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Gli ultimi 5 iscritti: Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J
♦ Marcella Usai | |
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Chiamami ancora amore
quello che mancava
quello che hai riposto
tra i miei capelli,
quando ribelle
allontanavo il capo
timorosa delle mie fragilità.
Quello che mancava
che ha sanato
certe ferite dell’anima,
che tu pensavi
sanguinassero
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| Ricordi un po’ vaghi di anni già passati
la corteccia è scolpita con due cuori trapassati.
Bambino sei cresciuto con lei te ne sei andato
di me ti sei scordato ma ti ho già perdonato.
Hai scelto la tua strada staccandoti dall’acqua
volando verso il
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La signora parla bene e si intorcina
con la polvere che sale e non a caso
lei si mette a tolettare dentro il naso
mentre il trucco lo nasconde giù in cantina.
La signora gioca a carte e cala un asso
che si accoppia con la sorte e col fracasso
del
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E poi la luce si fa Luce
mentre l’ombra opaca raddoppia
il grigio della strada
la calura drena il ronzio d’ api
e gli alberi scagliano squittii.
Quante cattiverie si compiono
per trovarti. si taglia un albero
che ombreggia colture
Si tortura
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| Le più belle persone
non sono facilmente decifrabili
e neppure scontate
a tutti il loro mare non è aperto
- il blu irrequieto
d’altronde i piú non saprebbero navigarlo -.
Come “belle di notte”
non puoi cercarle inseguendone i profumi
al buio
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| Silenzio cala
da un cielo nero,
plumbeo di reiterate emozioni,
stonati accordi
di uno spartito lacero e consunto.
Arranca sulla terra umida
un sole tiepido e molle
che a stento sbriciola
aghi di gelo.
Labbra bagnate
da esuli lacrime
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Un muro diroccato
e vecchie pietre una sull’altra
quasi a farsi compagnia.
Alberi spogli
e foglie marce sul terreno.
Solo un’edera
si è arrampicata su quel muro
cresciuta non so come
e non so perché.
Non altre orme
nè segni di vita
e la
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Spendeva il sole cielo sereno
degli uccelli il canto di cicale
e grilli un gran concerto triste
l’animo mio la mente affollata
da pensieri neri la bufera venne
fulmini grandine e saette al cuore
giunse la pace rasserenati presto
in quel momento
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Ricominciamo sì ad imbrattare un altro foglio
quel lenzuolo bianco che ogni dì
preserva da situazioni non sempre accettabili
un vero rifugio onde sopperire
a mancanze ormai vetuste
capace di allontanare voraci insetti
quei morsi che non si
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La caposala entrò nel mio ufficio
dicendo: “Scusi tanto professore,
stanotte hanno portato una ragazza
che s’è avvelenata
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Aspetto che mi parli e
il buio mi copra.
Sicura ti parlo
ed insicura ti guardo.
Aspetto un attimo di pace correndo lontano,
cercando quei luoghi sepolti dal tempo.
Ma il vento di Marzo, soffiando rianima,
ricordi, vi lascio all’ombra di un grosso
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È notte
nel suo silenzio
onde di mare baciano la riva.
L’amore è un sorriso dimenticato
nel vuoto cedere del tempo.
A nulla serve la solitudine
tuffarsi in una notte di stelle
quando l’amore con la sua malinconia
è un frammento di luce
nel
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Soffrivi il freddo
e io scaldavo le tue mani
gelide di vento
come se fosse inverno.
Ora spero
che la terra abbia pietà
e sia meno dura
delle parole non dette.
Il tuo profumo
sboccerà con i fiori
in questa stagione
che sembra ancora
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Nascono i pensieri
nella mente
più veloci dell’erba
in un prato,
non margherite
ma fiori di cui ignori il nome
profumano d’amicizia,
d’amore, illusioni
gioie e amarezze,
che impreziosiscono
quello che hai intorno,
forse non è l’ abito
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L’album di famiglia si apre
con una fotografia in bianco e nero,
annuncio di antico amore.
Un giovane padre si china
su quel pezzettino gommoso
che il cielo ha voluto donargli.
Il suo gioco di tenerezza
attira la manina curiosa della
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Sempre dolci non sono
le attese che talvolta ti stremano al punto
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Le estati volano sempre
gli inverni camminano
a passo lento
nelle pieghe dei giorni.
Guardo questa luce
volubile di luglio
con il disincanto
di una lucciola smarrita
nel campo di grano
che già non è più.
Annuso l’odore di gelso
nel taglio
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Il gatto del cielo
Ruggisce in silenzio
Dal tetto della terra
Lascia stare i topi del sole
E mi scruta il cuore
E mi nasconde la voce,
La mia voce che miagola
E mi abbraccia la pioggia
Che litiga con l’estate
E le nuvole non ascoltano
Le
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| Estivo incanto
Dea stamane ...
sublime canto
bachata orchestrale.
Estasi in parole
Musa ispirazione
dai vena a poetare
con nota sensuale.
S’estasia pur sole
cliché d’eternità ...
"Regina girasole"
fior beltà!
Tripudio di luce
silhouette
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Stille scendono, come stelle dal cielo,
dai miei occhi senza ritegno e vanno
a bagnare labbra screpolate dal gelo.
Stringimi le mani, prima che io sia
un attaccapanni per pensieri stracci,
intrecciami le dita e strascinami via.
Trattieni le mie
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Pasturago di Vernate un alberato viale
due lunghe fila un dopo l’altro di cipressi
verdi tornano alla mente il Carducci
e quella poesia pur qui poco lontano
un cimitero qui come nonna Lucia sepolte
anime morte sconosciute qui non vaporiera
che
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Ancora una volta la nostalgia
emozionando il cuore mi riporta
lontano, indietro nel tempo,
nei giorni belli delle fiabe,
quando disteso sull’orlo del fosso,
ascoltavo il mormorio flebile
di ondeggianti spighe dorate.
Poi giocavo con i papaveri,
e
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Incredibile come i ricordi possono inserirsi nella vita
in ogni dove basta un numero
un apostrofo una lettera
che il passato prende forma
di grande aiuto quando nel bisogno
siamo a corto di memoria
prendere spunto da coloro
che finora non sono
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Ti guardo in questa foto, sei divina,
con i capelli sparsi intorno al viso
e quello sguardo dolce, affascinante,
ma
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Lei mi direbbe
dei miei occhi
e che ho resistito
troppo a lungo
nella polvere
dei giorni inutili
a cantare sogni
nelle strade vane.
Lei mi bacerebbe
e mi farebbe
sentire il respiro
delle notti oscure
con un solo
sguardo da amare
o da
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Mezzanotte, un altro giorno
è scivolato via in fretta.
Capovolgo la clessidra e torno
con la mente al giorno finito:
non vedo più sabbia dentro
i coni di cristallo terso,
ma le illusioni di aver vissuto.
Le scorgo ad una ad una,
tenui raggi di
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Non sei il Dio degli inferi
bestiolina dal pelo setoso e morbido,
nero come la notte senza stelle.
Il tuo padrone, inizialmente
amante di docili animali,
un giorno ti ha portato nella sua casa.
Insieme alla sua sposa
tu, con le tue fusa, li rendevi
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Sei la voce
di vellutata eco
nel profondo,
la libertà,la gioia
nei campi dorati d’un raccolto
sei il sorriso,
a rifiorir di
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| Famelici figli
d’un dio minore
fenomeni conigli
da baraccone!
Seminano zizzania
in luoghi comuni
serbano insania
che li accomuni.
Nonostante drammi
sembrano mai finire
si dipanano dilemmi
sulla via da seguire.
Or acqua a catinelle
- pioggia
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| Siamo granelli di sabbia
rinchiusi nella gabbia
d’un mondo classista
disumano ed egoista.
Foglie, che il vento disperde
porta lontano.
verso lande deserte
ove per la solitudine il vivere è vano.
Siamo follia e ragione
l’inizio e la
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| Non sa perché ha aperto oggi lì un soffitta
un vecchio baule abbandonato tra le cose
un mazzetto di lettere d’amore da un rosa
cordoncino ben legate non per lui odore
di muffa da patina giallognola dal tempo
creata ma profumo di quegli anni cari
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A volte la sogno
mentre mi viene incontro.
Un cielo cupo sulla radura
l’albero solitario lungo la strada.
Un cuore trafitto sulla pelle
nodosa del suo tronco
e due iniziali semi cancellate.
Così io la rivedo
mentre ci sdraiamo sul
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Come fossero delle fastidiose
pubblicità, talvolta le poesie
si leggono, facendo mille cose,
lor dedicando minime energie;
non si colgono affatto le armoniose
cadenze che percorrono le vie
dei testi in cui le menti laboriose
riversarono elette
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Salgo i sentieri dell’amore,
lascio qua e là desideri
nella speranza che domani
fioriscano in attesa
del mio ritorno,
avrò lei sotto braccio,
la luce del suo sguardo
darà l’incanto a questo angolo
che accende anche
il cuore più freddo.
Nel
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Notte senza di te in me infinita!
La luna scruta in basso assai curiosa
splendente con dei raggi color rosa
e chiede a chi la osserva un’altra uscita
a questa mia esistenza scheletrita.
Notte gravida in me e in te smaniosa
sapiente oppure in parte
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M’è dolce questa brezza in questo mar d’amore,
un cinguettar fugace ad albeggiar la sponda,
in lontananza una panchina a
rimirar il tempo che svanisce all’orizzonte.
M’è dolce salutar questo desio d’amore,
ove il cuor solletica le passioni,
un
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Anche se piano piano
si dovrà pure arrivare alla fine
la pazienza dovrà dare i suoi frutti
è quanto insegnano sino da piccoli
guai perdere la fiducia
abdicare parola da lasciare in disparte
facciamo in modo che radici non attacchino
non
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Son morto questa notte in pieno sonno!
Il mondo appena avuta la notizia
ha proclamato il lutto universale,
in tutte le
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Niente di più
di un filo di luce
il canto del corvo
nell’alba ignara
e la nuvola nera
che riflette
speranza negata
al cielo che trema.
Niente di più
di un’ombra strana
e di un respiro
che langue dolore.
Le lune oscure
non hanno
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Vorrei fuggire
lontano
lasciando quella supplica di te
ancorata agli angoli della bocca
come un bisogno sofferto
Lontano e libera
dall’umiliazione
del tuo ennesimo rifiuto
ma il pensiero di te
scava senza toccarmi
e prende tutto di
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Il bambino che c’è in me
vuole scrivere di gioia e di dolcezza,
quando Amore lo accarezza;
di delusione e di amarezza
quando Amore lo tormenta.
Ha sempre voglia di giocare
tutto il mondo desidera abbracciare!
Ha paura della guerra,
pensa al
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| Qual riccio su una rosa
sta il mio
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| C’è un continuo cercar di te
che aspetta di essere vita
nel respiro di una solitudine
che non ha nome solo la stupida voglia
di essere nostalgia di un amore
nel labile ricordo del tempo.
Nel suo riflesso fuggente
la luna vestita di
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Illuminati dalla memoria dovremmo
ritrovare i valori
spulciando tra le placide parole
dei cari vecchi...
o anche tra quelle spesso sottaciute
- più per stanchezza -
però scolpite nei petti più teneri
dagli esemplari gesti.
Rivalutiamo i moniti di
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Ovunque da sempre respiriamo amore...
lo sentiamo necessario come l’aria
nel tempo invisibile che ci accompagna
tra notti insonni e giorni senza senso.
Arriviamo a pensare all’inutilità della vita
nell’attesa di quel sorriso che vale più
di mille
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| L’alba ancora non si sveglia
ed io vago come anima in pena
aspettando che il buio scompaia
dai miei occhi stanchi.
Notti e notti sperando di dormire
e giornate piene di stanchezza
sono ormai compagne fisse.
Ed io, che non posso fare
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| Sgorgano lacrime su traiettoria ormai antica
lasciando un solco dove custodire
quei desideri sempre in auge
che non si arrendono quando tutto parla di loro
colori si susseguono
in uno splendore inarrivabile
fuochi d’artificio senza
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Sprazzi di nuvole rosa,
fiabe incantate,
canti di cicale nei prati.
Sogni scintillanti,
affiorano nel mare vagando.
Luglio, ti inchini alla luna e
dipingi di oro il tuo manto.
Corrono le ore ballando
dall’alba al tramonto,
vestite d’incanto e
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| Nell’azzurro del cielo
e nel silenzio del tempo
in un mio immaginario
dipingo su tela
i sentieri dei giorni
per
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| Nel quartiere in cui io abitavo
c’era un povero cane randagio,
s’aggirava in cerca del cibo,
sempre triste, non era
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Nessuno
mi ha regalato fiori
nemmeno quando
il vento era caldo
e l’estate vagava sogni
fatti per essere amati
prima che la notte
portasse il buio.
Nessuno
ha mai scritto poesie
per me che piangevo
un’ultima alba
nell’attesa della
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| Ho avuto dalla vita
l’amore dentro al cuore
sogni nella mente
burrasche di dolore
la cattiveria della gente
gli
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| Dinanzi al verde d’un ginepraio
sull’altura
l’anima danza
priva di confini
si libra
tra le braccia del vento
scorda l’involucro
le nari catturano l’aria
e rammenta...
si trova per caso
tra i respiri del mondo
è stata un filo d’erba
un sasso
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Chiudi gli occhi
sugli sguardi acuminati,
non farti sedurre
dal disprezzo
di parole leggere.
Ascolta questa anima
adamantina,
seguine la scia
nella luce larga del giorno.
Nulla ritorna
una seconda volta
senza lasciare segno,
nulla rimane
se
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| Te prometto che ogni battito der
core sarà pe te, nun me scorderò
sarai sempre con me amore
Sento la tua mano che m’accarezza
er viso sempre co dorcezza sempre
cor soriso
Sei accanto a me nu me poi lassà,
un amore troppo granne che
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| Che ricchezza e povertà non sian oggetto
di filosofica materia è ben charo noto
e conclamato ma realtà consegnataci
nel tempo dal gran libro della storia
perché Lazzaro povero e tanto ricco
l’Epulone, nella antica greca civiltà
olio e vivo a
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E come ogni anno ecco l’estate.
Tanto attesa la sua onda del sole
nell’indolenza delle ombre calde
e dei campi rossi di papaveri.
È voglia di allegria per fugare
la malinconia dei brevi giorni d’inverno.
Si apre l’anima all’amore
quasi a
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La grazia di una donna
a stabilirla non sono le sue sembianze:
il girovita o l’avvenente seno
il taglio dei capelli
o il profilo perfetto
e né basta un
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Marito e moglie? ... Come il cane e il gatto!
Stan sempre a litigare tutto il giorno
ed ogni tanto vola qualche
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334118 poesie trovate. In questa pagina dal n° 10381 al n° 10440.
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Cara/o Caterina Zappia,
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