e vecchie,
figlie della storia
fatta da uomini
che avevano e che hanno
i miei stessi passi
e forse anche
i miei stessi sogni...
poi cerco l’alba,
invece trovo te
dormi e mi abbracci,
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Qui,
poco lontano dal petto
ci sono alberi soli
che hanno dato tutto
Per una goccia di pioggia
lontana dal cielo
e per qualche silenzio
nel buio non corrisposto
Qui,
quasi vicino alle stelle
c’è il tempio di un mondo
che non sa più
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Mare che bussi forte
alle mie sponde
spingi lontano gli occhi ad indagare
non ti crucciare se il gabbiano langue
ogni orizzonte parla la sua lingua.
Ci sono anfratti dove l’onda muore
e croci che sigillano maree
dietro i rosoni gocciolano
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Sotto l’astri non fermarti,
in questo bacio che fa sorridere,
a costruir il sapor fine più reale.
Il sentimento d’un cuor dannato
s’inchina al desider più sorprendente
della passione che il saliente aere custodisce.
E s’avvera ad occhi chiusi,
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Riemergono i sogni
lì ove s’increspa il mare
tra onde senza tempo
profumate d’Amore.
E vento d’estate
dolcemente
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Se
osservando
dell’io
il cangiante riflesso
che
dagli specchi della Vita
indietro mi torna
in quello
erratamente mi riconosco
come
una vecchia foto
il Mondo
tra le mie mani si scolora
e
dell’Inaspettato
più
la danza
non
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Si consumerà, presto o tardi,
questa mirabile farsa, malriuscita,
in presenti monocordi,
impunemente, prude avvinta la vita...
Di dentro, immoti fuochi
anelano, accesi, la fiamma,
e sapienti scintillare gli occhi
di imperitura calma...
Di
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E come disse il merlo alla Ketina:
“Tu placati ché sai solo mestare
la lingua triturata per vangare
parole senza senso la mattina
come l’aurora impregna l’aria fina
che trovi solamente al tramontare
appena la cornacchia per cantare
si tuffa
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Se tento
di fissare gli specchi
mi vedo già nel passato.
Se fotografo il cielo
non posso entrarci
che da un’illusione
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Mi perdo nel cielo che racchiude il tempo
che fu d’amore e illusioni.
E più ricordo e più sento in me
l’ombra di un infinito tramonto
ammaliato nel dolce canto dell’attesa
in quel battito di ciglia
che apre nel suo sguardo
la luce infinita del
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| Un cielo chiaro
trasparente
sue ali, al sole
tracciano l’infinito
un oceano azzurro
mi allaga il
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| Nemmeno saremmo un respiro
se non fosse soffio degli altri
luna di giorni e soli la notte
la vita pregna di ore più
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| Le mie pareti emotive
umide, si sfaldano
al suo sfiorarmi veloce.
Ho scelto tra molteplici
tecniche d’emergenza
Applico al muro esistente
un cartongesso
bianco, levigato, perfetto
in mezzo resterà solo aria
e qualche insetto
destinato lui, a
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Ma quanto era bella la vita
nella nostra casa
baciata dal sole
accarezzata dalla luna
vestita di stelle!
Tu
mio albero di vita
rami d’amore
radici nel mio cuore
io
foglia innamorata
danzavo al tuo respiro,
tra le tue braccia
fiori,
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Corre lo sguardo nel tempo in cui
si perde il pensiero mio,
nella stesa di un dolce panorama
di boscaglie dal verde cupo e brunito,
mentre il grano è del colore smeraldo!
In tale armonia fantasticare è ameno
dall’alto della torre di Aliforni
si
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Oh! Speranza torni sovente
con abiti lunghi e lussuosi merletti,
macrame’ e ricami,
capelli sciolti e mani da gigante,
torni camminando davanti,
a volte ti volti a guardar e
fuggi dall’altra parte della strada.
Sovente fai smorfie e
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In questo silenzio, la pioggia
sui vetri picchietta e addolora
strappando il ricordo, che alloggia
nell’anima affranta tuttora.
Silenzio che lacrima e sfoggia
sorrisi alla gente nell’ora
del pianto, ma spesso s’appoggia
al falso cammino che
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Chiedo di lei suor Paola
da qualche mese dal mio
paese trasferita che ancor
vorrei inviarle un umil
dono un libricino di umil
mie parole come allora, mi gela
mi rattista ecco la risposta
suor Paola non è più qui
è volata in cielo nel mese
dello
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Hai perso un quarto d’ora stamani
ma ne è valsa la pena
a volte il tempo diventa il migliore amico
non facciamone una croce
quando ogni cosa sembra andare nel verso sbagliato
c’è sempre un motivo per cui tutto quanto avviene
non roviniamo quel
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| E poi accade che ritorni a pensare
ombre del silenzio corrono a suonare
nella sintonia della vita, perduta immagine, istanti
note che assorbono l’anima
accade che un giorno si perde
nel ritornare ieri, quando un minuscolo velo nelle ore
atterra e
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| Siamo donne
con il trucco o senza trucco.
Siamo donne
con la pelle bianca o nera.
Siamo donne
siamo belle esteriormente.
Siamo donne
con i tacchi o senza tacchi.
Siamo donne
medie, alte oppure basse.
Siamo donne
con le forme o senza
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| Quanno che mezzoggiorno viè sur colle,
s’opre ‘na porta e sorte un ber cannone
che da cent’anni e più, pe tradizzione
spara un corpo pe’ di: bonappetito!
e principianno a sonà in sibemolle
er concerto de campane viè servito,
salutanno chi se buttò a
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Voi non ritornate mai
e la notte
sembra un guscio nero
vuoto del vostro cuore
Voi non avete mai
rimpianti da raccontare
fra i giorni che passano
senza una parola
Qui le sere sono lunghe
hanno tramonti
troppo diversi da noi
che respiriamo
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Soffiando, il vento appiana una montagna,
con delicata e ferma ostinazione;
scrissi versi, latrare di una cagna,
senza mai suscitare una emozione.
Disegno rime sulla tua lavagna
stese sul filo sotto l’acquazzone;
guardo quell’occhio che giammai
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Quando lo guardo negli occhi
vedo riflessa me stessa.
Il mio cuore annega
nella profondità del suo sguardo.
Tu mi
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Non è amore quel che senti
se dopo aver amato
apri la mano e
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| Ho timore di ripetermi,
essere la sola a ridere
con le mie ciocche sulle tue ginocchia,
essere la
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334215 poesie trovate. In questa pagina dal n° 16321 al n° 16380.
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