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Le 28 poesie pubblicate il giorno 22/03/2024
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sento la forza lancinante delle emozioni squadernare la mia povera anima
fortissima malata afonia di un silenzio che brucia
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In una danza d’ombre e luci,
mentre il tempo scorre
e si scioglie in catene di attimi,
la memoria risplende
e il passato si trasforma,
plasmando il futuro,
come bozzolo di farfalla.
Una farfalla libera nel vento,
in cerca di rifugio su
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Ella tacque e muta giacque esile spoglia di un immortale destino.
Ella era morta, ed i sogni ancora aveva nell’animo e ne la fronte,
mute chimere invano destate,
dolci gote invano sognate.
Tu non ti accorgesti che nell’ombra immortale scivolavi come
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Vivo
il sorriso lucente
del tuo fare
resta
ed io, preda del tuo dire "mio"
benedicente
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Sfumano i ricordi
nella cognizione del tempo
come scorie di
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Noi siamo stelle
anche quando la neve cade
sui sentieri del cielo.
Ti guardo immensità
i
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Un torpido pensiero insano e matto
frastorna fra spropositi e soprusi,
tramuta un intelletto in inadatto
e concepisce certi avvisi astrusi...
prolifica e dilata di stoltezza
mutando un senno ingegno in uno sciocco...
arrovellando certa
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C’è il tempo in cui tutto torna
non si può restare fermi
e non basta la forza
quella non c’è più.
Quella forza che ti faceva stare in piedi
anche sotto al
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Gennaio è mese bifronte
perché guarda al passato
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Sei stella mare terra e fuoco
ma sei mia,
ti guardo vedo la tua anima,
sei perla dalle acque più profonde
sei nata per
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Capelli dorati come il cielo che fa da manto.
Quando incrocio i tuoi occhi
finestre spalancano le braccia,
tovaglie di neve sfavillano.
Si schiudono i desideri dell’infanzia
per la bramosia cantata in sordina.
Quando incrocio i tuoi occhi
ogni
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Fatta da consuete norme
vaglia, impone e legalizza...
stabilisce l’uniforme
che ci attornia... ci analizza
e presidia e a volte
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Ho chiuso il pensiero
a naufragar
nelle tue parole,
ho colto a fasci
i miei desideri
e ne ho fatto
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Specchio che fletti il suo corpo
dove in un labirinto si perdono i miei occhi,
illusioni di uno specchio per me
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Tra i sentieri della solitudine
ti ritrovo freddo respiro
ultima speranza all’alba di un
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Non sa tramare insidie
lei spirito puro ma guerriero
difficile, così difficile da sedurre.
E’ il suo sguardo a lasciar trasparire costellazioni
in me ha posto il suo anelito
su di me ha lanciato l’aerea rete di certezze.
Innamorata in
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 | C’era un sole senza nubi
E i monti si assiepavano l’un l’altro
E incombevano lucenti
e l’erba fresca
qui da me oggi
danzava col vento.
Avellino,
più in là,
assediata da automobili incessanti
si crogiolava ciarliera
nel
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| Conservo in me, in profondità
remote, note arcane: desideri da svelare,
rami preziosi e ceste cariche di frutti e
e spartiti di note celestiali.
Cerco baci, parole, emozioni, pregare
unendo la mia anima a un’altra.
Le mie mani sono chiavi per
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| Torna il fiume al mare
e io torno da te
nel
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| la palla è in volo
e plana lenta,
la febbre in viso,
calore dentro,
come un orgasmo
fremendo di colpirla
correndo
guardando intorno
pensando all’avversario
al compagno vicino
immaginando quello
che ne verrà.
Nella maglietta sudata
palpita la
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| Ti amo
amor mio
all’alba del giorno
come l’arcobaleno dopo la pioggia.
La terra risalta di gioia.
Ti voglio tanto bene,
come il buon umore della pace
si
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Quando ti ritrovai
fra le pieghe del dolore,
gelosamente custodito
negli angoli più segreti
del cuore
fu come liberare una prigione,
saltare
dal buio a un’accecante luce,
spezzare le catene
dai vincoli di morte...
Scoprire la forza della
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Andando vado... e vado declinando
lasciando far passare le occasioni...
nel claudicare mentre vado andando
reprimo e smorzo le mie aspirazioni...
col patimento dentro al mio me stesso
scompagino il cammino e il mio percorso
scompaginato da farmi
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 | Stanno le storie di gente che cammina
cercando la luna
desideri nascosti nello scrigno dei giorni.
Nei sogni mormorati
difesi voluti e pianti
di giovani
confusi in questo mare di di stereotipi
da buttare nel vento
a guardare chi siamo senza i
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| Quel giorno sono morta anch’io
E poi sono morta di nuovo.
come Voi cenere di me.
Ma il tempo beffardo corre
e i giorni e i mesi e gli anni.
tutto resta fermo.
un dolore sordo, acuto
uno schiaffo in pieno viso.
Assenza di parole,
fiume che rompe
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Ancora un giorno
sonnecchio un sogno
nel mio dipinto
racconto
delle mie mani bianche
dipinge un fiore
nel contempo ascolto
un’antica canzone navajo
attonita di beltà
attraverso un brivido
scende lacrime
dove tutto il mondo
è dentro in un
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Mille fiori di rosa vestiti
primaverili canti
palmo a palmo di nuvole
Riposo
sul tuo corpo
caldo
dove non dici
accogliente respiro
consumarti nei
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Quanta solitudine nel cielo
l’anima è nel
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