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Le 25 poesie pubblicate il giorno 31/05/2020
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Ecco il sorriso a cui sempre ripenso,
lieve carezza, amor, per il mio cuore;
sento fiorir la vita dentro e penso,
che nulla al mondo fa vibrar d’amore,
più delle labbra tue di miele, in denso
momento dolce d’abbandono e ardore,
aperte al lungo
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Il mio cuore
è come una grossa
rosa rossa,
i suoi petali,
sono i miei...
slanci d’amore
che io tengo a freno,
ma i tuoi sorrisi
mi danno la crisi
e stacco un petalo
appena la notte si fa.
Il mese di maggio, per me
non finisce mai,
come mai
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Giranno pe’ li vicoli incantati
tra le botteghe antiche de ‘na vòrta,
t’accorgi che li muri smollicati
so’ rughe ...su
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Un popolo avventuroso e molto battagliero
ha scritto la storia di un antico impero,
stirpe cosmopolita e assai bellicosa
votata alla conquista e spesso vittoriosa.
Marciavano le centurie e aprivano le strade,
clangore di corazze, di caligae e di
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Vivì |
31/05/2020 19:21 | 623 |
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Erano gli anni giovanili
quando l’amore era un’altalena d’emozioni
e lo sguardo si posava dove il cuore gioiva.
Inseguire le nubi
nel loro leggero disperdersi nel cielo
amare l’incoscienza
che libera l’anima nella sua spiritualità
e non
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Dammi l’oscurità
delle lune nere
senza amarmi mai
di troppo amore
Non temere carezze
ma solo il respiro
dell’aria greve
intorno agli sguardi
Perché se saprai
che io sarò lontano
soffrirai meno
di qualche silenzio
Dammi solo
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| Piange il cielo
liberando le nubi scure
dagli angeli deceduti
che ora volano felici.
Non morirà la memoria
di questo infame ignoto
che ha distrutto il cuore
di che li amava tanto.
Ha seminato angosce
dentro le anime più deboli,
non morirà la
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Era quello il luogo dove il mio sguardo
fu rapito.
Oltre la collina arsa dal tempo, fin dove la sua Stella
si sporgeva dal campanile
...immobile tra le ore che solitarie dileguano.
Eppure non temeva di cadere...
in quel vuoto fragile confine di echi
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L’ora del tramonto
nostro momento
unico al mondo
insieme a Lei.
"Chiedimi pur perché
c’è tanto diverso da Te" ...
anche se non so
a una figlia risponderò.
Vita non esistenza
falsa apparenza
ma sempre sognar
giorno migliore!
Seppur Terra
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Sì... oggi sono, qui per te.
Senz’aver nessun contatto,
né un semplice contratto.
Son apparso? Non so perché!
Desiderio, non intento,
ma neppure l’intenzione...
né riman l’esitazione
sol se capita spavento.
Or attonito ti guardo
da un metr’e
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I ragazzi che si amano,
non ci sono per nessuno,
sono altrove lontano più
lontano della notte
più in alto
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Siedo dentro il tuo sorriso, a poca distanza dai tuoi occhi,
lascio perdere questo cielo
prendo quello che posso di te nel mio cuore.
Tutto ho amato,
per intrattenere il tuo cuore
non conoscerai mai la mia dimensione,
il significato dell’ immenso
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Con il viso in maschera
langue la poesia
senza l’aura di un sorriso
ad ispirarti il canto
di una dolce melodia.
Per troppa avvenenza
priva di veste morale
subiamo adesso
una carica virale e
senza più carezze
e con virtuali abbracci
perfino
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Giorni interminabili
colmi di silenzi e attese
di paure e incertezze.
Immense le notti
fatte di terrore e veglie
di
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Devi amarla questa Donna
fatta di spigoli vivi e taglienti
Devi amarla questa Donna
che della sua solitudine
ha fatto casa
Devi amarla questa Donna
che piange la notte
e al mattino
raccoglie i capelli
bacia suo figlio
- eppure sorride
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Voglio cantà cu te sera e matina, sentere
o’ sciato tuojo vicin o’ mjo, suspirà ncopp
o’ piett tuojo, o’ calore de vas ncopp
a pella mja.
Voglio sentere che me chiamm ammore,
e nun voglio cchiù scurdarme de vase,
putè respirà e fino a che campa,
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Vecchie le mura.
Parole tra le fughe delle pietre.
Il fiato sul vetro.
Si smacchia l’intonaco al tramonto.
Nell’oscurità un fuoco semiacceso.
Il mio silenzio
attende la notte
per non frantumare i sogni.
Inseguo l’inizio dell’universo
e
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Volerti avere
taciuta speranza.
Camminare spoglio
Di debiti, dubbi e dolori.
Trascrivo speranze e delusioni
Povero di verbi e congiunzioni
Così, beffarda, la poesia
Scuote inutilmente le parole
tra metriche depresse e semplice follia.
Come
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Nel color di rubro amor,
e piogge d’incertezza,
vid’io il giorno pronto.
Nell’arcobaleno di
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Ho preferito rincorrere le stelle
piuttosto che ascoltare
le tue parole d’amore.
Ho preferito seguire le orme
sulla sabbia dorata
della nostra amata spiaggia
piuttosto che udire
la tua preghiera d’amore.
Ho preferito fuggire
con le onde
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Un giorno il caso manderà
muschio celeste entro le mura,
catene su ossa stanche - gli agi
perderanno possanza.
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Ieri qui da noi a mezza sera
lo stesso istante in diversi
luoghi lì in diverse l’ore a Te
nei vari del mondo i santuari
eretti in nome e in onore tuo
all’unisono si è levato al Cielo
affinché presso tuo Figlio caro
intercedessi per liberarci
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Quanto manca quel contatto
quell’aiutino che sotto sotto
conoscendo ogni angolo
scansava le macerie
fatica enorme
nel suddividere situazioni
toglie il respiro
ognuna un vero tormento
riuscire a stare in piedi
si fa sempre più
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Quante donne affascinanti,
sono proprio in imbarazzo,
sono belle e seducenti,
mi fan diventare pazzo!
Più le guardo e
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cantavamo insieme
(tu cantavi ed io stonavo sottovoce...)
"mille giorni di te e di me"
mentre il lago ci scorreva a fianco
incupendo pian piano le onde nell’imbrunire
e Madama Solitudine
se na stava in disparte indispettita
a spiarci oltre le
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