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Mi son sorpresa
ad agitare fronde di ulivi
tra sguardi immobili e fugaci.
A lastricare strade
di pietre arrotondate
dal fluire delle emozioni,
incorniciando parole
tra le righe storte
di giorni senza sole.
Mutevoli aspettative
rimbombano
tra
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“Amore, posso chiederti una cosa?”
Gli chiese Rita a Marco, il fidanzato,
il quale le rispose: “Sei dubbiosa?
Perché il
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Atmosfera surreale
nostro primo bacio
mi chiamasti Amore
sussurrando adagio.
Sorte canaglia
vita ci ha diviso
fummo fuoco e paglia
non scordo più tuo viso!
Sfoglio libro dei ricordi
versi delle stelle ...
chissà se ancor guardi
incantata le
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S’avventura la gente in congetture
sulle storie di cento e più persone,
la verità cercando di scoprire
bene osservando i lor comportamenti.
Ma pure le sagaci e acute menti
solamente riescono a intuire
verità dimezzate: vago alone
rende le proprie
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Ho un cappio stretto intorno al collo
nella poca luce di questa vita .
I giorni nodi scorsoi di una età
che non ha più forza per guardare avanti.
All’indice di numeri senza nome
siamo noi anime di ieri
abbandonate nel riposo del silenzio
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Ti ricordo così
i vetri appannati nel freddo
e le tue labbra calde
di un sorriso triste
Le mani strette
al velo dei miei sguardi
e le parole leggere
rimaste a guardare la sera
Ti penso così
viva nella nebbia d’estate
con il mare
che
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Il tuo seno respirava vita nei miei occhi
il tuo sguardo dipingeva quadri -di noi -
che non avevo mai visto prima
la tua bocca profumava delle tue parole
le tue mani come il mare
portavano sabbia per costruir castelli
la tua pelle complice la
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Ho parlato a una capra mòchena
Era in compagnia sul prato, libera.
Sazia d’erba e di affetto,
piena del sole delle Alpi trentine.
Quell’uguale belato era un belato
di dolore. Perché, perché?
Non so il perché. Il dolore c’è,
eterno, sempre
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Restammo inerti
ad ammansire il buio,
seduti sulla coda di un addio.
Avevi in bocca fresche margherite
e un vento di burrasca tra i capelli.
Corolle senza luce, quei tuoi occhi:
un’assemblea di rondini nel cielo...
nell’alchimia di un ultimo
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Un surreale raggio di luce
è sceso stamane dall’alto
mentre rabbrividendo di freddo
pensavo all’isola intatta
tra laguna e mare.
Per me un delicato miraggio
a filo d’orizzonte
dall’estrema curva di ponente.
E dal mio cuore sento levarsi il
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Ma quanta neve ha in serbo ancora quel cielo
che poi s’espande con un magico telo?
Indi appare sfolgorante come mare
in cui tuffarsi, sguazzare e nuotare,
o con tonfo l’affondar le ginocchia,
con corvo su ramo che scruta e sin gracchia
e
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Vivì |
02/01/2021 14:28 | 520 |
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Poco sole tra le nubi
che dense scivolano
nel cielo d’inverno.
Passano sugl’uomini
e sulle loro vite
come se nulla fosse.
Fuggono via veloci
oltre
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Lo sguardo dei vecchi
racchiude in sè una fetta d’infinito,
è fatto di saggezza,
di mille e mille lacrime lucenti,
di
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Com’è difficile iniziare un nuovo giorno
tutto si confonde in un alone di mistero
quando il presente si tramuta da cavaliere
armi in pugno fanno tremare chi
con la semplicità del momento
fa di tutto onde intervenire per sedare l’inaspettato
non
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La farfalla bagna
le ali nel profumo
d’una bianca rosa
molto deliziosa
e poi ci accompagna
nell’immenso cielo
dove le emozioni
diventano aironi.
Col bianco in montagna
sarà dolce il sogno
nasce la speranza
che sarà fragranza.
L’amore
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Sappiamo tutti che dobbiam morire
però l’angoscia non prefissa il giorno,
quel triste giorno in cui dovrem partire
per meta un luogo senza più ritorno!
Durante il corso della nostra vita
cerchiamo sempre d’arrivare in vetta,
purtroppo in questa
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Due donne...
sol una mente,
si contendon il giudizio...
quel bisogno d’armistizio,
è più sempre
appariscente.
L’immagine
regna sovrana,
ma’l carattere non mente...
una crisi prepotente
non sarebbe
alquanto strana.
È connubio
o
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Delicato canto
immerso nei colori dell’anima,
suoni che lambiscono i cieli,
vento che avvolge con il suo fruscio
l’alba
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Siamo stati abili nell’intrecciare le nostre vite
ed io a cancellare con te alcune mie ferite,
percorrendo quel filo invisibile dell’empatia,
a tratti intriso di una reale bramosia.
Abbiamo irrorato di colori il grigiore dell’esistenza,
galleggiato
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Chissà se potrò darti
ciò che non si puo’ serbar
ma pur di stupirti
ci voglio provar!
Alba primordiale
per farci sognar
la prima a colorare
un mondo da rifar?
Ci incitano stelle
foriere speranza
sian fatti di quelle
nel cielo d’una stanza.
E
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E so’ sittantaquatto e che vuò fa’!
‘E na manera ie m’aggi’a appiccica’
cu sta madamma doce corta e amara
ca quanno ‘a scarfa ‘o sole è na janara
e gira vota e gira int’a sta chiocca
e assieme a n’atu ‘mbruoglio nun se cocca.
E so’ sittanquatto ‘e
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Sono solo
come un albero nella neve
e il gelo mi attende
sulle ombre del nulla
Sono freddo
come un corvo volato
sull’altra riva dove le anime
non hanno tregua
Ed ogni tomba scavata
nella terra dura
porta la croce del mio tempo
ormai
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Dal tuo volto
hai tolto il velo,
quello che il sorriso
tuo nascondeva,
poi hai spostato in là
le treccine che ballavano,
si è accesa così, tutta
la tua bellezza,
ed io che cercavo
il fiore più bello,
te lo volevo donare,
io, abbagliato e
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La misura del tempo
si sostanzia nella ciclicità
della natura impassibile,
nei ricorsi degli eventi,
nella naturale caducità
delle persone, delle cose,
nella rapida mutevolezza
dei cieli e delle nubi.
La misura del tempo
è la debole
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I petali sparpagliati sul bordo
del sentiero fangoso.
E li fissi smarrita.
Non era questo il tuo cosmo sognato.
Non era questo l’amore sperato.
Non è ancora dolore fisico
quello che ti pervade.
E’ il tormento dilatante
di una speranza
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Vedo e non vedo.
Oggi, sola, tra percezioni
e steccati pieni di neve
tolgo la pelle della costrizione
incollata a stelle fasulle
che non illuminano
risplendendo insufficienti
come amicizie deboli.
Ho cacciato illusioni
di fedeltà
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| Augurio a fior di labbra
Nasce dall’anima
Non sorprende
Ode è dentro il cuore.
Nascente anno
Un forte impeto
Or
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Ride il silenzio
gli occhi accendono le stelle
il tempo di un abbraccio
toglie spazio alla notte
l’aria delle cose semplici
un ponte verso
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L’anno nuovo è arrivato
i sogni diventeranno desideri
semplice utopie appese alle stelle
utopie necessarie, obbligatorie e umane
non costano niente
ed aiutano ad andare avanti.
Ieri fa parte del passato
e il presente ha fame
e tu, nutrilo
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È un canto? No, un lamento, anzi un richiamo;
verbigero e bofonchio assai sovente,
da solo e parimenti fra la gente:
pur se mi dànno noi non ci capiamo.
Se verbigrazia avessi a dire "ti amo"
(mirabili parole, eppur cruente),
in bocca,
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Si piega d’obliquo
il volere d’un lascito nostalgico
all’esito d’un contrasto
abbarbicato
al ciglio d’un pensiero in
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Mentre l’afa estiva il respiro
toglie e la mente par scoppiare
corre un ricordo a quel mio
tempo antico ed ecco per
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Forza mettiti al lavoro non impoltronirti
la mattina presto questo non è ammesso
inizia la giornata con il piede giusto
non lasciarti sopraffare da quisquilie
nulla portano nelle tasche
lasciale affogare non meritano niente
.
anche se il più
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Rivolgo questa vivida preghiera
a tutti quegli uomini svogliati
che trattano le donne con freddezza:
... “Cercate d’esser
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Forse sarò primo
a decantar versi
cogliendo l’attimo
nei sogni persi?
Da poco mezzanotte
nuovo capodanno
brinderò pur sorte
d’un mondo in affanno.
Ma al chiaro lunare
poetico San Silvestro
ha saputo emozionare
prodigando estro!
Invoco cosa
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Finché scende questa neve
il silenzio ci dividerà
e nessuna parola potrà
accarezzare la nostra pelle
Finché avremo un respiro
la morte attenderà ancora
altre notti per rubare il cuore
e tramare ricordi di nuvola
Perché i nostri sogni
erano
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Avevo scritto tutto "passerà presto"
ma dopo oltre un anno nulla è cambiato,
anzi c’è stato un vento di arresto...
.
è tutto chiuso, è tutto dimenticato,
grazie a un virus che il mondo ha sconvolto
e ha messo a soqquadro il gusto... e il
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La notte ha i tuoi occhi, e finiscono nei miei...
L’alba è un risveglio
scivola, tra le nuvole rosa
tra le rondini che tornano
e le malinconie rimaste
La notte ha i tuoi occhi
che guardano dentro i miei
Un racconto di stelle
ci accompagnerà al
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Tra feste e speranze ti abbiamo accolto
mai pensavamo a tale risvolto
pian piano ci hai tolto il sorriso
di profonda amarezza abbiamo l’animo intriso
Or che alla fine arrivati siam
all’anno prossimo fiduciosi guardiam
che tutto normale possa
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| I sogni estivi
sono spazzati,
il freddo vento del verno
soffia sulla
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La mascherina del chirurgo
libera solo gli occhi.
La notte sveglia il dolore.
Fremono gli ulivi nel parco
nel vento che non lascia quiete.
Si può intuire l’aurora
tra gli scuri che filtrano l’arrivo.
Pietosa la porta a vetri
mi fa intravedere il
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Qui attorno la gente perde colore
sfuma
si sfalda
La terra sfuria e nega fiori
Per non dire del cielo
E io in
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Amara |
31/12/2020 13:37 | 1076 |
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Toh... Toh... Ah sei tu, anno 2021
con piacere ed allegria,
entri pure in casa mia?
Benvenuto Anno nuovo
di speranza ben vestito.
Ti preghiamo con diletto
infierisci con accidia e
e toglici di mezzo,
questo anno maledetto.
Oh carissimo Anno
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| Lento, lento, sempre più adagio, come un refolo che accarezza le foglie, una dopo l’altra scorri;
Fogli in bianco e nero vividi di rossa passione, di ricordi, di vampate ora sopite;
Scatti di memoria lucide immagini, acquerelli su ogni illustrazione
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Mani gelate e umido nel cuore che gronda,
vetusto, m’accingo a brevi giorni invernali.
Panca al sole è l’unico sollievo per l’anima,
occhi lucidi di malinconici pensieri e rughe
che segnano la pelle come corteccia d’albero.
Ogni giorno passa in
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Addio vecchio anno
mi raccomando non tornare più
consiglio al quale devi adeguarti
non infrangere il patto
fai posto a chi piccolo
vuole con forza lasciare il segno
.
dubbi non sussistono
non potrà mai raggiungere quanto passato
.
nemmeno
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A Roma c’è il Papa
e pure il Presidente,
invece a casa mia
non ci sta proprio niente!
Ci abitano i figli
insieme alla consorte
e poi ci sono io ...
il condannato a morte!
Io servo solamente
per dargli lo stipendio
e poi mi danno un
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Non avrei pensato al mare
come la fine
delle nostre carezze svanite
fra un vento ed una luna
Non avrei mai creduto
ai tuoi sguardi fuggiti via
senza una parola
da coltivare nell’inverno
Perché anche le nuvole
mi parlavano di te
e dei tuoi
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In uno sguardo di pioggia
la luce sfuma di rosa
tra le grigie nuvole di un cielo
disperso fino all’orizzonte.
Sulle pareti del tempo
c’è una croce illuminata
da un canto di anime
la morte ruba i sorrisi
nei passi silenziosi della
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Brillano le strade
solitarie e silenziose,
tra luci di Natale
e pioggia lieve,
mentre racchiusi
in un guscio d’uovo,
timorosi,
prestiamo orecchio
al suono delle sirene.
La sera scende e ammanta
una città vuota,
senza risa e senza
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E nondimeno
negli sgomenti accovacciati
si compiranno fiori di loto
tra vesti bianche, sorrisi, furore di prati
e saluti a disinteressati cieli
da fiati disnebbiati.
E un chiedersi come stai di carezze
un fiutare di venti e pulsare di voli
di
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Lia |
30/12/2020 20:11 | 787 |
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| Giro intorno in corto raggio
da un cantuccio seguo il mondo,
non so dir se sia felice
poco rido e soffro alquanto.
Piova, sole, vien tramonto
poco cambia se son dentro,
vita ormai non m’appassiona:
poco vivo, e senza impegno!
Non a mecca od
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‘O voglio strummulillo
ca allucca a ogne strillo
stu vinto c’o vintuno
senza ‘nzurda’ nisciuno.
‘O voglio femmeniello
c’a spada e c’o curtiello
mo’ ‘nzisto e mo’ vullente
l’anno cchiù strafuttente.
‘O voglio Don sasiccio
pecché accussì
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| Ogni volta che torno
respiro i pezzi di un tempio sepolto
e in austero silenzio
tra le lapidi scorro i nomi e i volti.
Ogni volta che torno
rincorro aurore nel grembo del borgo
perdendomi tra i palpiti
tra fragranti reliquie
scampate a scempi e
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| Mille e mille volte
la nonna diceva: "Prega
adesso e nell’ora
della nostra morte."
E venne la morte,
bianca come lei,
senza i colori delle sue:
lontane e colorate primavere.
Gonfio il cuore
privo dell’abbraccio,
e nemmeno il bacio
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| Ricordi ancora quella manina che salutava
quando la sera prima te ne andavi
tristezza presentimento sullo stesso piano
cercavi inutilmente di cancellare
fotogrammi si delineavano
poche ore ed uno squillo riempì l’aria
un colpo seppure lo
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| “Somiglio troppo a te che sei mia madre!
Perché m’hai fatto nascer così brutta?
Ho diciott’anni, non mi vuol nessuno,
mi
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Vorrei poterti dire che mi manchi
e che ti penso sempre ogni momento,
che ti cercano ovunque gli occhi stanchi!
Ma " dove sei?",ti grido con sgomento.
Oltre le nubi sei del cielo terso
oppur di là del sole in altro mondo?
O forse sei daccanto e
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Il dono del dolore
è questa macchia nera
vicino al petto
che batte un solo tempo
Il colore del marcio
coltivato a metà inverno
col gelo delle labbra
socchiuse a mezza bocca
Il regalo dell’amore
è una nostalgia malata
un livido
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| Mancano solo due spiccioli di giorni
andrai via duemilaventi anno maledetto
quanto dolore hai sparso nel mondo
disperazione
lacrime,
morte.
Lontani siam stati gli uni dagli altri
ancor siamo,
paura abbiam che il virus purulento ci entri nel
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334189 poesie trovate. In questa pagina dal n° 13561 al n° 13620.
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