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Le 24 poesie pubblicate il giorno 23/03/2020
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I tuoi occhi, i tuoi occhi, i tuoi occhi,
i tuoi occhi sono come trame d’ incanto
che si librano fra i campi di grano
nella notte di San Lorenzo
e si nutrono di essenze vertiginose
scaturite dai profumi intimi
dell’amore assoluto
I tuoi occhi, i
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Stringimi ora
che prestò sarà mattina
e io non ho voglia
di avere ancora paura
Tieni le parole
sotto a quel cuscino
ed io sarò felice
fra queste ombre scure
Tratterrò il respiro
finché non avrò che stelle
da pregare nel cielo
appena acceso
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| Ballerino o comparsa
è questo tango triste
in cui l’anima balla da sola
come un personaggio in cerca d’autore
musica lieve o rumore che graffia
è questo tango triste
che perde i passi
mentre stringe forte il volto di un ricordo
malinconia o
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| Non è soltanto figlia del progresso
la follia collettiva
che erompendo ha inumato il dinamismo
sacro degli alti borghi.
Agli sterpi si arrendono
le tamerici e l’olmo ha i rami morti,
non si salvano i cervi avvelenati
da rigagnoli
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| precipita nel gelo l’infinito
bruciando petali a primavera,
mi curvo a proteggere
quel che resta
respirando
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| Nel vicolo del sentimento
c’è gioia e scoramento
e tu poeta t’interroghi
su fatti, situazioni e stagioni.
Parli sempre di
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Nell’aria c’è agli estremi un greve olezzo
che provoca sconcerti dannunziani
e ti trasforma in morbo i lati sani
per cui bioesalazione io lo battezzo.
Con ciò sia cosa che io non l’apprezzo
potendo ingraticciarlo con le mani
ma dato che purtroppo
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Nel silenzio di una stanza,
ti ascolti,
per comprendere cos’è
il vero rumore della vita.
Così, per la prima volta
conosci te stesso,
come se non ti appartenessi
e quel riflesso non fossi tu.
Il tempo regalerà altro tempo
e il dolore
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Vola pensiero
vola dove si fa caldo il respiro
sulle sue labbra profumate di sole.
Vola tra nuvole d’oro,
sopra un giardino d’amore
raccogli gocce di rugiada vestite di luna.
Vestiti d’azzurro
profumati di mare
con onde di passione
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Sono arrivata come sempre
con il grembiule colmo di gemme
giornate luminose di sole
profumo di viole,
voli di uccelli sul mare.
Cosa succede c’è qualcosa di strano
perché sui prati verdeggianti
non corrono i bimbi adorati?
C’è solo tanto
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Lei fragile e sensibile
posa la testa su di un petto,
cerca rifugio.
Lui duro e testardo
non apprezza ma
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La luce sbiadita
di marzo
schiude stancamente
boccioli e gemme.
Anche il ciliegio
teme l’abbandono,
la solitudine dei suoni,
il tempo delle ombre,
le attese inutili.
Una primavera beffarda
è scesa errando
tra rami secchi
nidi
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La terra è madre
tutti accoglie
giovani e vecchi,
se la peste imperversa
sarai come un orfano,
per
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Ascolto la pioggia .
Lenta, affannosa.
Il cielo addensa filari di croci
mentre la terra fra i rami
sgrana rosari.
Non è vero ...
Queste strade deserte
hanno bagliori ardenti come nemici.
Non è vero...
che resto sul viale da sola
senza gli
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Vorei, a la fine de ‘sta pandemia,
che tutte le crature de la Tera,
unite pe’ la mano (chi sia... sia)
facessero da
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| E si fermò il tempo nell’attesa
sorpreso ad ascoltar un sibilo di vento,
nell’imperterrito avanzar
d’invisibile nemico
Da Nord a Sud s’aprì un nero varco
squarciando in due
l’inerme grembo della Terra
Vano fu l’affanno
al triste mutilar
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| Uomo corri verso dove batte il sole sulla fronte
fra le crepe di questo mondo maleodorante
troverai rifugio nel sincero odore della diversità
e di quell’umile sentimento prenderai coscienza
dove altrove volgi lo sguardo fra
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| Passeggiare sul prato
in compagnia di un silenzio
innaturale al quotidiano
appena scorso.
Cinguettii lontani
nascosti tra i rami
bussano nell’aria a rompere
quel pensare del mio animo
aperto a dialoghi
di esistenza infinita.
È tornata la
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| Il pettegolo all’angolo si fermò
e, un altro ne incontrò;
oggi ci raffredderemo,
beccheremo il mal di gola
perderemo la voce e la parola.
Dovevamo raccontarlo giovedì
quel che è successo mercoledì,
da qualche giorno lo abbiamo promesso
a quello
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| E’ inutile aspettare chi non viene
una vera perdita di tempo
che potrebbe coinvolgere ad oltranza
ogni tratto del nostro vivere
non prendiamocela più di tanto
cerchiamo di approfittarne
ovunque occhi si fanno in quattro
creando un vero
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| Ogni anno in questo mese di marzo
Solite erano le viole sussurrarmi
E dirmi qual messaggere della primavera
Vedi sian tornate a profumare l’aria
A ricordarti quando giovane innamorato
In riva ai fossi di quel tuo paese
Di me facevi un mazzolino per
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| Ho giocato tre numeri al lotto:
diciassette, ventuno e trentotto,
sulle ruote di Napoli e Roma,
col miraggio di fare un
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| L’uomo crea
con l’angoscia distrugge.
Che senso ha chiusi
in una reggia senza luce
Dell’anima.
Il sole si ribella
Fá tremare la terra
Scuote l’amore.
Si Implora l’Essere Supremo
Chiuso in un tabernacolo
libero da secoli
Invade cielo
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| Da questa mia prigione un giorno andrò via
la mia anima ha vissuto nel dolore
la speranza di essere nella sua imperfezione parte di Dio.
Ho conosciuto la pace dolce e profonda della sua luce
e mi spaventa il silenzio della tempesta
in cui naviga
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