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Le 24 poesie pubblicate il giorno 11/09/2019
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Divenire ove tutto cambia
dal tramonto all’aurora
che a volte si scolora
prima d’una giornata nuova.
Non basterà assolutamente
sanar le ferite solamente
- riscattando il male -
senza la felicità dell’amore.
Lacrime in un mare di pianto
coprono
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I giorni passano e tu sei
ombra che in me respira .
Memorie di sguardi
attimi di un’amore senza ritorno .
Dove approdano
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Poi leggerò,
tra le righe dei tuoi pensieri,
mentre ancora a capo chino
nascondi desideri e lacrime.
Leggerò,
respirando istanti
di lieve esitazione,
poggiati tra parole tremule.
Ti sorprenderà la notte,
nascosto in silenziosi amplessi,
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Accarezzo
nel silenzio dei miei pensieri
bianchi fogli di sogni.
Con sospiri d’amore
disegno nuvole di cuori
con gocce di rugiada scrivo amore
nel profumo dei fiori
nel sorriso dell’alba
intreccio cirri a nuvole rosa
la matita
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Sono felice che esistiate
creature della notte
vi sento respirare
la stessa aria delle streghe
Sono contento di ascoltare
l’ululato fra le stelle
e il vento malato
che ha portato morte ad est
Le parole mai tremate
ed un velo nero steso
sulla
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Ci hanno piscato justo na matina
c’o sole ca faceva ‘o sacrestano
e guarda caso la sbummecatura:
nuie simmo pane e pasta senza grano.
Quale magia... che sottigliezzità:
modestamente è na specialità!
Nu juoco fino- fino
nu ricco striscia-
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| Aspettarti
a quella stazione ogni volta
con una speranza nel cuore.
Forse oggi mi regalerai un sorriso
una carezza,
o quel qualcosa di più
che attendo da un po‘.
Ecco che arrivi
lento e risoluto e vederti,
saperti accanto a me
mi rende
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| solcata riva che furtiva lenta
appari sbirciando
la mezza luna
dritta sul mare arricciato
consigliami quale lingua parlare
ai muti innamorati dell’aurora
gesticolando con i palmi
baciati dalla lunazione d’oriente
mi sono perso
tra le
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Attenderò il mattino
contando i voli
di rondini implumi,
segnando il passo
alle ombre delle nuvole.
Stringerò
l’inizio di silenzioso amplesso
tra le dita forti
della tua mano sicura.
Spargerò ancora
su specchi di luce
le mie stanche
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Al tramonto finiva il concerto
saliva l’amore
si abbassavano le stelle
si fermava la luna
il mio cuore di ghiaccio
si scioglieva in zucchero
addolciva noi due
per la festa della notte
eravamo noi gli attesi
indifesi e insicuri
siamo stati
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Le statue son ricordo
ricordo di ciò ch’eravamo
quando l’anima sporgeva dal reticolato,
ricordo amaro di paure
che hanno generato figli e guerre.
I figli...
erano non nostri ma della paura
di rimaner soli domani
e le guerre...
erano
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D’epistola colpì l’infame,
nell’immolar d’ella, dolore e cedimento.
D’ignaro a custodir colei s’accinse
che di fini oscuri avulsa,
cedette, nel violar, di sé, progenie.
C’allungo d’esso il susseguir silenzi,
conscio ch’il ricatto è l’arma dei
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Andiamo talvolta via d’impulso.
Torniamo, rivisitando i luoghi dei misfatti...
per rimediare a piccoli dettagli,
omissioni, negligenze, magagne.
Viviamo curiosi di vedere
come tutto muta nel rimanere uguale.
In un vortice di foglie, trainati
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| Ci si trovava al bar
- piccolo emporio per persone semplici -
si parlava di pascoli
si dibatteva su tratturi e armenti.
Nessuno disertava un funerale
in chiesa s’incontravano
gli sguardi e spesso sbocciavano i sorrisi.
Un profumo indelebile
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E’ dura la sfida della partita con la vita,
battaglie infinite.
Siamo tutti pedoni sulla scacchiera,
trappole celate nelle valli amate
maligni intrighi,
malvagi castighi.
Lottare sempre per vincere la partita
anche se cola il sangue dalla
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Smovi l’erba cu’ ‘nu respiru longu
supra ‘sta terra conzata a penzeru
lu celu vai porgendu lu so’ velu
e stringi l’occhji comu ‘nu spaisatu.
Settembri, pitta di malincunia
ndi dassa cu’ du’ brazza conserti
davanti chisti campi ormai deserti
i
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Era quel poco somigliarti,
un’altra maniera di comprenderti
parlando di grotte, pietraie, binari di stazione;
e avere sempre una parola chiave
la scaglia che finiva per aprirti
nell’ultima ustione del giorno: era
dimenticarti nel solco di una
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Ho dato voce a quell’atavica mia voglia di capire,
adesso tutto mi è chiaro...
è stato come sbattere contro lo spigolo
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Zampilla una luce diversa all’orizzonte
quando osi oltre l’amore...
Le gocce spremute dal cuore,
sprizzano nuovi colori.
Piccoli coriandoli striati dalla tua bellezza
invadono il blu.
Una nuova fantasia nasce nel sogno
un po’ stantio,
stringe
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Quante volte avresti dovuto essere già defunta
eppure è bastato un respiro più forte
un voler essere con i piedi per terra e
quella foschia si è diradata all’istante
.
prendendo atto solo dopo di simile privilegio
ti aiuta a pensare ed essere più
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Siamo tutte foglie
della stessa tempesta
e con te ho fatto di tutto
ti ho baciato l’anima
e leccato il cuore
mi sono inginocchiato
come un servo
sul suo dolore
ho trafugato siero
dalle tue caverne
ma non ho pianto
e non mi sono
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“Dottore, posso farle una domanda?
Aspetto un figlio, sono al quinto mese,
però la mia vicenda è un po’ nefanda
e vorrei
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Le gondole
come donne in parcheggio
le onde calme della laguna
le addormentano
Sotto una luna dai mille petali
si addormentano per due ore
poi si dipingono di rossetto
e veletta nera sugli occhi
Salgono sulla prima Gondola
e se ne vanno
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Guarda la luna stasera
colma com’è di candore,
come passa tutte le ore
vegliandoti su dal cielo.
Da lassù ella risplende
come una lampada accesa
e senza alcuna pretesa,
poi che lo fa con amore.
E tu non spegnere mai
la luce d’alta
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