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Le 27 poesie pubblicate il giorno 03/04/2020
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Qualche volta
diventi lontananza
luci sotto l’orizzonte...
dici che scompari e mi cerchi vicino
ad un passo d’epifrasi
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Jim27 |
03/04/2020 23:50| 1899 |
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| "Fermati, lasciami dormire,
mi arrivi in gola,
mi sbatti nella testa
e vorrei tu fossi normale.
Ho contato i minuti, le ore
e tu non ti sei fermato
nemmeno un minuto.
Mi sono alzata più volte,
ho anche guardato il cielo,
quasi a chiedere
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Dalla finestra
non vedo che ombre
mentre il filo nero
della mia polvere
Compie i suoi giri
e non c’è speranza
per le stelle opache
che ho collezionato
Solo di sera
quando le parole
sembravano lune
distratte dal cielo
E sul bordo dei
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La sento questa neve,
ancora troppo fredda.
Non sa di primavera,
l’albero spoglio
dai rami attorcigliati,
non brillano gemme rosa
né fiori bianchi tra le foglie
accartocciate e spente.
La nudità di questo silenzio
lacera l’anima
e il domani
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Sospirano lievi
i giaggioli fedeli,
attraversano la luce
dell’acerbo aprile.
La neve lontana
ha fatto posto
al tappeto verde
srotolato d’un tratto.
Ritorneranno le rondini
al loro nido implume
tra voli di api
e la frenesia di
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Sanno di sale le lacrime
Queste di primavera, di più .
Sgorgano dense,
scivolano sulle guance,
la lingua le acchiappa.
Che sapore hanno?
Si.
Sono salate di virus.
Amare come il fiele,
È amaro il virus.
Come le vite spezzate.
E una tristezza
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| Cedo alla notte
la nudità delle mie spalle,
il desiderio sotto i polsi,
la
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| Alla gente di cuor non nego
le parole mie e di quel mare
per la fanciulla di gran virtute e valore.
La gentil mente non dimentica
il raggio del Sol con l’onde,
e l’alba di quel pieno amore.
Il sapor di salsedine di quel giorno,
tra stessi
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| E piove!
Cuscini di nuvole nere
e tuoni laceranti
avvolgono la mia anima.
Grigio il mio sussurro,
umido il mio
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E se domani questo vuoto immenso
che del passato tiene prigioniero,...
se questo buio che diventa denso
sempre di più se vieni nel pensiero,...
se quest’angoscia blocca ogni mio senso
perché mi sento avvolto nel mistero,...
se tutto il giorno a
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| Pensare troppo in grande non ha senso
-piccole realtà in loco del Paese
vanno invece strenuamente difese
con la democrazia ed il consenso.
Chi tutela imprenditore e artigiano
che da soli hanno creato lavoro
e ora per rispetto altrui e decoro
non
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| Effimera violenza spezza le ali di Lorena,
e... il plumbeo cielo, pioviggina sangue
memore della vita e della morte.
Rincorreva progetto lunare
nello spazio di stelle e amore,
ma... ferocia brutale,
sbrandella pensieri al venir del sole.
Favara
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| Lorena
Dalla sua dimora
rimbomba
il sorriso dell’anima.
Ritorna nel cantico
del cantici
tra le ali degli Angeli
che suonano le trombe
del paradiso.
Ove l’anima sua
stende le mani
al vuoto celestiale
che sconvolse
i suo cari.
Cade
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| Fra i ciliegi in fiore
esplode l’amica primavera,
non più nuda e assente,
ma colorita e ben vestita.
Sento la tua mano che mi guida
in un caldo e dolce andare,
passano nella mia mente, assente,
i tuoi primi bacci sulle mie labbra
assettata di te,
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| Basta mio Dio, ti prego basta...
il cuor mio non può reggere ancora a così tanto dolore
ogni volta che guardo questa interminabile fila di feretri
senza colpe, se non l’aver vissuto più di altri la vita,
ti prego mio Dio, basta...
Ogni giorno mi
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| Un raggo di sole
un mare calmo
aria frizzante e sapore di sale
la musica del cuore esplode!
Lì sulla roccia umida
lui l’adagiò
lì nella penombra che correva
lui la toccò
lei inesperta e adolescenziale
fortemente innamorata
si lasciò
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Frantumata spiaggia dal tempo sminuzzata
umida tra i fantasmi a circondare
s’affossano le speranze d’un cammino
nelle notti a sbirciare il pianto lontano.
Sbriciolate carezze, infranta certezza
taciturne labbra s’incamminano mute
nel deserto della
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Giungerà il nuovo giorno
e la quiete sarà
una quiete palpitante
Viva!
Viole e usignoli
c’inviteranno in giardino
e le
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Notturna riflessione mentre veglio
ove tutto potrebbe andar meglio
se in terra ci fossimo resi conto
che ogni secondo bimbo muore!
Guerre carestie malattie
per intere famiglie cancellate
nella cimentosa indifferenza
di chi al suo agio pensa.
Così
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In questi giorni di tristezza
Di dolore non solo le due
Tortore che tubano su del
Pruno l’alto ramo invitano
Alla speranza a nuova luce
Veder in questo mutato molto
Dal morbo viver quotidiano
Lì i primi bianco fiori
Rossi delicati lì tra
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Perché aspettare
togliamoci subito il pensiero
il dopo è sempre un’incognita
non dobbiamo essere fannulloni
il risultato avrà sicuramente il suo bel daffare
onde non tradire
forza allora mettiamocela tutta
riscopriamo il valore della
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Non può vivere chi non sogna
si è succubi della paura
non muore mai chi sa sperare
in un sogno di libertà.
È tempo di raccoglimento
devi custodire il tuo sogno
dolce essenza sarà sul cuore
perché amore è felicità.
Impariamo a stare
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Stralunate son persino le oscure lune
grondano di lutto nelle terre e nelle lagune,
frotte di nembi addensano gravidi e neri
e adombrano sinistramente valli e sentieri.
Tempo che si condensa in un corale pianto,
e mi ritrovo nella lacrima di chi
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Vivì |
03/04/2020 06:19| 921 |
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Lasciatemi rivolgere un pensiero
a tutte quelle vittime innocenti
uccise dal bacillo, che spietato
negava Loro il pianto
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Pensami,
ancora un istante,
prima di chiudere gli occhi,
prima di saperti altrove,
nel gioco di un baleno che fugge.
Mi ritroverai,
scalza,
l’orma sulla sabbia lambita dal mare,
due gocce d’acqua che si rincorrono
e si confondono col blu
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Sogni, speranze,
desideri
che, nascono dalla voglia di vivere.
Vivere questo tempo
che ha fermato lancette
in un’ora notturna.
Ombre,
in un dovuto silenzio,
giocano tra loro
su muri bianchi,
vestiti da pensieri,
dove a ritroso
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Chiara è la notte nel lento tramontar della luna
nel cielo il muto parlar delle stelle
sbriciola la carne diventando respiro.
L’onda del tempo travolge il sapere
irrompe dove giace il silenzio
ecco veloce nei passi è chi fugge da se stesso
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