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Gli ultimi 5 iscritti: Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J
♦ Marcella Usai | |
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Abbraccia le Tue ore
che son l’ore di Maria
in questo nuovo giorno
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Se devo finire
in questo silenzio
ditemi almeno
se ci sarà altro
Oltre la pena
e le cose del mondo
questo gelo
immane da capire
Il dolore
e le parole vuote
e il disagio
sulla pelle fredda
La luce troppo
forte dei mattini
prima del
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Un dì qui venuti da lontano
eran d’ottobre i giorni
terminali nei mesi freddi
dell’inverno i pettirosi
qui poi trovato hanno oltre
casa pur ristoro caro che una
mano amica nel mattino sempre
fini briciole su un davanzale
o qui e là ha gettato or
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In questo tempo scrivo nelle notti
che cercano di te
nei ricordi della memoria
non sei mai andata via.
In questa notte ci sono più stelle
nel muto
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Arcana leggenda l’avvento
prodigiosa effige Madonna di Romania
su barca in transito da oriente mondo
or mia preghiera chiamerò poesia?
Sull’altare maggior Cattedrale Tropea
Tropeani e non solo venerata
Patrona perla custode odissea
in tempesta
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Il tempo si ferma
quando sono con te,
potrebbe trascorrere
tutta la mia vita
senza che me ne accorgessi.
Domani sorgerà il sole
non voglio essere solo
quando tornerà la luce.
Anche se il sogno
durerà solo fino all’alba
viviamolo come non
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Un frammento di armonia
destino nei giorni che si rincorrono,
da sempre, al domani ancora vuoto.
Quando è rovente l’angoscia
e il sole invece è
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Le acque del lago
quel giorno tremarono
e non era il vento
a farle agitare
e nemmeno la pioggia
a inondarle di pianto.
Le acque impaurite
ti trattennero a loro
come per proteggerti
dalla tempesta dell’odio
travestito d’amore
senza dolcezza
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E mi ricordo ancora
il collo profumato e le bugie
il canto della vita in fondo al bosco
il fuoco dei tuoi occhi nella notte
le voci sulla pelle ininterrotte.
E mi ricordo ancora
i fiori del giardino e la ranocchia
il coro delle acque
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E’ presto stamani
come un fulmine hai seminato tutti quanti
incredibile come a volte l’inatteso è alla porta
approfittane
non perderti in piccolezze
che nulla lasciano sperare
annuncia la primavera a chi
dentro culla ancora il freddo
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| Non fidarti dei guru, dei maestri
che sanno tutto
di chi vorrebbe educarti alla vita
(non ci sono insegnanti capaci di farlo).
L’errore è nell’approccio:
ciò che sarebbe più opportuno sciogliere
è il rebus della morte
o imparare a conviverci
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| Col passare degli anni
la bellezza svanisce,
ma l’amore nel cuore
ogni volta fiorisce.
E’ la legge umana
che purtroppo impedisce
l’immortale esistenza
che così c’avvilisce.
Ogni essere umano
tutto ciò lo capisce,
ma non può farci nulla
e
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| Osservo da un punto stabile, su ferme convinzioni,
una folta schiera vivace,
volta alla trasgressione, a volte fin troppo dissoluta.
Mostra artigli lucenti e pennute ali spianate al vento,
per sollevarsi dalla polvere, dal monotonia del calmo
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| Dato, ricevuto, mancato, perso.
Tu, che alle labbra ti porgi e ti esprimi
con forte ardore o poetico verso.
Bacio! Oggi muori lontano dai pini.
Scintilla dell’ esplosione carnale.
Colpo di pennello intriso di ardore.
Morbido, vago, sublime
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| Il fascino della sera
mi cattura,
è bello ammirare
il rosso sole
che nel mare
si immerge,
poi pian piano
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Chiudo le porte
al mio cielo di luce
e resto al buio
come un’ombra malata
d’amore sconfitto.
Resto nel nulla
e aspetto una parola
o un nuovo segno
che attraversi il tempo
o la terra nuda
del tuo sorriso spento.
Piego le ali
come un
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Che commozione udir le tue novelle
sì sciorinate... come campane a festa
illuminar la notte e le sue stelle
che per vergogna il ciel chinò la testa.
Lungi da me paragonar le gesta
del sommo Poeta asceso sugli allori
a noi piccoli scribi... tanto
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Irrigidito nel sapore amaro
di un futuro spento
attraversai fluorescente scia
di chiarore intenso
infrangendo velo
di uno spettacolo immenso
che d’improvviso si palesò
davanti ai miei occhi:
Palpitante il mare
m’apparve al cielo avvinto
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Nell’alba
dei fringuelli impazziti
alla fontana ti aspetto,
trema la mia mente
che se ne sta nel sogno
e suda il freddo
che l’estate non ha!
Ma tutto torna in festa
nella musica di nascosti
e amici uccelli. Il sogno
si appiana e diventa
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Fiorentino anch’io,
arrossisco
al solo pronunciar
tuo nome.
Visionario di un mondo nuovo
di un’Italia sconosciuta,
unita.
Amasti, sì tanto Fiorenza
da pagar caro prezzo.
Nulla eravamo
prima che l’anima tua divina
e l’ingegno
dipingesse
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| Nuovi germogli la vita regalerà,
semplici cose per farci gustare le gioie
di ogni giorno, rose che profumano di miele,
evanescenze della vita, delle parole ancora non dette,
un po di pace per un attimo di distrazione,
in un improvviso e crescente di
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Piace ricordar del sommo poeta Dante
non solo per la sua gloriosa Opera Divina,
anche per la sua pacatezza nell’invettiva
alla richiesta di un amico
nel ritornar a Firenze
da pentito.
Dante che ha tanto amato la sua Firenze
all’epoca rispose
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Quando la bocca cavalca radure
il calore non vuole ascoltare
le riserve del grigio cordoglio.
Il sangue estingue le paure,
il sorriso perdona le bugie
e il vuoto corrompe la luce.
Nessun pentimento.
Ma eccolo,
il viscido suono nelle
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Ambiente passato, talvolta sognato,
con tutti al loro posto... per primo il sovrano,
con vicino il gabelliere per riscuotere il denaro.
Il messaggero è preoccupato, il castellano accurato e...
mentre il giullare corre distratto...
il menestrello è
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Il centro della memoria è il presente,
un corpo assente precipita in strada.
il buio è su una sella di pelle
mentre l’attesa è il canto del gallo.
Dalla finestra un angolo d’ombra.
E’ brava Maristella a ricamare.
Dalla spiaggia l’ultima onda.
La
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Sopra un prato di ghiaia
faticoso a muovere i passi
affondo in silenzio la mia attesa,
si susseguono i numeri
un vento
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Cominciamo sino da oggi
ad avere consapevolezza di quello
che la vita può elargire
non chiediamo la luna
impariamo ad essere parchi
il superfluo lasciamolo a chi
ne ha veramente bisogno
non esageriamo con il tutto dovuto
facciamo in modo che
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Cielo e terra si coloran col sole
e un pittore di nome Botticelli
ha dipinto dei veri quadri belli.
Serena e lieta si presenta al mondo
sta al centro la signora Primavera
così vestita crea l’atmosfera.
La bella dama solleva la mano
e un amorino
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Una donna quando è sola
ha bisogno dell’amore
e desidera qualcuno
che le faccia aprire il cuore.
Sta distesa sopra il
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| Si stinge d’azzurro il cielo
arrossisce ormai il tramonto,
s’allungano le ombre
degli alberi e delle nuvole
sulle acque del fiume
che a
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Sotterfugi fondati in memoria
nelle somiglianze vibranti all’unisono
alla deriva nei giorni della vita veloce.
L’origine
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Ti ho lasciata andare
Ti ho lasciata volare via
Senza più tenerti a quel filo aggrappata
È passata una colomba
Una
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Quando d’un tratto l’orizzonte
s’oscurerà - tra folate di vento
sarà l’ora dell’oblio.
Scorreranno visi - e sorrisi -
e ricordi d’un tempo,
volato troppo in fretta -
come fa il vento a primavera -.
Sarà il fremito d’un attimo
e come l’onda
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Di giorno in giorno
di ora in ora
naviga cauto il battello della vita.
A bolina la vela
la prua al filo del vento.
Lontano all’orizzonte
un faro occhieggia nella nebbia
tenue riflesso nella bonaccia azzurra
e cattura lo sguardo teso sull’immenso.
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Negli amabili resti,
ogni silenzioso pregiudizio
s’inerpica tra le crepe scoscese
di bocche prive di compassione
senza sforzo
raccontano dei miei anni interrotti
senza paura
guardano il solco delle mie lacrime
e ne assaggiano il sapore
negli
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Voglio,
petali di rose sul cuscino
carezze di luna sulle labbra
profumo di gardenia tra i capelli.
Voglio,
sguardi appassionati
braccia che riscaldano
parole che cullano.
Sulle labbra, ardenti baci,
tra i capelli, carezze di
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Sotto il Sole parlare a cosa serve
se intorno non esiste neanche un’ombra
di chi non condivide una parola
seppur semplice e per nulla rischiosa.
Sopra un prato oramai non più verde
come questa tramortita speranza
affondo i passi non pensando alle
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Anche questo è un giorno come tanti
raccolto dal vento nel tempo dei silenzi .
Sulle labbra del tramonto
misuro l’infinito sguardo
di un sogno che non trovo più .
Solitudine dove mai giace la vita
se in ogni notte ritornano le ombre nascoste in
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Grazie di amarci.
Della condivisione
dei dolori e dei piaceri,
grazie,
di donarci luce nel buio
attraverso la torcia,
la fiamma del sentimento amore.
Grazie,
di avere speranza,
di preoccuparci di noi,
avere cura dell’ altro
e dell’ insieme
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Non abbandonare
il nido d’amore
dove hai coltivato
i tuoi affetti familiari
per tutta la vita.
Rimani a consolare
le persone
che ti hanno amato
per davvero.
Non abbandonare
il tuo nido d’amore
prima di spiccare il volo.
Verso le
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Quali emozioni ho provato
davanti alla tua tomba,
in Ravenna,
divino Poeta.
Ancora adolescente
trascorrevo giorni a leggerti.
Quanta saggezza
si cela nel tuo scrivere,
scoprirlo solo adesso.
Ora nel silenzio, maturo,
rifletto.
Su quanto
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Ti amo, come la luna ama il silenzio
come la pioggia ama la terra e il fiume il mare.
Ti amo, come la notte
ama i suoi sogni,
come gli occhi
che amano la luce.
Così ti amo.
Come si amano i sogni
come il vento ama le foglie.
Come un fiore ama
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Come stelle i miei spettri
che in amarezze granitiche brillano.
Dentro le notti asciutte
quando sopra all’eburneo lume pigre
fluìscono le nuvole
le vestigia diventano violente:
gli occhi suoi nei miei occhi
o la mano sul viso
sulla palpebra il
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Cosa aspetti a scendere dal letto
oziare non porta a niente
inizia la giornata con un po’ di volontà
non poltrire tra le coperte
vai incontro alla vita
lei non aspetta
inizia a suddividere quanto devi fare
non ritrovarti con il lavoro
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“Dottore, son venuto di persona
insieme con mia moglie per sapere
il sesso del mio primo nascituro,
mi faccia questo semplice piacere!
Desidero di avere un figlio maschio,
mi rende responsabile e più forte,
la femmina è più dolce e più
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| BELIEVE ME!
Since you left me alone,
I can’t hide my sorrow,
Where have you gone?
Come back near me tomorrow.
Where the
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Un raduno di uccelli s’inchina,
per porgere al vento,
una piuma smeralda,
ai bordi dell’anima.
La speranza si ciba
di chicchi di fosforo,
e alleva la brama d’amore,
che spiega le ali.
Il sale marina
l’esistenza,
dell’impavido Ulisse,
che
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| Aria che ci porti melodiosi suoni
di strumenti musicali e canzoni.
Che a primavera
porti il profumo d’un fiore
il tuo tiepido tepore
e d’estate soffocante calore.
Aria che ti trasformi in cicloni
e porti devastazioni.
Che ti trasformi in
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Di un solfeggiar
in un meriggio di tempesta
la calura si fa stanca
e nei giorni al levar
riecheggiano palpiti
nei fienili a far festa
di qualche vocìo argentino
che pian a pian s’alza e fugge
la mia figura
si specchia lenta
e di quel
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E’ mancata, mi dici,
temi la parola risolutiva,
troppo definitiva:
è morta.
E’ morta e ti manca
ti manca ora
nel
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Ammiro spesso
albe e tramonti,
non so nulla
dei soldi e dei conti.
Mi emozionano
monti e colline
con vedute
davvero divine.
Seguo sempre
la legge del cuore,
non conosco
l’odio e il rancore.
Non guardo mai
Il colore della pelle,
le persone
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Preferivo mentire
una nuvola bianca
o un sogno incompiuto
piuttosto che vedere
le ombre nere
sul tuo viso stanco
anche al mattino
quando la nebbia
sembrava un velo
di cenere sugli occhi
aperti nel dolore
di ogni tetro giorno.
E le notti,
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Toccare dei fiori in questo periodo
accarezzare l’anima del mondo.
La Primavera risveglia
nei cuori sensibili una frenesia
indicibile incomprensibile ai più
soprattutto uomini di maschia formazione.
Ognuno di noi ha delle preferenze
rose gialle
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Primmavera tu chi sì?
Nun te veco ‘e accumpari’
miez ‘e strate ‘e sta galera
ca s’è fatta spitalera
e te sfronna a chisto e a chillo
c’a sciurdezza ‘e nu vasillo.
Primmavera tu che vuò?
Staje pazzianno cu ‘e perciò
e perciò sì
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Ricordo lontano una stretta di mano
rammento un abbraccio ora non più
viaggio sull’onda di un naso all’insù
sogno di un
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Mentre il becco di prua,
consolato da ali di vento,
calca le gloriose acque
e cesellate di preziosi
diademi di spuma,
e baldanzoso il sole,
maestro trattiene
una mano di raggi
sul momento
rapito alla vita:
Mi
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Inchiostro etereo mare
scritto cielo un foglio
mi eternerà l’Amore
con versi sento voglio?
Tergiversa anelato sole
primi giorni primavera
fioriranno parole
a Donna vera?
Ancestrale profumo
s’effonde pur pandemia
labili paure sfumo
disegnando
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Pasqua si avvicina e riandando ad anni
assai lontani tanto a tempi antichi oggi
da dosso voglio scrollarmi la tristezza
e la malinconia mattutina, giorni eran
di vacanza e lasciata di fretta la città
per la campagna ecco qui la casa dei nonni
e la
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A sguardo espanso domini lo spazio
indossi l’armatura come guerriero
a difesa del suo sovrano...
Pensier arcigni e bellicosi,
turbinio di sguardi rapaci,
alterigia e dissapori in fatui fuochi.
Dominio ad opera animale,
aquila a volteggiare ed
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L’apprensione rovina la vita
inutile pensare e pensare
quando la strada è tracciata
problemi non si risolvono così
dare man forte a quanto si prospetta
è la cosa migliore
non lasciamoci catturare
da incertezze ed angoscia
niente
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334134 poesie trovate. In questa pagina dal n° 12061 al n° 12120.
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