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L’eco di un amore a lungo risuona,
ridondante e ritmato,
perché tutte le membra tra sé imprigiona
quando nei meandri della mente è ormai insinuato.
E rincorre il tempo e le sue lancette
quasi a volerlo impunemente sfidare,
urta gli ostacoli ed
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Oggi una nuova musica nell’aria
La compone la pioggia via via
Con il suo variare lenta sottile
Poi tempestosa e torrenziale picchiando
Sui tetti all’unisono sopra una grondaia
L’albero del pino secolare le foglie
Di una quercia e battendo una
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Siamo tornati al mare
con le mani vuote di speranza
e negli occhi balconi di canzoni
Siamo rimasti fermi
mentre l’acqua ci veniva incontro
a bagnare i piedi
L’odore acre dei morti
I nostri nomi persi
Ho visto un castello di sabbia
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Le foglie al vento
tra cieli di nuvole e luci d’autunno
volano nel cuore
in malinconici pensieri
quando la libertà
è una speranza senza ali
nel sorriso del tempo.
Noi petali di ore senza fioritura
racchiusi in queste memorie di nostalgia
ora che
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Ho scritto tanto di te e di me
ma mai abbastanza
per quanto di te e di me
il cuore contiene.
Non sempre con le parole
riesco a dire quello che rappresenti
realmente nel nostro vivere,
quanto la nostra vita,
vissuta.
Anche solo in quello che i
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Amo il verde della mia terra, che si risveglia nella stagione degli aranci e dei limoni.
Amo il lento scorrere del tempo, e le voci nei cortili, chiare come la voce del mare...
Amo i confini cosi brevi tra le persone,
amo le loro tempeste che si
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Non resta che aspettare giorni migliori
tutto deve fare il suo corso
inutile porre freni
il destino non sempre è dalla nostra parte
dobbiamo prenderne atto
volontà e coraggio dovranno eccellere
ogni situazione è un traguardo da superare
bene o
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“Ti piace quando sfioro con le unghie
la schiena sino al glùteo del sedere,
ti fa provare i brividi d’amore,
ti sveglia il desiderio del piacere.
Ci godi quando mordo dolcemente
le dita dei tuoi piedi e ti abbandoni
con gli occhi chiusi nel
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Avevi un cuore nero
come il cielo all’orizzonte
quando le nuvole scure
promettono pioggia
Avevi lo sguardo duro
di chi sa che può far male
con una carezza
sulla pelle piena di ferite
Non era per amore
che baciavo le ali di cera
ma per il
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Non è che un sogno forse questa vita
e risveglio improvviso quel momento
dell’ultimo respiro; ed è finita
la vita, consumata nel tormento,
sì come goccia pian piano svanita
all’aria; e non un grido né un lamento;
solo un respiro: l’ultima e
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Senti il mormorio della vita?
L’onda bassa di silenzi?
La vita non parla, accenna.
Tocca a te spiegare, raccogliere echi di parole, capovolgere tutto e ricominciare.
La vita ti aspetta all’angolo.
Non ti saluta.
Non ti segue.
Devi essere tu a
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| Tuffare lo sguardo
nella trasparenza del nero.
Catturare l’armonia
di un bagliore
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E dopo giorni torridi
quel tocco alla porta...
flebile come il sospiro
venisti a me
levigando quella pelle
segnata da un epoca
come una dama confusa
agghindata da grappoli
raccolti dalle tue colline
tormento di quel palato
assetato dopo
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Ho smesso,
una sera di dicembre,
di aspettare invano il ritorno,
quando tra le pieghe dei giorni
ti sentivo essermi
scenario senza luci.
Ho smesso,
di continuare ad accendere
l’abat jour dei ricordi,
ed ho spento la voce
di quei ricordi
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Abbracciati in un solo respiro
sospesi tra nuvole rosa,
il rosso tramonto ci veste d’amore.
Rosso fuoco le labbra,
profumo di fiori i capelli
sospiri di parole
sfiorano brividi sulla pelle.
Pian piano si spegne il sole nell’ultimo rossore,
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Dirti vorrei che ci sono notti
in cui non so che fare,
perché penso sempre a te.
Prende la nostalgia
di non vederti,
anche se la felicità
un attimo è durata.
Guardando il cielo,
vedo il tuo riflesso
nei pensieri miei.
Sei andata via
lontano
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Nobilito la voglia d’amare
e la libidine del tocco
col battito del cuor delle mie parole.
Da ogni metrica di passione
sgorga la musica più unica
di uno spartito intimo di note.
Ci perdiamo nello scriver copioso
di una pimpante melodia
col
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La mente,
prato che veste l’anima,
nascono i pensieri
più veloci dell’erba,
non son margherite
ma fiori di nome:
amicizia, amore, delusioni
gioie e amarezze.
che l’uomo impreziosisce,
con un abito che spesso
non vorrebbe,
riveste i
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Sinfonia vita
unite nostre dita
divina melodia
poi guardarti andar via.
Note di violino sul sentiero
accordano pensiero
pur stanotte non mia ...
sarai poesia!
Impossibile scordar
attimi di noi col sole
tra nubi cullate al vento
d’ottobre in
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| Ascoltavo il suono di un motorino
allontanarsi e perdersi nel paese.
Seduto sul muretto di un giardino
guardavo la giornata affievolirsi
e i muri delle case che s’imbrunivano.
Odori soffusi di eucalipto e rosmarino.
Osservavo l’albero piantato
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| Che compreanno cupo se prospetta!
Tempi de magra cor DIPPICCIEMME!
Er Presidente ha dato un’artra stretta
mettenno in
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Maestose ali hanno gli Angeli
dai colori fluorescenti
velo d’organza e soffio vitale
ad estensione nel mondo,
ed indulgenze d’amore ad
abbracciar i cuori.
Angeli di cielo, Angeli terreni
tante ali in congiunte mani,
ad unir lingue di
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| Dove giace la notte
tra gli arbusti e gli ulivi
su per la collina, s’ode un silenzio
e sale nel cuore un’attesa
quando lo sguardo cerca la sua luna
occhi smarriti tra le stelle
e trattieni il respiro,
quando il sangue si ferma
nelle vene.
Tutto
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| Oggi nell’incerto chiaro del giorno
mentre guardo il giardino porta
ad antichi ricordi l’incessante
pioggia autunnale ed all’animo
immagini reca di
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| Mi son svegliato assai disorientato,
stanotte ho vissuto un’avventura
in sogno, molto brutta, spaventosa,
un incubo ... da
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| Tutti i giorni si apre uno spiraglio
quel portoncino dove trovare conforto
in situazioni che giungono all’improvviso
affinché si possa bilanciare quanto la vita propone
difficoltà non mancano
piccoli semi che fanno l’occhiolino
premono senza sosta
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Piove e non solo sul tetto e sul prato
e sfolgorando come solo il bagnato,
bensì inibendo e alterando l’umore
e costellando d’opaco anche un cuore.
E così avanza lemme lemme stagione,
luci e ombre in alternanza emozione;
quel dorato, quel bruciato
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Vivì |
15/10/2020 06:18 | 514 |
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Nebbie
sui rami
a cerchiare
ubriache ombre
Velature di tradimenti
macchinazioni cerebrali
si piegano in ricami damascati
e pizzi ornamentali
Tutta d’oro si ammanta la città
fiorita
i fiori di cartone
l’anima rubata
da un folle
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Non dirmi nulla
che io non possa maledire
sulle gocce della pioggia
caduta dall’ombra
Non darmi niente
che possa rimpiangere
quando domani
avrò polvere da stringere
Le nostre carezze
saranno il ricordo dell’alba
una luce sfumata
fra i
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| Con pipa in bocca avendo in man la tazza,
e il maggiordomo porge ombrello all’uscio;
così vedo epulone in doppiopetto,
l’albione per il quale il mondo è gregge,
D’affari narra, e dei suoi lunghi viaggi,
su futili questioni disquisisce:
tempo,
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Innamorati perdutamente il sangue
ci scambiamo,
riscaldando l’inverno che vuole respirare
i nostri cuori...
Nelle notti insonni leghiamo pezzetti di sogni
per formare disegni d’amore.
Magia di venere è l’essenza che brilla
nel
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‘O bbene e ‘o mmale...’o stesso vencetore
so’ tale e quale... so’ turmiento e ammore.
Tu pienze ca so’ frate scasualmente
e invece songo frate overamente.
E mente ‘o primmo dorme dint’o lietto
chill’ato sotto è attato a nu dispietto...
e mente
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Il mio momento di grazia
ha il profumo di ottobre
e la luce del crepuscolo,
accompagna le ombre delle nuvole,
danza con le foglie secche,
conta i granelli
delle mie clessidre.
Il mio momento di grazia
torna ogni giorno
nella culla della
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Cosa posso fare?
Una prece posso donare
a te, Virgo Maria
che sei così pia
Aiutaci, ora
in valle di lacrime
il tuo popolo ti adora
a te preghiere imprime
Desta l’aiuto di Dio
orsù, ravviva i nostri cuori
e che il Signore ci adori
Un
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Musica che suona
note vibranti,
emozioni che senti
lambiscono il cuore.
Un fiore si schiude
all’alba del giorno
non s’accorge
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Il vento spezzato
si schianta sui vetri delle finestre
sento silenzioso il dolore
disperdersi nell’aria
come una ferita è il sole
al posto del sangue è luce
io vedo il tuo smeraldo, il tuo diadema
il tuo cuore freddo
che giace sotto la
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Ottobre
un leggero e sommesso
moto dell’animo
sentieri battuti dal vento
il verde che si consuma
in un lento digradare
di forme e memorie
accese di malinconia.
Ottobre
il silenzio dell’anima
trafigge le sere ridondanti
di colori troppo
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E’ un posto tristissimo
quello dove abitano i versi.
Un deserto incantato
pieno di parole pesanti, spinose
che aspettano di essere colte
da mani delicate,
da anime spoglie d’ogni velo.
Nella profondità dei suoi silenzi
ti senti solo,
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Vago solitario nel mattino
Lì nel cimitero di campagna
In alto sopra le dimore ferme
Dei dormienti tra la soffusa
Ovattata nebbia ottobrina
Aleggian come tenue fiammelle
Ma mentre preso da stupore
E un poco tremante per paura
Tento di capire e mi
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E’ mai possibile che nessuno pensi
quanto sia inutile accaparrarsi
saccocce colme di bigliettoni
lassù o laggiù
non è previsto collocamento
lassù folate di vento si divertiranno a spargere
laggiù tutto prenderà fuoco
e niente rimarrà
ne vale
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Ho parlato con il cielo,
con la luna, con il sole,
con le stelle e m’hanno detto:
“Non troviamo le parole
per descrivere i problemi
che ci sono sulla Terra!
Vige l’odio tra le razze,
ogni giorno c’è una guerra!
Noi dall’alto non
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Velata dal dolore
di una notte fragile
oscura come tante
perle di seta scura.
Distante fra le stelle
rubate al mattino
di un sole pallido
appena accennato.
Vestita dal distacco
delle cose terrene
e sciolta da qualsiasi
cuore che
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Io non posso e
non devo.
Assaggio l’ultima goccia che un tempo
era fresca rugiada,
accarezzo le guance ancora calde
fin troppo calde...
un lieve rossore appare sul viso
asciugo l’ultima lacrima.
Il capo si adagia sul cuscino
e ingoio bocconi di
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Oltre le sedie
del mio pensiero,
navigo con la mente
fra castelli cadenti
e Cattedrali vuote.
Libere e nude le guardo
mentre costruisco versi
che non vedranno la luce,
e non incontro la pace
da quando ero bambino,
piccolo in grandissime
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| Osservati in un quadro bagnato
la pioggia gocciola sull’asfalto del tempo
scivola nei meandri del bordo, segnato
al verso di parole scritte in un lampo
osservati ne’ li occhi ‘nviso di immagini perse
come di paura la pioggia, in un cader d’ogni
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| Seppur dovessi
In qualche modo stringere
tra le mani,
gli ultimi brandelli di un sogno,
contrito e torto,
rinuncerei volentieri
ai voli pindarici
e blande illusioni
che popolano e intasano
i miei già affollati desideri.
Se dovessi scrivere
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| Cerco di te quel che in me già vive
albero di ciliegio o mandorlo in fiore
sei tutto ciò che la natura offre
il sole e le ombre della luna
umide foreste e fresche notti d’ascoltare .
Io sono quindi esisto
anche nella morte
sono a un tiro
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Due righe
di vibrata protesta
salgono come fumo
inascoltate
per un verso
incompreso
da salotti distratti
a
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il corpo stretto intorno agli occhi
come una morbida coperta
hanno le gambe i pensieri
se potessi camminare dove è più azzurro il cielo
o nuotare
- dov’è più profondo l’orizzonte-
il mare
sarei più vicino
alle parole che di nascosto
sussurri
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| Sino lassù sono volati gli occhi
con un pizzico di nostalgia
abbandonata da quei due fari
rivivi attimi lontani
quando fanciullezza
osava in tutto e per tutto
pur di raggiungere la felicità
eri pronta a battibecchi
che solo oggi fanno
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| Non c’è più tempo, siamo condannati
ad una fine lenta e misteriosa,
i morti sono all’ordine del giorno,
l’angoscia è
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| E si ritorna dove
il cielo fluttua
in azzurre scintille,
amalgamate a raggi di sole
trasparenti e lievi.
Le foglie brune,
intonano malinconici canti,
mentre dagli alberi viaggiano
per strade e monti.
In lontananza
una campana risuona
lenta e
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Apritele stanotte
le porte sono un sogno
un varco fra le nubi
sospese qui nel cielo
Tenetele la mano
il freddo che sentite
è solo una carezza
un filo che separa
I nostri mondi oscuri
dalla luce della sera
la brezza che disegna
il battito
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Alla carezza tenera del vento
or tremano le foglie e dolcemente
si lasciano strappare e un volo lento
di danza in aria il soffio lor consente;
un carosello di colori a cento,
a mille foglie: incanto d’occhi e mente!
Sussurrano l’amore in quel
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E metti a ferro e fuoco questa vita
pomposamente tronfio di contare
un’acca oppure un’esse da smacchiare
in alto tra le nuvole ingrigita.
E metti a ferro e fuoco la ferita
col sangue che potresti millantare
per l’accozzaglia messa a bulinare
col
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Poche ore di libertà per dimenticare il buio
e le mille paure che in noi ritornano .
Poi un giorno il cielo senza sbarre
con ali di
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I suoi occhi sorridono
quando la vedo arrivare,
I suoi occhi sono vivi
come il mare,
in loro c’è il sole.
Eccola, si avvicina,
le stelle all’ improvviso
in lei si concentrano.
Si innamorerà prima o poi,
si toccheranno i nostri cuori,
ci
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Sarà diverso il mio domani,
sarà diverso il tuo domani
verso un destino ancora ignoto,
ed io non ci sarò e tu non ci sarai,
forse sereni, con il tempo,
ma mai felici come eravamo.
Tu con la tua giovinezza e il tuo ardore,
io con la mia assurda
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Spunta l’alba, guardo il mare
con la dolcezza del suo profumo
accetto quanto nel cuore
è coraggio di essere felice.
Già canta l’allodola dell’attesa
questo ben di Dio
è il trionfo dell’amore
nessuno potrà rimproverarmi niente
se un onda di
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Ti scrivo, mentre un silenzio lontano,
che mi respira dentro, annuncia l’inverno.
Il freddo opaca le ore,
e il vento non calma i pensieri,
quando a sporgermi a un davanzale triste,
anche un piccione mi canta la tristezza.
Caro Babbo
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334203 poesie trovate. In questa pagina dal n° 14941 al n° 15000.
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