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Poesie pubblicate: 360’957Autori attivi: 7’475
Gli ultimi 5 iscritti: Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J |
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Tutto di te mi seduce
mia bellissima Itaca,
la mia sosta per l’ infinito andare
la mia meta in cui voglio naufragare!
Pensando a te...
Al tuo sorriso coi baffi,
dolce che mi prende,
mi trasporta con l’onda.
Gioca sul tuo viso la mia
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Incalza come fuochi d’artificio
rumorosa la vita,
seguendo il respiro infinito dell’onda.
Dondola, la vela dondola,
ventaglio sventola
il finito dell’onda
sull’infinito orizzonte.
La trottola balla,
la palla traballa,
la mela è verde
si sposta
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Padre e madre, figlio e figlia,
personaggi principali
per formare una famiglia
con tematiche morali.
Il lavoro con lo studio
fanno parte della vita
con un vivido preludio
per la gioia più infinita.
Ed entrambi i genitori
senza aver dei
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La luna
mi ricorda i tuoi gesti
in quelle sere
in cui non mi parlavi
e restavi in silenzio
a guardare le tenebre
e i nostri dolori
così vicini al petto.
La notte
mi sembra un sudario
che copre ogni cosa
anche l’amore
o il suo
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"Ammazza quanto pesa, so pentito,
e chi ce lo sapeva santiddio!
Me s’è aggricciato er collo der vestito
sta cassa piena
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Questa notte la luna
ha versato vasi di cristalli
nei tuoi capelli
ed io non so come amarti.
Sotto gli occhi
di stelle cadenti,
cerco riccioli di vento
per stenderti su loro
e poi, grido e tutto spavento
perché raffiche di vento
mi spingano fra
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L’eros nostro in breccia
misto di linee ignude e vesti
ci unisce fermenti in piena effusione.
L’aria di fantasiosi gesti,
dentro l’arte di reggiseno, slip e calze,
trema di capogiro e intensa agitazione.
La ribalta grata dell’istinto,
sotto
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| Un passo disuguale
nell’evocazione boscosa
riflettente
una superficie umettata di muschio
emancipa lingue di
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Ormai distante quel sorriso
che la primavera mi regalava
adagio nel suo tenero ritmo
quando mi coricavo
con lei al mio fianco.
La notte copre il suono
che separa le ore,
nel silenzio e nella quiete
attendo l’alba di un altro giorno
e una
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M’incammino solitaria
dove le pietre parlano di te,
intrise di forti odori salmastri,
scolpite dai tuoi sguardi
lasciati lì appesi,
aggrappati a memorie
che profumano di sale.
Di bianco vestito ti ricordo,
mentre ceneri del passato
cosparse tra
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Camminando
perlustrando nel cuore
pervade il suo fascino
piatto ove tuffarsi affinché
poter ancora una volta
usufruire di ricordi
vera carrellata dove trovare la forza
senza niente tralasciare
onde vivere il passato
leccornia per la quale
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D’Abruzzo un parco nazionale
un fiume la sua valle scorre
veloce lì sotto un ponticello
il Tirino dalle acque blù
ti immergi nel verde del bosco
un tappeto di bianchi ciclamini
l’animo esulta lo spirito pace
trova nello spoglia bianca navata
di
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“Mi scusi, posso farle una domanda?”
Le chiese Fortunato a Valentina,
la quale con un tono contrariato
rispose: “Che
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Non hai bisogno di dormire,
se non vuoi.
La tristezza
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Ho sempre amato il mare
specialmente
quando mi guardavi
e il tramonto
piangeva ombre vermiglie
simili a fuochi
appena accesi
vicino ai nostri dolori.
Ho sempre adorato
i tuoi occhi scuri
soprattutto d’inverno
mentre il vento
freddo
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Con un gesto della mano
ed un sorriso forzato,
mi saluti da lontano
come fuggendo un agguato
Che fatica far vedere
che qualcosa ti è rimasto
di quel piccolo braciere
che da tempo ormai è spento
Ora fai finta di niente
di me poco
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Dimestichezza e contemporaneità di idee
accresciute nell’opacità
d’un senso assente di brio
rappreso in un fallace
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Vivere ha il baluginare
del lampo e la stessa
sua assoluta fugacità.
Soltanto i più fortunati
hanno dal destino in dono
di poterlo
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Forse sarai chimera
o rantolo
di cuore d’Odissea.
O forse cinguettio
di rondine
che sorvola la scogliera.
Di sicuro sei tramonto
che accompagna il passo
verso un nuovo lido.
Se tu fossi Primavera
forse questo canto
lo sentirei al tatto.
E
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L’estate mi riporta a luoghi
ove il tempo ora sembra una finzione.
Il colore dei tuoi occhi
il canto della tua voce
per un domani colmo di sogni
nel difficile gioco dell’illusione.
Ancora mi tranquillizza
rivivere l’amore del tuo sguardo
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Lassù, sui monti innevati il vento tace e
guizzi di nuvole rapaci fan da ritratto al mondo,
specchio maldestro, dinamico e stravagante,
opera divina e opera terrena.
Quassù rimbalza la voce e fa eco,
un rotolar per valle in languide promesse,
quassù
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| Tratteneva i profumi la sera
e un mare di parole mute.
Il vento leggero respirava
lo spazio vuoto.
Auspicava di
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| Basta un nonnulla per iniziare a tremare
quando piccole problematiche vorrebbero
mettere fine a momenti gioiosi che la vita elargisce
rimanere ben saldi ponderando
senza allarmarsi è l’unica via d’uscita
da istanti che a nessuno vorremmo
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| Per legge naturale della vita
gli anziani son citati in minoranza
perché ci sono adulti e adolescenti
che sono sempre in grande maggioranza.
I vecchi sono quelli destinati
ad avvertir la lenta regressione
e prendon nota che la loro vita
s’avvia
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Tu dormi...
nell’indifferenza,
del non mi importa...
mentre l’altra parte di te,
lentamente muore
Son io la metà
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Sento in me il vagito del bambino
Quella curiosa voglia di andare
scorrendo strade vecchie con occhi nuovi
si fosse in me l’albatro che instancabile vola
planando d’inediti colori lo stesso mare
Non ho certezza del dove e del quando
questo nuovo
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Le farfalle
non erano come te
loro morivano
in silenzio
nell’ultimo volo
di una primavera
vuota
delle tue carezze.
Te ne sei andata
in estate
con le ali recise
da una tenebra
che rendeva il sole
buio del dolore
che sempre portavi
nel
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Ogni tanto s’alza il vento e cede il passo
sconvolgendo il mio silenzio in un momento
coi suoi salti dimensione indefinita
mentre il sole stenta ancora a resettare
questo giorno che distratto per protesta
con ritardo lentamente si ridesta
per
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E l’acqua fresca cade
dalle nuvole, perse
nei loro vani sogni
d’essere aria leggera,
librate in cieli tersi
e senza
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Un fiume scivola sui sassi
tra tenere erbe e acqua che s’infanga
negli amori di ogni età.
Nel taglio cesareo del tempo
le notti affondano tra miriadi di stelle
piccole e grandi rose d’amore
a due a due per ogni sorriso
in un tramonto che
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Quanno se spacca in due un melograno
un rivolo de succo rosso vivo,
ch’arissomija guasi ar sangue umano,
diventa un
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Non tanto di note aleggia nell’aria
il coro infuocato dei bimbi di ghiaccio
risma di corde avvolte tra i rami
distanti
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Si abbracciano i pensieri
in queste pause di silenzio
mentre al ronzio ozioso del sole
si libra un pettirosso.
Ascolto i bisbigli della natura
che in spirale avvolgono l’aria
e così soffici conducono là
dove l’anima respira.
Si cala stanco un
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Spesso la chiave viene in lotta con la serratura
mal posizionamento usura o corrosione ecco la porta
non si apre necessità di un fabbro di un aiuto esterno
così capita in noi tra l’animo e la mente l’animo serra
la mente apre ed è la porta il cuore la
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Il viaggio misterioso della vita
ci guida pei sentieri più svariati
e quando siamo prossimi all’uscita
ci fa capire che
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Quell’angolo ancora palpita
seppur tempo sia passato
un occhio di riguardo
quando calpestando selciato
fluorescente vignetta compare
non sapendo se piangere o sorridere
a quel volto apparso
inutile pensare ad altro
troppo forte il
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Lungo
le linee perpetue
del Suo
irrefrenabile moto
veloci scivolavano
inanellando
scintillanti
capriole di smeraldo.
Verso
ignote spiagge
ritmicamente andavano.
Ma
non erano sospinte
dalla fretta d’arrivare
o
dalla paura di
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I sensi che ho accarezzato
erano assopiti
dal tempo del ricordo
e nessuna nuvola
poteva vedere il dolore
né le lacrime
versate nei mattini
di luna spenta.
La pelle che ho risvegliato
mi guardava sognare
e i ricami di seta
che avevo
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Sono goccia d’amore
assetata di luce
il cuore colmo di fuoco e passione.
Respiro i sospiri della luna,
nei suoi segreti
rubo nascosti desii.
Danza
dolce desio, danza
e tu, luna,
gioca a far coriandoli d’amore,
filtra tra le sue persiane
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Mi hanno messo
alla prova,
per vedere quanto sono paziente.
Facendomi aspettare
per molto tempo.
Mi hanno messo
alla
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Anche l’oleandro profumerà di eterno
quando partorirai stelle dai tuoi fianchi:
sguardi gemmati puri, gigli bianchi
lampi accecanti in cerca di affluenti.
Dei rantoli caduti in mezzo ai campi
rimane l’azzurro di notti senza tempo
a raccontarmi
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FILASTROCCA RIMA ABAB
Benedetto sia il pensiero
che ci scorre dentro il cuore
che sia lieto oppure serio
pulsa vivo nelle ore.
Benedetta la speranza
che sotterra la paura
attraversa poi ogni stanza
rende desta la più scura.
Benedetto il
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Osservo la giovinezza
dall’altra riva del fiume
e fronde antiche non hanno altro
che lieve un frusciare
di memorie.
Emozioni e incanti
straripano nelle notti stellate
e nei diurni fulgori
come fiume in piena.
Non cancellerò
le fugaci orme del
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Qui nel cuore delle francesi Alpi
la Grande Chartreuse alta si erge
solitaria dominando la vallata bassa
qui davanti al portone che al silenzio
invita onde non disturbare dei monaci
la quiete or chi al lavoro or chi nella
preghiera che solo una
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Una scia sottile di stelle
timide,
nel cuore
nasce un pensiero d’amore
memoria
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Niente panchine libere:
appoggiato al parapetto
guardo lo sciabordio
di onde sulla roccia.
Il parlarsi si ripete.
Osmotico diventa il pensare,
in un lavarsi continuo.
Gusto la scoperta e la dolcezza
di quanto giovane
delle tue cime
a forma
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Son vestiti di luce ed ombre i poeti e
chiaroscuro i lor pensieri,
hanno gocce di cristallo nello sguardo e
spezzano l’incanto del momento e
di fulgido paesaggio colorano la vita
con arcobaleni dopo le tempeste.
I poeti son ombre e cieli
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L’anima è un silenzioso sguardo
su questa terra che brucia senza lamentarsi
noi qui a respirare stelle da lontano
mentre il fumo ha l’odore della morte.
Niente ritorna amore
quando l’orizzonte è prigioniero nel fuoco di un dolore
la vita muore
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Inutile stare qui ad aspettare
che le idee facciano il loro corso
esiste in ognuna quel pizzico di originalità
che lascia stupiti quando diversità
ce la mettono tutta onde meravigliare
cercare di stare al passo
risulta ogni volta più
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Ci stavamo dando un bacio
sulla macchina, d’un tratto
è sbucato il suo compagno
che facendo un rude scatto
ha gridato:
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Mi piace guardare la tua rosea aureola
al mattino,
visi sorridenti trovo in cammino
corpi velati come bambino.
Ali leggere si fan trasportare
anche dal vento di maestrale,
Il mio cielo col sole è splendente,
mi sorride dolcemente.
La sera si
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Ora che sei morta
sento la tua voce
e vorrei dirti
che ti amavo
anche quando
restavo in silenzio
e non sapevo
accarezzarti piano.
Ora che non ci sei
mi mancano
le stelle della notte
e il profumo
dei sogni rubati
all’alba che
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E io ti abbraccio
mio dolore
in cambio di poesia
purché siano d’amore questi versi
puri come l’angoscia che mi strazia
infuocati
come la brace ardente in cui mi stringi
e si colora del sangue della prima notte
ancora viva come se d’allora
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Nel fuggire lontano
dei giorni vissuti
leggiadramente si mescolano
a volte con la realtà concreta
fantasie leggende e desideri
così adattando nel tempo
l’autentica memoria a ricordi
forse un poco distanti dal vero
del vissuto, ma certamente
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Nu ‘48 pe resciata’
nu ‘48 pe ce sfuca’
nu ‘48 pe chesta famma
ca cerca terra
ca è senza mamma
c’abbruscia ‘e ammore
ca è strappacore
pecché just’ogge nun vò vede’
pappune e schiave pezziente e rre.
Nu ‘48 pe me e pe te
nu ‘48 ca ddoie fa
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La finta indifferenza non si addice
aggrappandosi a parole non più dette
in desiquilibrio tra verità e inganno.
E’ stato un grande amore con lacrime
e gioie... come tanti altri del resto.
Errore credersi unici protagonisti
aldilà di ogni ragionevole
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Signore prendici fra la tue braccia
cullaci dolcemente
regalaci il tuo amore
fai fiorire il fiore della speranza,
vive nel nostro cuore.
Onde di dolce letizia spargi nel mondo più profondo
ove vive sol il fiore della disperazione e dolore
tienici
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Notte d’intensa calura,
cappa di fuoco
lascia libere agli occhi
le stelle brillar.
Una, milioni, miriadi,
come i sogni che a raffica esprimiam,
carichi di mille aspettative
col naso all’insù a guardare restiam.
Che sia sì la volta buona
per
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Portamento elegante
da vera signorina educata
suscita ammirazione
occhioni sono tutto un programma
sembrano ringraziare chi
con amore pensierino ha indovinato
serietà nell’ascoltare coloro
che sorpresa hanno accettato
piccola pelosa si
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E’ mezzanotte, suonano alla porta,
dev’essere la solita vicina
che ha difficoltà ad addormentarsi,
però la sua è tutta una
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334117 poesie trovate. In questa pagina dal n° 10021 al n° 10080.
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